[Lecce-sf] Fw: [antiamericanisti] Fw: Intervista a Nasrallah…

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Autor: Rosario Gallipoli
Data:  
A: no-ogm-ra, NetworkcontroG8, forumlecce
Assumpte: [Lecce-sf] Fw: [antiamericanisti] Fw: Intervista a Nasrallah: "E' la lotta comune dei popoli oppressi del mondo"

E.... andiamoci a guardare cosa dicono gli arabi della nostra "missione
umanitaria" tanto voluta sia dalla destra che dalla sinistra di destra,
compreso il "grande movimento pacifista" che ha perduto totalmente le staffe
e si accoda alla mobilitazione contro le, poche ed eroiche, resistenze
antimperialiste nel mondo.
VS. Ros.



In poche lettere: MAGNIFICO!

Andrea

----- Original Message -----
From: Associazione Islamica Imam Mahdi
To: Imam Mahdi
Sent: Wednesday, August 23, 2006 10:39 AM
Subject: Intervista a Nasrallah: "E' la lotta comune dei popoli
oppressi del mondo"


Col Nome di Dio Clemente e Misericordioso

Il giornale turco “Evrensel” nell'edizione del 12 agosto scorso ha
pubblicato un’intervista esclusiva con il segretario generale di
Hizbullah libanese, Seyyed Hassan Nasrallah, prima che venisse
proclamato il cessate il fuoco tra Israele e Libano, già ampiamente
violato a più riprese dai sionisti. Ne presentiamo la traduzione in
lingua italiana.

Associazione Islamica “Imam Mahdi” (AJ) – imam_mahdi59@???



Collegamento all’intervista originale: cfr. http://www.evrensel.
net/06/08/12/dunya.html#1


Domanda: Nei primi giorni dell’occupazione del Libano, Israele ha
dichiarato che il proprio obiettivo era “la distruzione di Hizbullah”.
Ha trovato però una resistenza inaspettata ed ha dovuto abbandonare le
ambizioni iniziali. Nel corso dei violenti combattimenti, l’esercito di
occupazione continua a soffrire forti perdite. Questa realtà, nei mass-
media, è stata fortemente occultata. Potete fornirci delle indicazioni
della situazione attuale della Resistenza?

Hassan Nasrallah: Le bande sioniste, che sono i mercenari dell’
imperialismo, utilizzano brillantemente i media. I media occidentali ed
in particolare quelli americani sono nelle mani dei capitalisti giudei.
Affermano di aver bombardato e distrutto le postazioni di Hizbullah e
sperano così di ingannare i popoli. Non si tratta che di una menzogna.
Avete potuto constatare personalmente come mentono! Stanno
martirizzando i civili innocenti; stanno martirizzando donne e bambini.
Ma ovunque li abbiamo affrontati, sono stati sconfitti. Contrariamente
al nemico sionista, noi agiamo con cautela e discernimento. Non
spariamo sui civili. Essi mentono quando affermano che facciamo questo.
Lanciamo missili su obiettivi militari che avevamo localizzato
precedentemente. Bisogna però sapere che i sionisti stanno spingendo
deliberatamente gli arabo-israeliani verso la frontiera. Li utilizzano
come bersagli. Noi rifiutiamo di cadere nella provocazione e nella
discordia (con gli arabi israeliani, n.d.t.). I nostri bersagli non
sono i civili ma le forze militari sioniste. Sul campo di battaglia i
nostri combattenti stanno respingendo da ogni lato le forze sioniste, e
devono sapere che non abbiamo ancora utilizzato il nostro arsenale più
importante. I sionisti hanno compreso che non possono vincerci; è per
questo che distruggono le nostre strade e assassinano le nostre donne e
bambini. Credono di poterci portare così alla capitolazione, ma noi non
ci arrenderemo mai! Non accettiamo alcuna soluzione se non la libertà
della nostra patria. Per questo resisteremo e combatteremo. L’
imperialismo e le sue bande di supporto locali sanno che li attendiamo
in ogni collina, in ogni valle, in ogni strada e su ogni centimetro di
terra della nostra patria. La nostra resistenza è destinata alla
vittoria. Non abbiamo e non accettiamo altra alternativa. Questa guerra
terminerà con la vittoria di tutti gli oppressi e di tutti i Musulmani
del mondo.

Domanda – E’ possibile che in Libano si riaffacci il pericolo di una
guerra civile?

Hassan Nasrallah: Il regime sionista spera di creare uno scontro
etnico e religioso non soltanto in Libano ma nell’intera regione,
fomentando le tensioni tra le differenti comunità. Ma Hizbullah ha
rovinato questo piano. I popoli oppressi del nostro paese e del Medio
Oriente hanno difeso Hizbullah e gli hanno fornito il proprio sostegno.
Cristiani e socialisti compresi. E’ evidente che l’imperialismo abbia
creato, già al tempo dell’URSS, false organizzazioni Islamiche
collaborazioniste. Queste organizzazioni non solo hanno sparso odio e
discordia tra le comunità, ma hanno anche combattuto le forze
rivoluzionarie. Al presente, le condizioni sono cambiate. Per citare un
altro esempio: prima di rovesciare Saddam Hussein, gli Stati Uniti d’
America l’hanno utilizzato per combattere l’Iran, i Kurdi e noi altri.
Diverse organizzazioni al soldo dell’imperialismo sono state utilizzate
per questi conflitti tra differenti comunità. Siamo perfettamente
coscienti di questa strategia. L’abbiamo ben compresa e durante la
nostra storia abbiamo accuratamente evitato di cadere in questa
trappola.

Domanda – Malgrado l’aggressione alla Palestina ed al Libano, i
governi arabi tacciono. Quale è la ragione di questo silenzio?

Hassan Nasrallah: La maggioranza di questi governi arabi collaborano
con il nemico. L’Arabia Saudita, per esempio, ha emesso “fatawa”
(responsi giuridici islamici, n.d.t.) contro di noi. Queste “fatawa”
sono ridicole. Nessuno vi crede, neanche i loro stessi popoli. Si
tratta di “fatawa” politiche, preparate negli interessi degli Stati
Uniti. Questo genere di editti sono emanati periodicamente. Non li
prendiamo seriamente, perché una cosa è molto chiara per noi: non
permetteremo mai che una guerra di religione scoppi nelle nostre terre.
Queste “fatawa” servono precisamente a seminare divisioni
interconfessionali. Questa trappola ha funzionato in Iraq, ma oggi il
popolo iracheno se ne è reso conto.

Domanda – Affrontando la questione irachena, vorremmo porvi una
domanda al riguardo: abbiamo constatato che in questo paese occupato
una guerra interconfessionale è stata effettivamente, in qualche modo,
fabbricata. Negli ultimi giorni alcuni generali statunitensi hanno essi
stessi messo in guardia contro un’imminente guerra civile in Iraq