Re: [Lecce-sf] risoluzione ONU

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Autore: SILVERIOTOMEO
Data:  
To: la mailing-list del Lecce social forum
Oggetto: Re: [Lecce-sf] risoluzione ONU
Carta - Notizie in movimento - LibanoGrazie, Pierpaolo, per darmi simpaticamente l'occasione di dire qualcosa in una list che - a parte comunicazioni interessanti di iniziative - andrebbe meglio chiusa o almeno moderata, non essendo più espressione reale di un dibattito o di un'entità collettiva come fu per il leggendario social forum, visto che spesso è veicolo di messaggi esasperati o deliranti, e qui mi fermo.
La risoluzione ONU intanto, venendo accettata dalle parti in conflitto, ha fermato per adesso una guerra di 34 giorni con più di mille uccisi, massimamente civili e bambini, in Libano, e un centinaio tra soldati israeliani e civili israeliani e arabi dall'altra parte.
Se L'Europa e se l'Italia, non succubi all'amministrazione Bush, si prendono un ruolo in Medio Oriente, questo è un bene, ed anche se comprendo alcune preoccupazioni, a me le truppe sotto mandato e copertura ONU vanno bene, sotto comando di paesi europei, il nostro incluso, anzi sarebbe ora di mandarle anche al confine con Gaza e la Cisgiordania, per risolvere dall'esterno quel conflitto cancerogeno e decennale tra Israele e Palestina. Naturalmente allo stato delle cose la gran parte delle forse pacifiste è per due popoli e due stati, tanto per ricordarlo, e per arrivare a una pace giusta senza passare per nuovi massacri, sia del terrorismo di Stato che di quello di guerre di Allah con "martiri" che fanno strage di civili e bambini.
So bene che numerosissime risoluzioni ONU, al di là dei loro limiti o ambiguità, non sono state neppure rispettate da Israele, perchè non gli conveniva, e quel paese, armatissimo anche col nucleare, in un mare di 500 milioni di arabi, sembra in mano a fazioni religiose e militari, e quindi non un paese democratico in un mare di fondamentalismo, che esiste, beninteso, come frutto velenoso del fallimento del nazionalismo panarabo e come difesa identitaria (aberrante) quando sono scemate le grandi narrazioni della liberazione, ottenendo anche l'effetto di indebolire e dividere sin quasi alla guerra civile la resistenza legittima palestinese.
Sabato ad Assisi gran parte del movimento no-war si raduna, si autoconvoca, anche in nome del ragazzo tragimente ucciso mentre svolgeva una preziosa azione di volontariato a favore dei bambini palestinesi, e per esaminare la nuova realtà in atto. Una parte minoritaria (la divisione è nota palese e voluta) si radunerà in altra data e altrove: buona fortuna e figli maschi!
E' ora, per il movimento per la pace, di crescere politicamente: uscendo dalla tenaglia del pacifismo solo etico-religioso o dell'antimperialismo parolaio e ideologico.
Silverio Tomeo
----- Original Message -----
From: pier paolo quarta
To: la mailing-list del Lecce social forum
Sent: Thursday, August 24, 2006 8:59 PM
Subject: Re: [Lecce-sf] risoluzione ONU


  silverio, questa è la solita risoluzione del cazzo.
    ----- Original Message ----- 
    From: Silverio Tomeo 
    To: social forum 
    Sent: Wednesday, August 16, 2006 5:57 PM
    Subject: [Lecce-sf] risoluzione ONU



          Il testo integrale della Risoluzione Onu


          14 agosto 2006


          Ecco il testo integrale della risoluzione approvata dal Consiglio di 


          Sicurezza delle Nazioni Unite e che prevede la cessazione delle ostilità 


          nel conflitto tra Israele e milizie sciite libanesi di Hezbollah, iniziato 


          lo scorso 12 luglio. Il testo è una versione modificata in maniera 


          significativa rispetto a quello introdotto la settimana scorsa da Francia 


          e Stati Uniti. Ha ottenuto tutti e 15 i voti dei membri del braccio 


          esecutivo dell'Onu, incluso quello del Qatar, l'unico Paese arabo presente 


          al voto. Per farsi un'idea precisa di quelche andranno a fare i caschi 


          blu. 




