Carta - Notizie in movimento - Libanosilverio, questa è la solita risoluzione del cazzo.
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  From: Silverio Tomeo 
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  Sent: Wednesday, August 16, 2006 5:57 PM
  Subject: [Lecce-sf] risoluzione ONU
        Il testo integrale della Risoluzione Onu
        14 agosto 2006
        Ecco il testo integrale della risoluzione approvata dal Consiglio di 
        Sicurezza delle Nazioni Unite e che prevede la cessazione delle ostilità 
        nel conflitto tra Israele e milizie sciite libanesi di Hezbollah, iniziato 
        lo scorso 12 luglio. Il testo è una versione modificata in maniera 
        significativa rispetto a quello introdotto la settimana scorsa da Francia 
        e Stati Uniti. Ha ottenuto tutti e 15 i voti dei membri del braccio 
        esecutivo dell'Onu, incluso quello del Qatar, l'unico Paese arabo presente 
        al voto. Per farsi un'idea precisa di quelche andranno a fare i caschi 
        blu. 
   
        Determinando che la situazione in Libano costituisce una minaccia alla 
        pace e alla sicurezza internazionale; Il Consiglio di Sicurezza, 
        1. chiede una piena cessazione delle ostilità basata, in particolare, 
        sull'immediata cessazione da parte degli Hezbollah di tutti gli attacchi e 
        l'immediata cessazione di tutte le operazioni militari offensive di 
        Israele"; 
        2. a seguito della piena cessazione delle ostilità, chiede al governo del 
        Libano e all'UNIFIL, (United Nations Interim Force in Lebanon) come 
        previsto dal paragrafo 11 per l'invio delle loro forze in una missione 
        congiunta nel sud del Libano e chiede al governo di Israele, contestualmente 
        all'inizio del dispiegamento, di ritirare le proprie forze 
        contemporaneamente; 
        3. sottolinea l'importanza dell'estensione del controllo del governo del 
        Libano su tutto il territorio libanese come previsto dalle disposizioni 
        della risoluzione 1559 del 2004 e della risoluzione 1680 del 2006, e dalle 
        disposizioni degli Accordi di Taif, per l'esercizio della sua piena 
        sovranità, in maniera tale che non possano esserci armamenti se non con il 
        consenso del governo del Libano e non possa esserci altra autorità che 
        quella del governo del Libano; 
        4. reitera il proprio forte sostegno per il pieno rispetto della Linea 
        Blu, che separa Israele e il Libano; 
        5. reitera il proprio forte sostegno, come previsto dalle precedenti 
        risoluzioni sul Libano, per l'integrità territoriale, per la sovranità e 
        per l'indipendenza politica del Libano all'interno dei confini 
        riconosciuti dalla comunità internazionale, come contemplato 
        dall'armistizio del 23 marzo 1949; 
        6. chiede alla comunità internazionale di attivarsi immediatamente per 
        dare impulso all'assistenza finanziaria e umanitaria al popolo libanese, 
        da compiersi anche facilitando il ritorno a casa degli sfollati e, sotto 
        l'autorità del governo del Libano, con la riapertura di aeroporti e porti, 
        nel rispetto dei paragrafi 14 e 15; e chiede che siano presi in 
        considerazione ulteriori aiuti in futuro per contribuire alla 
        ricostruzione e allo sviluppo del Libano; 
        7. afferma che le parti hanno la responsabilità di garantire che nessuna 
        azione sia compiuta in violazione del paragrafo 1 in modo tale da 
        compromettere in maniera negativa la ricerca di una soluzione di lungo 
        termine, l'accesso agli aiuti umanitari della popolazione civile, incluso 
        il passaggio dei convogli umanitari, o il ritorno volontario degli 
        sfollati, e chiede che le parti rispettino questa responsabilità e 
        cooperino con il Consiglio di Sicurezza; 
        8. chiede a Israele e al Libano di sostenere un cessate il fuoco e una 
        soluzione di lungo termine fondata sui seguenti principi e elementi: 
        - pieno rispetto della Linea Blu per entrambe le parti; 
        - l'adozione di misure di sicurezza atte a prevenire la ripresa delle 
        ostilità, che preveda l'istituzione, nella zona compresa tra la Linea Blu 
        e il fiume Litani, di un'area priva di personale armato, di posizioni e 
        armi che non siano quelle dell'esercito libanese e delle forze UNIFIL come 
        previsto dal paragrafo 11, che operano in questa zona; 
        - la piena attuazione di tutti i regolamenti previsti dagli Accordi di 
        Taif e dalle risoluzioni 1559 del 2004, 1680 del 2006, che impongono il 
        disarmo di tutti i gruppi armati in Libano, in maniera tale che non 
        possano esserci armi o autorità in Libano se non quelle dello Stato 
        libanese, come deciso dall'esecutivo libanese il 27 luglio 2006; 
        - l'eliminazione di tutte le forze straniere dal Libano che non abbiano 
        l'autorizzazione dal governo; 
        - l'istituzione di un embargo internazionale sulla vendita di armi e 
        materiali al Libano, se non su autorizzazione del suo governo; 
        - la notifica alle Nazioni Unite delle mappe delle mine posizionate sul 
        territorio libanese che siano ancora in possesso di Israele; 
        9. invita il Segretario Generale (Kofi Annan) a sostenere gli sforzi per 
        arrivare al più presto possibile ad accordi di principio da parte del 
        governo del Libano e del governo di Israele sui principi e gli elementi di 
        una soluzione duratura come delineato nel paragrafo 8, ed esprime la 
