magius wrote: > Elettrico scrive:
>
>> > Chi lavora nel settore della sicurezza informatica qualche problemino
>> > potrebbe averlo, no?
>> >
>> dici? la mia esperienza mi dice il contrario.
>
> Ah certo in termini di accrescimento della propria professionalità, un
> esperto di sicurezza informatica NON deve perdersi neanche un
> hackmeeting hahah
?
stavamo parlando di capi o di accrescimento della professionalità? cioè
l'esperienza per sviare i discorsi l'abbiamo più o meno tutti, cerchiamo
però di non usarla quando si discute qualcosa di serio una volta tanto.
qualcuno qui ha detto che la gente non verrà perchè si è occupato e
perchè ci sono i meganoidi, alle obiezioni di altri che dicevano che più
o meno i posti sono stati sempre occupati e che i meganoidi sono una
scusa è stato risposto che i capiufficio non sarebbero contenti.
io ti rispondo che dove ho lavorato io invece SEMPRE, tranne quando
stavo in un'azienda grande dove se ne fottono di cosa fai, ho trovato
nei miei capi come minimo interesse per l'"evento" hackmeeting. domande
tipo cosa fate, di che parlate, ma cosa intendi per hacker me le hanno
sempre fatte e sono sempre stati favorevoli ad una mia partecipazione
perchè lo prendono come un "ah che smanettone il mio dipendente quante
cose imparerà!".
se poi sia vero o meno, non importa. nemmeno il fatto che preferiscano
un corso alla oracle è importante. così come non lo è il fatto che
l'hackmeeting accresca la professionalità. non l'ho detto io, ma tu, e
non c'entra niente col fatto che i capi siano contenti o meno.
> Pero' sarebbe interessante che tu non rimanessi sul generico e che
> condividessi la tua esperienza. Pensi che tutti i datori di lavoro
> siano di cosi ampie vedute, nel caso che - sfiga massima - si viene
> bevuti dagli sbirri? La gente per cui lavori non si fa di questi
> problemi?
alcuni se li fanno, altri meno.
ho lavorato in aziende dove fra i clienti avevano shell e nestlè e io mi
sono rifiutato di lavorare per i suddetti, e questo a parte qualche
mugugno non ha creato problemi. anni fa, prima che ci fosse la massa di
ragazzini che lavora per 4 euro all'ora, io e tanti altri avevamo dalla
nostra parte la conoscenza e potevamo persino sfruttare le nostre
capacità per imporre alcune nostre scelte. secondo te una ditta con
piccola, tipo con non più di 30 dipendenti, preferisce avere una persona
capace che "ahimè" va all'hackmeeting o un imbecille che però si mette
sempre la cravatta? oppure secondo te quando vai da un cliente e gli dai
il biglietto da visita con scritto "Pinco Pallino - Project Manager -
Salcazzo SpA" lui subito sguinzaglia google e due detective per scoprire
se sei mai stato dentro un paio di giorni o se hai una denuncia per
occupazione?
queste - a mio personale avviso - sono le minchiate con cui adesso si
giusitificano le peggio merdate: dal datore di lavoro che ti chiede di
mettere su un programmino per controllare dove navigano i dipendenti, e
tu lo fai perchè "oh mio dio non vorrei ma altrimenti mi licenzia",
oppure quando ti dicono che ti pagheranno in stage 500 euro al mese e tu
comunque accetti e lavori 8 ore al giorno perchè devi mangiare e "oh mio
dio so che il mio lavoro vale 10 volte tanto ma altrimenti mi licenzia",
e così via.
il focus del problema non è che "oh mio dio mi licenziano" se vai
all'hackmeeting, prima di tutto perchè è tendenzialmente falso (è molto
più vero che licenziano le donne incinta), in secondo luogo perchè ad
ogni azione corrisponde una reazione: la non consapevolezza dei
lavoratori dell'itc di oggi è la causa della precarizzazione all'interno
dell'ambito informatico, non certo un datore di lavoro stronzo. siamo
stati proni a tutta una serie di merdate per cui ora ci sembra
assolutamente normale che un ragazzino appena uscito da scuola ma capace
a smanettare coi cisco vada a fare per un tozzo di pane un lavoro che
dovrebbe essere pagato molto di più perchè specialistico, ad esempio. e
da qui deriva la possibilità e, ancora peggio, la cultura che sia
"normale" che rivendicandosi delle cose, come la partecipazione agli
hackmeeting, si rischi il licenziamento.
