Re: [Hackmeeting] la Stampa

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Autore: Alessio L.R. Pennasilico
Data:  
To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] la Stampa
On Sat, 2006-09-02 at 10:55 +0200, S. wrote:

> Sinceramente perdo di vista il senso del suo progetto di Hacker's
> profiling, mi sembra una indagine di mercato più che un impegno
> tecnico in favore delle libere tecnologie (poi ci spiegherà
> cortesemente l'utilità di una criminologa oltre al fatto di poter dire
> "Avevo una criminologa che lavorava al mio progetto"), ma senza dubbio
> sono quantomai stizzito dal fatto che nel mondo dobbiamo essere
> rappresentati da personaggi come lui (tecnicamente più preparati di
> Tsutomu Shimomura, eh vabbè, Ercole era un inetto) che annichiliscono
> la nostra realtà dipingendoci come marionette da Parlamento.


giusto perche' conosco bene il progetto ... premesso che sono
sicuramente di parte poiche' partecipo attivamente al progetto ...

al momento non esistono progetti di hackers profiling che non giungano a
conclusioni tipo "poco integrati nella societa'" "senza lavoro" "senza
etica" etc etc. questi progetti sono di solito portati avanti da
persone, associazioni o strutture legate alle forze dell'ordine. tali
progetti si avvalgono spesso solo di un criminologo o solo di uno
psicologo. il target della ricerca e' inoltre spesso fatto rispetto alle
persone arrestate per crimini informatici.

HPP invece comprende nel suo staff sia una criminologa che una
psicologa, e persone legate al mondo underground, alcune delle quali
possono anche avere avuto problemi con la legge, ma non e'
indispensabile. i questionari sono anonimi.

come potete immaginare i primi risultati arrivano a conclusioni un po'
diverse rispetto a quelle a cui sono giunte le "forze dell'ordine".

un mayhem giusto per chiarezza.
--
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