[Lecce-sf] Chiudere i CPT

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Szerző: Silverio Tomeo
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Címzett: social forum
Tárgy: [Lecce-sf] Chiudere i CPT
Chiudere i CPT! Ora!
            Appello per una mobilitazione nazionale antirazzista a Lampedusa il 
            10 settembre.


            La Sicilia è diventata negli ultimi anni la frontiera Sud 
            dell'Europa e Lampedusa è il suo avamposto. Il tentativo di 
            mascherare l'inarrestabile fenomeno politico-sociale delle 
            migrazioni come un problema di ordine pubblico da contrastare, con 
            la crescente militarizzazione delle frontiere e provvedimenti di 
            polizia, ha prodotto soltanto l'istituzione di nuove forme di 
            apartheid.
            Non passa settimana che non si viene a conoscenza dell'ennesimo 
            naufragio, che sta trasformando il Mediterraneo da millenario ponte 
            di scambio di culture in un lugubre cimitero marino; in questo 
            contesto aggravato da uno scenario di guerra permanente che 
            coinvolge ormai tutta l'Area del Medio-Oriente, sono le leggi 
            repressive sull'immigrazione che hanno creato una nuova 
            clandestinità finalizzata allo sfruttamento dei migranti considerati 
            solo come forza lavoro "usa e getta". Il sistema legislativo 
            italiano ha reso impossibile l'ingresso legale sul nostro territorio 
            favorendo, di fatto, il ricatto di trafficanti che speculano sulla 
            tratta degli esseri umani. Pensiamo anche alla larghissima 
            diffusione di lavoro sommerso che permette agli imprenditori di 
            aumentare a livello esponenziale i profitti, con la complicità di un 
            vero e proprio caporalato, come è accaduto nei mesi scorsi a 
            Cassibile (SR), lucrando sui bassissimi salari e ricattando la 
            manodopera con una lavoro in condizione di schiavitù..
            Da anni i movimenti antirazzisti in Europa e in Italia lottano per 
            la chiusura delle galere etniche: i Centri di Permanenza Temporanea 
            istituiti dalla legge Turco-Napolitano, nel quadro di normative 
            europee (Schengen) ispirate ad un medesimo intento contenitivo e 
            repressivo, sono la manifestazione più intollerabile e oscena della 
            risposta segregazionista al fenomeno dell'immigrazione. Sono lager 
            dove uomini e donne vengono privati della libertà non per ciò che 
            hanno commesso, ma per ciò che sono. Tutte le convenzioni 
            internazionali sui diritti umani e sul diritto d'asilo vengono 
            quotidianamente calpestate. Dal rogo nel CPT di Trapani nel '99 ( 
            che costò la vita a 6 migranti tunisini) alle deportazioni da 
            Lampedusa in Libia nell'ottobre del 2004 e nel marzo 2005 (costate 
            la vita ad un numero imprecisato di donne e uomini morti di stenti 
            tra le sabbie del deserto e per le quali il precedente governo è 
            stato condannato dal parlamento di Strasburgo) sono stati costruiti 
            momenti di denuncia e di mobilitazione.
            A Lampedusa l'emergenza immigrazione è diventata un business: si 
            spendono fiumi di denaro pubblico per condizioni di detenzione. 
            Oggi, anche per il clima xenofobo instaurato, assistiamo a delazioni 
            o a vere e proprie omissioni di soccorso in mare da parte di 
            marinerie intimorite da conseguenze legali (la Cap Anamur insegna) 
            ed economiche.
            Proponiamo di investire in politiche di accoglienza e di libera 
            circolazione dei migranti, in alternativa a quelle securitarie, a 
            partire da Lampedusa. Chiediamo un sistema di accoglienza che passi 
            per la fruizione delle strutture pubbliche, in primis le Asl, 
            piuttosto che per l'affidamento ad enti ed associazioni private che 
            lucrano sul circuito detentivo e sulle tragedie dei migranti. 
