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forse sarebbe il caso di lavroare in questo senso
ciao
antonio
Corpi Civili di Pace nel Programma Unione
Dal Programma dell'Unione
dal paragrafo Per una politica estera europea (pp. 89-90)
Reputiamo la strategia europea in materia di sicurezza contenuta
nel documento Solana presentato nel 2003 al Consiglio europeo
(Un'Europa sicura in un mondo migliore) una base importante da
cui partire. Un'azione concertata nella lotta al terrorismo
come minaccia globale e per il rafforzamento dell'Agenzia
internazionale dell'energia atomica deve essere affiancata da
un rinnovato impegno per la lotta alla povertà, per il disarmo e
contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa.
Una convinta politica di sicurezza deve dispiegarsi rafforzando
l'iniziativa della UE, nel Mediterraneo e nel Medio Oriente, per
p. 90
sviluppare cooperazione politica, economica, sociale e culturale,
per la promozione della democrazia e dei diritti umani, per
la soluzione di tutti i conflitti aperti, nel pieno rispetto
delle risoluzioni delle Nazioni Unite, offrendo maggiori opportunità
di cooperazione e di integrazione regionale. In particolare,
l'Europa deve assumere con rinnovato vigore l'iniziativa
per la soluzione del conflitto israelo-palestinese sulla base
del principio "due popoli, due Stati".
Sosteniamo con forza il coinvolgimento dell'Europa nella prevenzione
e nella gestione delle crisi, anche attraverso forme
di cooperazione rafforzata che possono servire da modello per
eventuali Stati europei che inizialmente non volessero, o
potessero, accedere.
In questa ottica, ci battiamo per la costituzione a livello
europeo di un corpo civile di pace, i cosiddetti caschi bianchi,
in grado di intervenire nelle aree di sofferenza e conflitto con
gli strumenti del dialogo, dell'interposizione non violenta,
della diplomazia e della mediazione.
Allo stesso tempo, riteniamo necessarie azioni positive di cooperazione
internazionale e di dialogo interculturale per favorire
l'integrazione e tagliare alla radice i semi dell'odio, del
fondamentalismo e del terrorismo.
Proponiamo pertanto di:
- estendere la cooperazione euromediterranea anche ai Paesi del
Golfo (almeno per alcuni aspetti);
- rafforzare i legami tra Europa ed Unione Africana;
- promuovere e sostenere altre forme/iniziative di integrazione
regionale nel Mondo (Mercosur, Asia, ecc);
- rafforzare la dimensione esterna delle varie politiche comuni
(ambiente, trasporti, istruzione, cultura, ecc.) in un ampio
contesto strategico.
Sulla base dello spirito originario della legge 185/90, (commercio
delle armi), l'Unione si impegna a che vi siano trasparenza e
un più cogente rispetto delle disposizioni che impediscono il commercio
delle armi in Paesi che violano i diritti umani o che siano
collocati in aree di conflitto, nonché a sostenere l'adozione in
ambito ONU di un trattato internazionale sul commercio delle armi.