[-]KAOS[-] ha scritto:
>> Gli hacker non sono una casta segreta che vuole scoprire i
>> "trucchetti" per tenerseli per sè, o per farsi pagare per spiegarli.
> 
> Nessuno ha detto questo. Si era in pochi perchè erano gli interessati
> ad essere pochi. Oggi che le *argomentazioni degli hacker* interessano
> a tutti (perchè c'è stato chi, con pazienza, ha spiegato all'opinione
> pubblica cosa diamine sia un hacker), che si fa?
> Si organizza uno specchietto per le allodole. Molti partono pensando
> di poter prendere parte ad un meeting di hackers e si ritrovano in un
> centro sociale.
Beh, ma non è una gran sorpresa, ripeto, non è che a Torino o Genova 
l'ambiente fosse diverso. Ripeto anche, io non frequento i centri 
sociali, ma se l'evento che mi interessa si svolge in un centro sociale 
io ci vado e cerco di trovare il modo opportuno per portare le mie idee 
in quel contesto esattamente come, in un'altra occasione, mi metto 
giacca e cravatta e vado ad esporre le stesse idee in un salone delle 
Nazioni Unite a Ginevra. Non ci vado solo se c'è un motivo per non 
andarci, ad esempio perchè le mie idee non possono essere espresse 
liberamente o non sono condivise nemmeno in parte, cosa che in questo 
caso non è certo avvenuta.
>> Ma uno che possiede una palazzina come quella, non la usa, e
>> la lascia pure andare in malora, può ben prestarla per qualche giorno a
>> un evento pubblico come questo, no?
> 
> Se domani tu ti trasferissi in un altra abitazione, trascurando quella
> attuale
Non devi convincermi che la proprietà privata vada rispettata, anzi, il 
rispetto della proprietà privata è una delle basi per la convivenza 
civile nella società moderna. Questo però non vuol dire mettere la 
proprietà privata su un piedistallo sacro e inviolabile; io sono 
dell'idea che di tutto ciò che ricevi nella vita, grazie al tuo impegno 
ma anche per motivi e casi imperscrutabili, devi fare buon uso per te ma 
anche per l'universo tutto.
Del resto, fino a vent'anni fa si pensava che un'azienda, in quanto 
entità privatamente posseduta, potesse legittimamente puntare soltanto a 
fare utili, poi è venuto fuori di tutto di più (da Bhopal ai bambini che 
cuciono palloni) e si è sviluppato il concetto di "responsabilità 
sociale delle aziende", che per ora è soltanto a livello etico ma sta 
piano piano diventando anche un concetto legale. Insomma, il giochino è 
tuo ma ciò non significa che tu non abbia delle responsabilità morali su 
ciò che ne fai, se lo fai andare in malora per troppo tempo e non lo usi 
nè per gli altri nè per te è bene che qualcuno venga a ricordarti le tue 
responsabilità.
E comunque:
> 6 barboni dicessero: "ehi sono 2 anni che nessuno si fa vivo, io sono
> in mezzo alla strada, ora spacco le finestre e vado ad abitarci". 
Una delle cose che trovo più odiose sono quelli che occupano 
abusivamente le case popolari senza averne diritto, perchè tolgono 
quella possibilità ad altre persone che il diritto ce l'hanno. Ma nel 
caso di questa occupazione, che cosa è stato impedito, chi è stato 
danneggiato? Non si è invece data vita a un posto morto?
>> Quindi tu rispetti alla lettera tutte le leggi sul diritto d'autore?
> 
> Non le rispetto in ciò che non posso permettermi o in ciò che mi serve
> giusto per 10 minuti.
Ah, quindi da "non è giusto violare la legge se non per diffondere 
sicurezza" siamo passati a "si può violare se costa troppo"... Io 
preferisco, quando ce n'è motivo, violare le leggi che ritengo giusto 
violare, assumendomene le conseguenze.
>> Ecco, questo se mai è un problema più serio (il livello dei contenuti):
>> ma non mi permetto di giudicarlo, non avendo visto gli altri seminari, e
>> soprattutto sollevo una eccezione: quel che conta è lo spirito.
> 
> Lo spirito è tuo. Ce l'hai anche dietro il monitor. Puoi anche
> organizzare una bevuta collettiva al massimo. Chi era interessato ai
> seminari lamenta l'impossibilità di poterne seguire uno, viste le
> condizioni.
Impossibilità di che genere?
Se è che non vuoi mettere piede in un luogo occupato per motivi politici 
tuoi, la rispetto ma non la condivido.
Impossibilità fisiche non ce n'erano.
