Reuters - Lun 4 Set, 8:28
CITTA' DEL MESSICO (Reuters) - L'opposizione di sinistra ha detto ieri che non riconoscerà mai come presidente il rivale del centrodestra e ha promesso una "radicale trasformazione" del paese, creando un governo parallelo.
E' quasi certo che la corte elettorale messicana confermerà questa settimana la vittoria elettorale di Felipe Calderon, esponente del partito al potere, ma Andres Manuel Lopez Obrador ripete di essere stato derubato alle elezioni del 2 luglio scorso.
"Non accetteremo mai l'usurpazione, né riconosceremo il presidente designato, che è illegittimo", ha detto ex sindaco di Città del Messico in un comizio davanti a migliaia di manifestanti nella piazza principale della capitale.
Per oltre un mese, i suoi sostenitori hanno contestato il risultato elettorale occupando la gigantesca piazza Zocalo, il centro simbolico del potere messicano dai tempi degli atzechi. Hanno hanno presidiato un lungo tratto del Corso Reforma, paralizzanto il centro cittadino e mandando nel caos il traffico.
Lopez Obrador non ha detto come intende creare un governo parallelo, ma in passato ha annunciato ai suoi sostenitori che la protesta di piazza potrebbe continuare per anni, se necessario . Ha anche promesso di evitare violenze.
La corte elettorale di ultima istanza dovrà dichiarare il nuovo presidente entro mercoledì e contro la sua decisione non ci sono più appelli.
La corte ha già respinto le accuse di Obrador di brogli e deve ora confermare il risultato finale, nominando il vincitore.
Lo spoglio delle schede aveva dato a Calderon, del Partito di Azione nazionale, circa 244.000 voti in più del rivale.
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