            Esigiamo che la piccola isola siciliana venga liberata da questa 
            vergogna. Il "centro" deve essere chiuso e basta! Che non venga 
            aperto sull'isola un altro centro di detenzione nell'ex-caserma. 
            Facciamo appello alle realtà di base, all'associazionismo, alle 
            forze politiche, ai parlamentari italiani ed europei a sottoscrivere 
            l'appello e la mobilitazione del 10 settembre.
            * per la chiusura immediata e definitiva di tutti i Centri di 
            Permanenza Temporanea e dei Centri di identificazione, a cominciare 
            dal centro di Lampedusa
            * per l'abrogazione della legge Bossi-Fini senza che si torni alla 
            precedente che l'ha ispirata
            * per la rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il 
            contratto di lavoro
            * per una legge in materia di asilo politico che tuteli realmente i 
            richiedenti asilo e i rifugiati anche con l'abbattimento delle spese 
            legali
            * per la cittadinanza di residenza e il diritto di voto per tutti i 
            migranti
            * per il rilascio e il rinnovo immediati di tutti i permessi di 
            soggiorno, per la regolarizzazione permanente di tutti i migranti in 
            Italia
            * per fermare tutte le espulsioni e gli accordi di riammissione. 
            Promosso da:
            Rete Antirazzista Siciliana - Arci - Attac Sicilia - Carta - CGIL 
            Palermo - CGIL Sicilia - Circolo Arci "Thomas Sankara" - 
            Confederazione Cobas Sicilia - Csoa Ask 191 - Emergency - Fiom CGIL 
            Sicilia - Il Manifesto - Laboratorio Zeta - Laici Comboniani - 
            Network Antagonista Siciliano - Osservatorio Migranti Agrigento - 
            Social Help Agrigento
            Adesioni:
            Alcamo Solidale, Alcamo (PA) - Alessandra Ballerini, avvocato - Alex 
            Zanotelli, Comboniani - Associazione Giuristi Democratici - 
            Associazione Mezclar, Pisa - Associazione Senza Confine, Aprilia 
            (LT) - Associazione Senza Confine, Roma - Attac-Italia - Bebo 
            Storti, attore - Carla Incorvaia, giornalista - CGIL Medici Sicilia 
            - CISS, Cooperazione Internazionale Sud Sud - Cobas-Scuola, Catania 
            - Collettivo Araba fenice, Facoltà di Scienze Politiche Catania - 
            Coordinamento Universitari in Lotta, Palermo - CSA ex-Canapificio, 
            Caserta - Daniela Dioguardi, dep. PRC - Dario Fo - Davide Enia, 
            attore - Fiom-CGIL - Francesca D'Agostino, Università di Cosenza - 
            Francesco Martone, sen. PRC - Fulvio Vassallo Paleologo, Università 
            di Palermo - Gigi Malabarba, sen. PRC - Gino Strada, Emergency - 
            Giovanna Marano, seg. reg. Fiom-CGIL Sicilia - Giulio Cristoffanini, 
            Emergency - Giusto Catania, Europarlamentare PRC - Gruppo Teatrale 
            Frammenti, Palermo - Gruppo Sinistra Unitaria Europea /Sinistra 
            Verde Nordica del Parlamento Europeo - Guerre&Pace - Laboratorio 
            delle disobbedienze Rebeldia, Pisa - Open Mind glbt, Catania - 
            Partito della Rifondazione Comunista - Partito della Rifondazione 
            Comunista, Sicilia - Pino Apprendi, deputato DS Regione Siciliana - 
            Pino Testa, segretario CGIL Riesi - Renato Sarti - Sincobas, Catania 
            - Stefano Mencherini, giornalista - Teatro della Cooperativa, Milano 
            - Teresa Sarti Strada, Emergency - TerreLibere.org redazione - 
            Udu-Uds Sicilia
            Info & adesioni:
            nocptlampedusa@??? 
            ras@???