kaos.mkr wrote: > IMHO c'e' da capire a che livello di "attinenza alla realta'" e di
> "concessioni tattiche" vogliamo giocare. [snip] > Usciamo COMPLETAMENTE dagli schemi che ci vogliono imporre e che di
> fatto sono GIA presenti in ogni aspetto del nostro vivere e ancora di
> piu' del nostro agire all'interno di questa mmerda di sistema.
> Combattiamo su un terreno NOSTRO e con armi NOSTRE dando per scontato
> che sara' una battaglia lunga e che probabilmente ci vedra' non certo
> perdenti ma molto svantaggiati, quantomeno dal punto di vista della
> diffusione del messaggio e della visibilita' delle istanze.
> Come fa' per esempio blackout o il diy festival a TO (parlo di cose che
> un minimo conosco, di sicuro ci sono mille e mille altri esempi).
>
> Oppure rimaniamo anche se in modo sommamente critico all'interno dello
> schema, comperiamo processori intel, portatili Sony e portatili
> ariano/melici, abbiamo il dualboot con winxp crakato perche sviluppiamo
> su web e explorer ci fa comodo MA facciamo l'hackmeeting, denunciamo le
> porcate del TC e intanto studiamo l'opensource, le gpl (sempre su pc che
> costruiscono i bambini in cina), studiamo modalita' sempre piu' fike di
> DIY e chi piu' ne ha piu' ne metta...
> Sai mai che magari qualcuno saldando 2 robi trovati in discarica a un
> certo punto fara' pure una cpu... Nel senso una che poi funziona ;)
>
>>> comunque secondo me e' da valutare bene il perche' della cosa, e ancora
>>> secondo me, era un bel regalo da lasciare ai mangiaprosciutto: sarebbe
>>> domenica sera, cioe' ad hackit finito.
>
> Questa e' una considerazione molto importante secondo me, che fa si
> pero' che i parmigiani ALMENO un cenno in questo senso lo DEBBANO dare...
>
> E poi volevo sapere che dice uno, che dice pinna, che dicono UN SACCO DI
> GENTE...
pare che nessuno abbia voglia di discutere nel merito della questione
che mi sembra invece abbastanza fondamentale...
io ho comprato da poco un vaio ancora sporco di sangue made in china
quindi sono gia' schierato.
> Io non vorrei che questa vicenda ci esploda in mano. Tutto vorrei meno
> che qualcuno si viva una proposta del genere come un atto di forza
> intollerabile che ignorando le giuste posizioni dei VERI compagni si fa
> strada a colpi di autoritarismo col chiaro scopo di fare
> dell'hackmeeting un evento tipo mtvday.
>
> Io penso che questa di questo concerto, con queste premesse e con i
> paletti espressi non sia una brutta idea, soprattuto nella prospettiva
> prosciuttesca di cui alla mia mail precedente e a quella di lesion.
>
> E' chiaro pero' che mi seccherebbe molto trovarmi di nuovo in 5 a dover
> non solo fare le sbatte organizzative ma anche a sucarsi (qualsiasi
> sara' la cosa che faremo) la responsabilita' umana/morale/politica di
> una ennesima scelta che di condiviso non ha un cazzo.
>
> Se invece decidiamo che no, e' una porcata che con hackit non c'entra un
> cazzo FACCIAMOLO pero' che anche decidere di fare niente e' una cosa che
> implica responsabilita' :)
considerate le risposte, direi che non ci possiamo accollare questa
responsabilita'. secondo me sentiamo i parmigiani se vogliono accollarsi
questa cosa dei meganoidi loro e vediamo di passargli i contatti.
poi chi vuole dare una mano ai parmigiani per i cazzi suoi per la serata
di domenica ben venga no?.
e questo lo quoto tutto che e' passato troppo inosservato imho. > <un po' di astio>
> (un po' offtopic, ma avevo lasciato un discorso in sospeso nell'altra email)
> a questo vorrei aggiungere una piccola considerazione.
> Non so se tuttitutti o solo molti o addirittura pochi degli iscritti in
> lista si sono accorti che una certa qual forma di "imposizione
> autoritaria" e' passata mooolto sotto silenzio sotto il naso di tutti in
> questi ultimi 2 mesi; sono state decise cose ben piu' pese della
> partecipazione di un gruppo musicale...
> Cito a memoria: la scelta dell'occupare un posto apposito, la scelta
> delle date, la scelta ancora piu' a monte di caratterizzare (o almeno
> provarci) quantomeno con una premessa cosi' forte in modo piu'
> "politico" l'evento, in contrasto con le ultime evoluzioni della comunita'.
> Arrivero' fino a dire che la scelta di FARLO questo cazzo di hackmeeting
> non e' per un cazzo uscita da una necessita' stringente corale, ma dalla
> volonta' di pochi, a tratti pochissimi.
>
> Tutte queste cose hanno generato ben pochi pruriti in seno alla suddetta
> comunita', e cmq moooolti meno di quelli che io dal basso della mia
> ignoranza non solo mi aspettavo, ma financo mi auguravo.
>
> Quindi bella li' che quando poi le questioni pungono sul vivo la gente
> salti sulla sedia (vedi il logo, "staff", la cassa, i gruppi che suonano),
> peccato che a saltare sulla sedia 3 mesi fa non si fosse in 2000, quando
> la prospettiva era accodarsi alle varie micromanifestazioni
> quasispontanee durante l'anno o andare ospiti dal sindaco di melolandia.
> Peccato davvero.
> Male che e' andata cmq una cosa positiva l'abbiamo guadagnata, ovvero
> un'indicazione chiara di quali sono le tematiche "scottanti" che abbiamo
> sotto mano a meta' 2006, che sono appunto il logo, la scritta sulle
> maglie, i soldi e i gruppi
> che suonano. Altro che hacking...
>
> </astio>