Mi stupisco che, visto che ritieni giusto violare la legge per 
diffondere sicurezza, tu ti formalizzi tanto sull'occupazione, che 
serviva proprio a trovare un posto "libero" dove diffondere sicurezza; 
del resto proprio tu sopra hai detto che trovi accettabile non 
rispettare la legge per ciò che ti serve solo per dieci minuti, qui 
erano tre giorni ma in termini di tempi immobiliari mi sembrano comunque 
trascurabili :)
> Anche per me non è giusto far pagare i ticket d'ingresso per seguire
> dei seminari organizzati da hackers, ma se quelli non a pagamento sono
> così...forse qualcuno è *costretto* a partecipare agli altri. O pensi
> che se una cosa è free debba essere scarsa di contenuti per forza di
> cose?
No, ma se la trovi scarsa, mi sembra meglio impegnarsi per migliorarla. 
Per me l'ideale sarebbe un hackmeeting con un po' più di contenuti 
tecnici (accanto a quelli politici, s'intende) e senza lo striscione 
all'esterno, e sì, anche a me non dispiacerebbe un luogo più pulito e 
meglio organizzato. Ma se è così che lo vuoi, basta darsi da fare e 
farlo; io invece ringrazio quelli che si son fatti lo sbattone per 
mettermi a disposizione un luogo comunque più che agibile per fare il 
mio seminario.
>> Questo invece mi pare un tuo errore di percezione.
> 
> no, hai appena detto anche tu che concordi sul non dover essere
> arroganti con giornalisti e passanti (com'è invece avvenuto). Loro
> fanno parte del "tutti" ;)
Hai ragione, diciamo che non ho mai capito il brutto rapporto tra 
"antagonisti" e giornalisti; cioè, vero che i giornalisti scrivono 
spesso minchiate ma lo fanno molto più spesso per ignoranza che per 
cattiva fede; e nella società moderna inimicarsi i media o non saperli 
gestire è la ricetta più sicura per il fallimento di qualsiasi causa, 
non importa quanto buona.
>> mica qualcuno mi ha urlato "porco fascista colluso col potere" per poi
>> sbattermi fuori, anzi alla fine sono stato pure ringraziato.
> 
> per un motivo molto semplice "hai preso parte all'evento".
Quindi secondo te se le stesse persone mi incrociavano in un'altra 
occasione mi spaccavano la faccia? Io non credo, di ottusi ideologici ne 
ho visti parecchi nella mia vita, forse persino più a sinistra che a 
destra, ma su questa lista non ho mai avuto problemi a partecipare nè ho 
mai avuto la sensazione di star per subire un linciaggio di massa. Sono 
stato flammato molto di più sulle liste degli "hacker apolitici" tipo 
quelle di alcune associazioni del software libero, lì sì che (purtroppo) 
spesso c'è dell'integralismo bello e buono, basta dissentire dalle 
scelte di Dio Richard (peggio: le scelte attribuite a Dio Richard, 
perchè lui spesso è molto più ragionevole dei suoi discepoli) perchè ti 
accendano il fuoco sotto la pira.
>> E perchè non sei venuto a fare un corso di lockpicking? E' facile dare
>> degli ignoranti agli altri, ma perchè invece non condividi ciò che sai?
> 
> Io non ho dato dell'ignorante, ma ho detto che è evidente
> l'attaccamento a tutt'altri interessi. Lo spirito hacker ti porta
> anche a fare in modo che le informazioni non siano usate contro gente
> comune o contro altri hackers. Quindi non si può insegnare a violare
> sistemi di sicurezza primitivi a chi potrebbe usare quel know-how per
> entrare nelle case dei *carabinieri fascisti e assassini*.
E' come dire che il software libero dovrebbe avere una licenza per cui 
non lo puoi usare a fini politici... Se la conoscenza è libera è libera, 
chi la riceve sceglierà come usarla. Non penso di poter decidere io per 
un altro cosa è giusto e cosa no.
>> Ci ho pensato un po', ma ancora non ho capito chi sto prendendo per i
>> fondelli e perchè: tu? Chi era all'hackmeeting?
> 
> Chi ti legge. Poichè ti sei proposto come il 18enne che ha trovato a
> fatica i soldi per essere a Parma, e che invidia le disponibilità
> economiche di RC..manco avesse la villa sulla Costa Azzurra :)
Ho semplicemente detto che mi dà fastidio vantarsi di viaggiare qua e là 
con nonchalance quando ci sono persone per cui anche un viaggio a Parma 
è un sacrificio, e scusa se uno si pone il problema indipendentemente 
dalle condizioni personali... L'invidia, poi, non so dove tu l'abbia vista.
>> sarebbe meglio che cercasse di convincere
>> chi lo ascolta in base alle idee invece che elencando le conferenze in
>> cui parla.
> 
> L'autopromozione la fanno tutti
Io non stavo parlando di autopromozione, parlavo di argomentazioni: "Mi 
invitano da un sacco di parti quindi ho ragione" non è una consecutio 
valida.
-- 
vb.             [Vittorio Bertola - v.bertola [a] bertola.eu.org]<-----
http://bertola.eu.org/  <- Prima o poi...