          Determinando che la situazione in Libano costituisce una minaccia alla 


          pace e alla sicurezza internazionale; Il Consiglio di Sicurezza, 


          1. chiede una piena cessazione delle ostilità basata, in particolare, 


          sull'immediata cessazione da parte degli Hezbollah di tutti gli attacchi e 


          l'immediata cessazione di tutte le operazioni militari offensive di 


          Israele"; 


          2. a seguito della piena cessazione delle ostilità, chiede al governo del 


          Libano e all'UNIFIL, (United Nations Interim Force in Lebanon) come 


          previsto dal paragrafo 11 per l'invio delle loro forze in una missione 


          congiunta nel sud del Libano e chiede al governo di Israele, contestualmente 


          all'inizio del dispiegamento, di ritirare le proprie forze 


          contemporaneamente; 


          3. sottolinea l'importanza dell'estensione del controllo del governo del 


          Libano su tutto il territorio libanese come previsto dalle disposizioni 


          della risoluzione 1559 del 2004 e della risoluzione 1680 del 2006, e dalle 


          disposizioni degli Accordi di Taif, per l'esercizio della sua piena 


          sovranità, in maniera tale che non possano esserci armamenti se non con il 


          consenso del governo del Libano e non possa esserci altra autorità che 


          quella del governo del Libano; 


          4. reitera il proprio forte sostegno per il pieno rispetto della Linea 


          Blu, che separa Israele e il Libano; 


          5. reitera il proprio forte sostegno, come previsto dalle precedenti 


          risoluzioni sul Libano, per l'integrità territoriale, per la sovranità e 


          per l'indipendenza politica del Libano all'interno dei confini 


          riconosciuti dalla comunità internazionale, come contemplato 


          dall'armistizio del 23 marzo 1949; 


          6. chiede alla comunità internazionale di attivarsi immediatamente per 


          dare impulso all'assistenza finanziaria e umanitaria al popolo libanese, 


          da compiersi anche facilitando il ritorno a casa degli sfollati e, sotto 


          l'autorità del governo del Libano, con la riapertura di aeroporti e porti, 


          nel rispetto dei paragrafi 14 e 15; e chiede che siano presi in 


          considerazione ulteriori aiuti in futuro per contribuire alla 


          ricostruzione e allo sviluppo del Libano; 


          7. afferma che le parti hanno la responsabilità di garantire che nessuna 


          azione sia compiuta in violazione del paragrafo 1 in modo tale da 


          compromettere in maniera negativa la ricerca di una soluzione di lungo 


          termine, l'accesso agli aiuti umanitari della popolazione civile, incluso 


          il passaggio dei convogli umanitari, o il ritorno volontario degli 


          sfollati, e chiede che le parti rispettino questa responsabilità e 


          cooperino con il Consiglio di Sicurezza; 


          8. chiede a Israele e al Libano di sostenere un cessate il fuoco e una 


          soluzione di lungo termine fondata sui seguenti principi e elementi: 


          - pieno rispetto della Linea Blu per entrambe le parti; 


          - l'adozione di misure di sicurezza atte a prevenire la ripresa delle 


          ostilità, che preveda l'istituzione, nella zona compresa tra la Linea Blu 


          e il fiume Litani, di un'area priva di personale armato, di posizioni e 


          armi che non siano quelle dell'esercito libanese e delle forze UNIFIL come 


          previsto dal paragrafo 11, che operano in questa zona; 


          - la piena attuazione di tutti i regolamenti previsti dagli Accordi di 


          Taif e dalle risoluzioni 1559 del 2004, 1680 del 2006, che impongono il 


          disarmo di tutti i gruppi armati in Libano, in maniera tale che non 


          possano esserci armi o autorità in Libano se non quelle dello Stato 


          libanese, come deciso dall'esecutivo libanese il 27 luglio 2006; 


          - l'eliminazione di tutte le forze straniere dal Libano che non abbiano 


          l'autorizzazione dal governo; 


          - l'istituzione di un embargo internazionale sulla vendita di armi e 


          materiali al Libano, se non su autorizzazione del suo governo; 


          - la notifica alle Nazioni Unite delle mappe delle mine posizionate sul 


          territorio libanese che siano ancora in possesso di Israele; 


          9. invita il Segretario Generale (Kofi Annan) a sostenere gli sforzi per 


          arrivare al più presto possibile ad accordi di principio da parte del 


          governo del Libano e del governo di Israele sui principi e gli elementi di 


          una soluzione duratura come delineato nel paragrafo 8, ed esprime la 


          volontà di essere attivamente coinvolto; 


          10. chiede al Segretario Generale di sviluppare, in collaborazione con i 


          partner internazionali e le parti coinvolte, delle proposte per la messa 


          in atto dei provvedimenti più importanti previsti dagli Accordi di Taif e 


          dalle risoluzioni 1559 del 2004 e 1680 del 2006, compreso il disarmo, e 


          per la demarcazione dei confini internazionali del Libano, specialmente in 


          quelle aree dove il confine è soggetto a dispute o incerto, compresa 


          l'area delle fattorie di Shebaa, e a presentare quelle proposte al 


          Consiglio di Sicurezza entro trenta giorni; 


