[Hackmeeting] interessante articolo sul CdS

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Auteur: Fronte Internazionalista per la Liberazione del Tapiro
Date:  
À: hackmeeting
Sujet: [Hackmeeting] interessante articolo sul CdS

articolo che apre interessanti prospettive
riguardo gli scenari di electronic warfare
e di tecnologie criptografiche

26 agosto 2006
In allarme il Pentagono, Rumsfeld invia una task force a Tel Aviv
Allerta Usa, Israele battuto sulle tecnologie
Intercettazioni fallite, contromisure inadeguate:
la guerra elettronica in Libano è stata vinta da Iran e Hezbollah

Lo smacco più bruciante per Israele non è il
mancato smantellamento di Hezbollah. Gli
strateghi di Tel Aviv sono angosciati da un altro
fallimento che nei conflitti moderni può
risultare decisivo. Sorprendentemente, Tsahal, il
potente esercito di Tel Aviv ha perso la guerra
elettronica contro i miliziani dello sceicco
Hassan Nasrallah. È un evento di straordinaria
importanza che ha messo in allarme i capi
militari del Pentagono, perché gli Stati Uniti
condividono con Israele buona parte della
tecnologia e dei codici che permettono ai sistemi
di funzionare. Se Israele ha fallito, Washington
non può stare tranquilla. Perciò il segretario
alla Difesa Rumsfeld ha subito spedito a Tel Aviv
un gruppo di esperti in Electronic Warfare, guerra elettronica.

INTERCETTAZIONI FALLITE - Prima dell'inizio del
conflitto, durato 34 giorni, i tecnici israeliani
avevano raggiunto la certezza, attraverso i loro
sistemi di intercettazione, che nei sotterranei
dell'ambasciata iraniana a Beirut operava un
centro militare collegato costantemente con lo
sceicco Nasrallah e i suoi maggiori luogotenenti.
Fin qui, tutto normale: miliziani sciiti e
iraniani parlavano e il centro d'ascolto
israeliano li intercettava. Quando però ha preso
avvio lo scontro armato, le cose sono
radicalmente cambiate. Di colpo le conversazioni
fra iraniani e sciiti non erano più decifrabili.
Uno dei fondamenti cruciali della guerra
elettronica è l'assoluta necessità di
neutralizzare la rete di comunicazione del nemico
per impedire i collegamenti fra i reparti ed
evitare la trasmissione di ordini dai vertici
agli uomini sul campo. Ebbene, gli israeliani
hanno provato a inserirsi sul sistema usato dagli
hezbollah con l’intenzione di disturbarlo e
renderlo inutilizzabile. Ma sono rimasti
sconcertati quando i loro tentativi sono
risultati vani. Il sistema elettronico dei
miliziani si è rivelato impenetrabile. Nel
frattempo gli uomini di Nasrallah erano in grado
di tenersi in contatto con la centrale degli
iraniani in territorio siriano, senza essere più
intercettati. E addirittura riuscivano a
inserirsi sul sistema di comunicazione
dell'esercito d'Israele, cosa che li metteva in
grado di conoscere le mosse dell'avversario e
prevenirle, come hanno dimostrato alcuni attacchi
mirati degli hezbollah che hanno colto di sorpresa i militari di Tel Aviv.

MISSILI HEZBOLLAH - La prova più clamorosa della
guerra elettronica persa dagli israeliani è il
missile degli hezbollah che ha sfasciato la
corvetta Hadith al largo delle coste libanesi.
Quando la nave fu colpita gli hezbollah
annunciarono subito trionfanti di aver fatto
centro. Invece Tel Aviv, imbarazzata, prese tempo
e poi alla fine dovette ammettere. Il colpo
subito dalla Hadith fa suonare un allarme
impressionante. Significa che i sistemi
tecnologici di Israele, e di conseguenza anche
quelli degli Stati Uniti, sono antiquati,
rispetto a quelli più sofisticati e imbattibili
usati dagli hezbollah, e quindi dagli iraniani.

COMPUTER BLOCCATI - Il concetto di guerra
elettronica si basa soprattutto sulla possibilità
di neutralizzare un attacco del nemico, far
scattare contromisure adeguate di fronte a una
minaccia. Nel caso della corvetta Hadith non ha
funzionato. Le cose dovevano andare in questo
modo: la rete dei radar a terra dovevano
segnalare alla nave l’arrivo del missile e
innescare la partenza di un antimissile che
andava a distruggerlo prima dell’impatto. Sono
azioni di pochi secondi svolte dai computer. Si
chiamano sistemi d’arma. Il fatto straordinario è
che a loro volta gli hezbollah disponevano di
radar installati sulla costa libanese attraverso
i quali sono riusciti a bloccare i computer della
nave che non hanno visto il missile arrivare,
evitando perciò di ordinare al sistema di lancio
di spedirgli contro un antimissile.

I PROGRESSI IRANIANI - I tecnici americani
inviati da Rumsfeld sono sbalorditi dai progressi
raggiunti dagli iraniani nel campo elettronico.
Gli esperti di Teheran sono riusciti a dotare i
loro sistemi di comunicazione di strumenti di
protezione finora sconosciuti. C'è anche la
convinzione che usino per le loro apparecchiature
materiali tecnologici diversi rispetto a quelli
tradizionali. Gli iraniani hanno avuto una grande
scuola: l’Iraq. Il loro salto in materia di
guerra elettronica è stato compiuto studiando le
reti di comunicazione usate dagli americani sul
territorio iracheno. Hanno escogitato i metodi
per intercettare i sistemi dei militari degli
Stati Uniti (compatibili con quelli di cui si
serve l’esercito israeliano). Ne hanno scoperto i
codici e al tempo stesso hanno elaborato un
proprio sistema finora impenetrabile.
Marco Nese