[NuovoLab] Re: nuovearmi su libano

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Autore: paola manduca
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To: brunoa01, Mailing list del Forum sociale di Genova, ambiente_liguria
CC: forumgenova, aderentiretecontrog8, fori-sociali
Vecchi argomenti: [NuovoLab] retelilliput su libano
Oggetto: [NuovoLab] Re: nuovearmi su libano
care/i non so se avevate letto, apparso su manifesto
il 8/8
stiamo lavorando a questo intensamente e se qualcuno è
interessato a contribuire prego di farmelo sapere o di
scrivere direttamente a nuovearmi
siamo diventati internazionali, dunque molto si farà
anche in inglese.
ciao
pm

Sono ormai numerose le testimonianze, raccolte da
ospedali, testimoni, artificieri, giornalisti, che
sollevano dubbi gravissimi su alcuni episodi
dell'attuale offensiva Israeliana in Libano e Gaza.
A parte la dispersione a tappeto di uranio impoverito,
ed il grave danno ecologico derivato dalla dispersione
di carburanti e sostanze chimiche in seguito ai
bombardamenti su fabbriche e depositi, destano
particolare preoccupazione i racconti e le immagini
che mostrano le “strani sintomi e sconosciuti” nelle
vittime.

Si parla di corpi in cui i tessuti sono morti, ma che
non mostrano ferite apparenti; corpi apparentemente
'rimpiccioliti'; feriti con le gambe semidistrutte, a
cui vengono rapidamente amputate, e che nonostante
cio` vanno incontro a necrosi diffusa e morte; sono
stati descritti casi con ferite interne come da
esplosione, ma senza traccia di scheggie; oppure di
cadaveri anneriti, ma non bruciati, o altri
apparentemente feriti, ma in cui non si riscontra
traccia di sanguinamento (come se fossero prima morti
e poi dilaniati)...

Tutto questo suggerice la possibilita` che siano state
utilizzate armi nuove: armi ad energia diretta, agenti
chimici e biologici, in una specie di macabro
esperimento di guerra futura, in cui non vi sia alcun
rispetto per alcunche`: regole internazionali (dalla
convenzione di Ginevra ai trattati sulle armi chimiche
e biologiche), rifugiati, ospedali e croce rossa, per
non parlare delle persone e del loro futuro, dei loro
figli, dell'ambiente, che viene reso talmente velenoso
da poter considerare una condanna il solo viverci.

Nonostante i problemi per i popoli palestinese e
libanese siano molti ed immediati, diverse persone
ritengono che questi episodi non debbano e non
possano passare nell'indifferenza, anzi gia` diversi
appelli sono stai rivolti ad e da esperti e scienziati
perchè si faccia luce.

Abbiamo ritenuto di rispondere a questi appelli, e
mettere a disposizione le nostre esperienze,
conoscenze e capacita` specifiche in risposta a queste
richieste e alle domande che le immagini provenienti
dai luoghi bombardati sollevano con forza.

Ci stiamo organizzando per essere in grado di offrire
supporto alle istituzioni della salute Libanesi e
Palestinesi che chiedono sostegno e verifiche. Stiamo
esaminando tutte le testimonianze e le evidenze già
raccolte, insieme ad altri esperti, per formulare
ipotesi di investigazione che possano essere
sottoposte a verifica.


Chiediamo un intervento da parte delle istituzioni
scientifiche che ci rappresentano, e che hanno il
dovere di vigilare e di intervenire in casi come
questo.

Sosteniamo la richiesta che viene da più parti, in
particolare dai medici delle zone di conflitto, perchè
sia istituita dall’Onu una commissione internazionale
ed indipendente dai Governi, che investighi sul campo
le denuncie che implicano l’uso di armi di nuovo tipo
e di distruzione di massa da parte di Israele nell’
attuale conflitto. Chiediamo fortemente che le
procedure a questo scopo vengano attivate solertemente
per garantire che i campioni biologici presi dai corpi
delle vittime siano preservati in condizioni adeguate
per studi scientifici.
Chiediamo che dunque questa commissione internazionale
abbia accesso a livello a tutte le fonti disponibili,
sia operativa e rispeti le procedure di controllo
incrociato da parti di diversi laboratory che regolano
la “scienza civile” e che quindi porti il caso di
fronte alle autorita` competenti, inclusi il tribunale
per i diritti umani, e le corti di giustizia
internazionale.


Da parte nostra, ci riuniremo presto per dare forma
operativa all’esame delle tutte le testimonianze ed
evidenze, sin qui disponibili ed allargare il gruppo
di lavoro ad altri esperti.


Come persone e come scienziate/i mettiamo a
disposizione quanto possiamo per giungere alla
conoscenza dei fatti, convinti che una prospettiva di
giustizia, di equita` e di convivenza pacifica tra i
popoli siano approssimabili solo con il rispetto delle
regole che la comunità internazionale si è data sin
ora per quanto riguarda i comportamenti delle parti
nei conflitti. Ne chiediamo solo verifica.

Ci rivolgiamo a tutte/i le scienzate/i affiche`
contribuiscano a questo lavoro portando le loro
competenze specifiche ed un aiuto concreto. In
particolare, tossicologi, chimici, farmacologi,
anatomo patologi e medici esperti di ustioni/traumi
sono invitati a mandare una mail all'indirizzo che
abbiamo attivato a questo scopo: nuovearmi@???

Angelo Baracca, Paola Manduca, Monica Zoppè


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