          11. decide, per sostenere e rafforzare la forza in dimensione, 


          equipaggiamenti, mandato e raggio di operazione, di autorizzare un 


          incremento nella forza della UNIFIL fino a un massimo di 15.000 uomini, e 


          che quella forza debba, oltre a portare a termine il proprio mandato come 


          previsto dalle risoluzioni 425 e 426 del 1978: 


          a. sorvegliare la cessazione delle ostilità; 


          b. affiancare e sostenere le forze libanesi nel loro dispiegamento nel 


          sud, compresa la zona di confine della Linea Blu, mentre Israele ritira le 


          proprie forze armate dal Libano come previsto dal paragrafo 2; 


          c. coordinare le proprie attività con riferimento al paragrafo 11 (b) con 


          il governo del Libano e il governo di Israele; 


          d. estendere la propria assistenza per contribuire a garantire l'accesso 


          della popolazione civile agli aiuti umanitari e il ritorno degli sfollati; 


          e. assistere le forze armate libanesi in operazioni mirate alla 


          definizione dell'area prevista nel paragrafo 8; 


          f. assistere il governo del Libano, se da questo richiesto, 


          all'implementazione del paragrafo 14; 


          12. operando sulla base di una richiesta del governo del Libano di inviare 


          una forza internazionale per assisterlo nell'esercizio della sua autorità 


          su tutto il territorio, autorizza la UNIFIL a prendere tutte le azioni 


          necessarie nelle aree in cui tutte le forze sono presenti e nelle loro 


          capacità, a assicurare che questa area non sia utilizzata per operazioni 


          ostili di nessun tipo, a resistere ai tentativi di impedire con l'uso 


          della forza dallo svolgere i suoi compiti come da mandato del Consiglio di 


          Sicurezza, e a proteggere il personale delle Nazioni Unite, le strutture, 


          le postazioni e gli equipaggiamenti, a garantire la sicurezza e la libertà 


          di movimento del personale delle Nazioni Unite, gli operatori umanitari e, 


          senza pregiudicare la responsabilità del governo del Libano, a proteggere 


          i civili da minacce contingenti di violenza fisica; 


          13. chiede al Segretario Generale di attuare con urgenza i provvedimenti 


          necessari a consentire che le forze UNIFIL siano in grado di portare a 


          termine le funzioni previste da questa risoluzione, preme perché i Paesi 


          membri prendano in considerazione i contributi adeguati all'UNIFIL e a 


          rispondere in maniera positiva alle richieste di assistenza per la forza, 


          e esprime il convinto apprezzamento per coloro che hanno contribuito alle 


          forze UNIFIL in passato; 


          14 chiede al governo del Libano di controllare i propri confini e tutti 


          gli altri varchi d'accesso per impedire che armi e materiali siano 


          importati in Libano senza il suo consenso e chiede alla forza UNIFIL, come 


          previsto nel paragrafo 11, di assistere il governo del Libano dietro sua 


          richiesta; 


          15. decide inoltre che tutti gli Stati adottino le misure necessarie per 


          impedire, a propri cittadini, sul proprio territorio, o utilizzando navi 


          battenti bandiera del Paese o velivoli, 


          (a) la vendita o la fornitura a nessuna entità o individuo in Libano di 


          armamenti e materiali di alcun tipo, incluse armi e munizioni, veicoli 


          militari e equipaggiamenti, equipaggiamenti paramilitari e parti di 


          ricambio per i suddetti, siano o no prodotti nei loro territori, e (b) la 


          fornitura a nessuna entità o individuo in Libano o di qualsiasi 


          addestramento o qualsiasi tipo di sostegno per la fornitura, la 


          produzione, la manutenzione o l'uso di quanto citato nel comma (a) qui 


          sopra, con l'eccezione che questi divieti non si applicano a armi, 


          materiali, addestramento e assistenza autorizzata dal governo del Libano o 


          dall'UNIFIL come previsto nel paragrafo 11; 


          16. decide di estendere il mandato dell'UNIFIL fino al 31 agosto 2007, ed 


          esprime le sue intenzioni a considerare in una successiva risoluzione 


          ulteriori estensioni al mandato della forza e altri passi mirati a 


          contribuire l'implementazione di un cessate il fuoco permanente e di una 


          soluzione duratura; 


          17. chiede al Segretario Generale di fare rapporto al Consiglio di 


          Sicurezza entro una settimana sull'implementazione di questa risoluzione e 


          di aggiornare regolarmente; 


          18. sottolinea l'importanza di, e la necessità di arrivare a una pace 


          estesa, giusta e duratura in Medio Oriente, sulla base delle risoluzioni 


          242 del 22 novembre 1967 e 338 del 22 ottobre 1973; 


          19. decide di continuare a occuparsi attivamente della questione.


          (Grazie alla collaborazione di Marco Bersani di Attac) 








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    Per informazioni sulla lista o ausilio tecnico: forumlecce-admin@???




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