Interrompere
la fornitura di armi
ad Israele e a tutte
le parti in guerra
Il gruppo di lavoro della rete Lilliput che si occupa dei conflitti e della non violenza ha scritto una lettera alla «Tavola della pace», per proporre allappuntamento di Assisi - in programma sabato prossimo - una discussione su alcuni punti. Su alcune richieste da rivolgere anche al governo italiano. Perché «interrompa laccordo di cooperazione militare con Israele approvato nel maggio 2005» e perché si faccia promotrice di un immediato embargo di armi di tutte le parti in conflitto. Perchè lItalia si faccia promotrice di una «commissione internazionale per verificare» le violazioni dei diritti umani nel conflitto tra Libano e Israele e nei territori palestinesi, fra cui luso di armi non convenzionali. E ancora. Al governo, al governo italiano, si chiede «il massimo impegno e trasparenza nella gestione degli aiuti, favorendo il sostegno diretto delle reti e coordinamento di Ong libanesi e palestinesi che, senza distinzione di appartenenza, stanno facendo fronte comune».
Si chiede anche - una volta stabilite regole certe per la spedizione militare (con regole di ingaggio che non possono essere offensive) di «proporre la presenza sul territorio di una forza civile non armata capace di occuparsi di tutte le necessità della popolazione e che non possono essere espletate», ovviamente, solo dai soldati.
___________________________________
NOCC,
http://nocc.sourceforge.net