        volontà di essere attivamente coinvolto; 
        10. chiede al Segretario Generale di sviluppare, in collaborazione con i 
        partner internazionali e le parti coinvolte, delle proposte per la messa 
        in atto dei provvedimenti più importanti previsti dagli Accordi di Taif e 
        dalle risoluzioni 1559 del 2004 e 1680 del 2006, compreso il disarmo, e 
        per la demarcazione dei confini internazionali del Libano, specialmente in 
        quelle aree dove il confine è soggetto a dispute o incerto, compresa 
        l'area delle fattorie di Shebaa, e a presentare quelle proposte al 
        Consiglio di Sicurezza entro trenta giorni; 
        11. decide, per sostenere e rafforzare la forza in dimensione, 
        equipaggiamenti, mandato e raggio di operazione, di autorizzare un 
        incremento nella forza della UNIFIL fino a un massimo di 15.000 uomini, e 
        che quella forza debba, oltre a portare a termine il proprio mandato come 
        previsto dalle risoluzioni 425 e 426 del 1978: 
        a. sorvegliare la cessazione delle ostilità; 
        b. affiancare e sostenere le forze libanesi nel loro dispiegamento nel 
        sud, compresa la zona di confine della Linea Blu, mentre Israele ritira le 
        proprie forze armate dal Libano come previsto dal paragrafo 2; 
        c. coordinare le proprie attività con riferimento al paragrafo 11 (b) con 
        il governo del Libano e il governo di Israele; 
        d. estendere la propria assistenza per contribuire a garantire l'accesso 
        della popolazione civile agli aiuti umanitari e il ritorno degli sfollati; 
        e. assistere le forze armate libanesi in operazioni mirate alla 
        definizione dell'area prevista nel paragrafo 8; 
        f. assistere il governo del Libano, se da questo richiesto, 
        all'implementazione del paragrafo 14; 
        12. operando sulla base di una richiesta del governo del Libano di inviare 
        una forza internazionale per assisterlo nell'esercizio della sua autorità 
        su tutto il territorio, autorizza la UNIFIL a prendere tutte le azioni 
        necessarie nelle aree in cui tutte le forze sono presenti e nelle loro 
        capacità, a assicurare che questa area non sia utilizzata per operazioni 
        ostili di nessun tipo, a resistere ai tentativi di impedire con l'uso 
        della forza dallo svolgere i suoi compiti come da mandato del Consiglio di 
        Sicurezza, e a proteggere il personale delle Nazioni Unite, le strutture, 
        le postazioni e gli equipaggiamenti, a garantire la sicurezza e la libertà 
        di movimento del personale delle Nazioni Unite, gli operatori umanitari e, 
        senza pregiudicare la responsabilità del governo del Libano, a proteggere 
        i civili da minacce contingenti di violenza fisica; 
        13. chiede al Segretario Generale di attuare con urgenza i provvedimenti 
        necessari a consentire che le forze UNIFIL siano in grado di portare a 
        termine le funzioni previste da questa risoluzione, preme perché i Paesi 
        membri prendano in considerazione i contributi adeguati all'UNIFIL e a 
        rispondere in maniera positiva alle richieste di assistenza per la forza, 
        e esprime il convinto apprezzamento per coloro che hanno contribuito alle 
        forze UNIFIL in passato; 
        14 chiede al governo del Libano di controllare i propri confini e tutti 
        gli altri varchi d'accesso per impedire che armi e materiali siano 
        importati in Libano senza il suo consenso e chiede alla forza UNIFIL, come 
        previsto nel paragrafo 11, di assistere il governo del Libano dietro sua 
        richiesta; 
        15. decide inoltre che tutti gli Stati adottino le misure necessarie per 
        impedire, a propri cittadini, sul proprio territorio, o utilizzando navi 
        battenti bandiera del Paese o velivoli, 
        (a) la vendita o la fornitura a nessuna entità o individuo in Libano di 
        armamenti e materiali di alcun tipo, incluse armi e munizioni, veicoli 
        militari e equipaggiamenti, equipaggiamenti paramilitari e parti di 
        ricambio per i suddetti, siano o no prodotti nei loro territori, e (b) la 
        fornitura a nessuna entità o individuo in Libano o di qualsiasi 
        addestramento o qualsiasi tipo di sostegno per la fornitura, la 
        produzione, la manutenzione o l'uso di quanto citato nel comma (a) qui 
        sopra, con l'eccezione che questi divieti non si applicano a armi, 
        materiali, addestramento e assistenza autorizzata dal governo del Libano o 
        dall'UNIFIL come previsto nel paragrafo 11; 
        16. decide di estendere il mandato dell'UNIFIL fino al 31 agosto 2007, ed 
        esprime le sue intenzioni a considerare in una successiva risoluzione 
        ulteriori estensioni al mandato della forza e altri passi mirati a 
        contribuire l'implementazione di un cessate il fuoco permanente e di una 
        soluzione duratura; 
        17. chiede al Segretario Generale di fare rapporto al Consiglio di 
        Sicurezza entro una settimana sull'implementazione di questa risoluzione e 
        di aggiornare regolarmente; 
        18. sottolinea l'importanza di, e la necessità di arrivare a una pace 
        estesa, giusta e duratura in Medio Oriente, sulla base delle risoluzioni 
        242 del 22 novembre 1967 e 338 del 22 ottobre 1973; 
        19. decide di continuare a occuparsi attivamente della questione.
        (Grazie alla collaborazione di Marco Bersani di Attac) 
        
   
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