Re: [Gasfolist] La decrescita e lo yogurt e il pane

Supprimer ce message

Répondre à ce message
Auteur: maria_stella@libero.it
Date:  
À: gruppo d'acquisto solidale - Forlì
Anciens-sujets: Re: [Gasfolist] La decrescita e lo yogurt..
Sujet: Re: [Gasfolist] La decrescita e lo yogurt e il pane
Concordo con Alessandro, anche se ci sono dei però per quanto
riguarda lo yoguth.
Avevo risposto a Romeo direttamente senza passare dalla lista.
1- la yogurtiera produce 8 yogurth alla volta, quindi con alcune ore
di corrente elettrica si dovrebbe stare bene circ aun settimana;
2- 40° non sono tanti per un piccolo ambiente chiuso tenendo conto
che fuori ci sono in media 20°
3 - d'estate la differenza yogurtiera e ambiente esterno è solo di
alcuni gradi;
4 - d'inverno io lo facevo sul termosifone;
5 - la mia amica albanese fa lo yogurth sul fornello di casa,
impiegandoci pochissimo tempo e consumando metano!

Rimane il fatto che farlo per tanti conviene ancora di più!

Facendo parte del gruppo romagnolo di Bilanci di giustizia (http://
www.bilancidigiustizia.it/), sono assolutamente una sostenitrice
dell'autoproduzione ( per quanto riguarda questo vale per il pane, la
pizza, la pasta all'uovo, tutti i dolci, le marmellate, la saba e la
frutta). Alcuni miei amici bilancisti si trovano insieme anche per
autoprodurre il passato di pomodori. Alcuni di loro in passato hanno
fatto i calcoli del costo dell'autoproduzione del pane (posso provare
a cercarli).

Personalmente noi mangiamo molto pane e dovendo comprarlo a
lievitazione naturale ci costava 6,20 € al kg. Ora ogni 10 giorni
produco 6 pani ovvero 3 kg di pane (buonissimo) di farina di farro
bio, a lievitazione naturale, cotto nel forno a gas (comprato
appositamente per non consumare energia elettrica) al costo di 10 €
totali.
A livello dii impronta ecologica ho eliminato i costi ambientali
della produzione del pane industriale, il trasporto del pane fino al
negozio, il mio trasporto fino al negozio e ritorno, i vari imballaggi.
La farina la compro in grandi quantità da Conficconi (è bio e
macinata a pietra). Le confezioni sono di carta.
Unici due rammarichi dell'autoproduzione del pane: uso
un'impastatrice elettrica (comprata in società con mia suocera, che
però sta accesa solo 20 minuti) e congelo il pane (ma lo avrei fatto
ugualmente comprandolo perchè abito fuori città).

Un altro vantaggio del pane autoprodotto è che è sempre diverso:
cambia in base all'umidità giornaliera esterna e a quella della
farina, della temperatura e della pazienza di chi lo fa. Come fa
quello comprato (anche nei negozi di alimentazione naturale) ad
essere sempre sempre sempre identico?

Saremmo molto felici di condividere l'uso dell'impastatrice, solo che
il pane è molto molto permaloso e non ama sbalzi di temperature e
movimenti bruschi. Se però qualcuno vuole provare....... (abito però
alla panighina).

Maria

Il giorno 05/ago/06, alle ore 16:00, Alessandro Ronchi ha scritto:
>
> Una domanda: siamo sicuri che mantenendo 40-50° di temperatura per
> giorni
> facciamo calare il consumo di materia ed energia (carburanti)?
>
> E' una domanda, non una affermazione, mi piacerebbe avere una idea
> anche
> approssimativa del bilancio energetico-ambientale dell'auto-
> produzione.
>
> Forse quello energetico non è così positivo, mentre la riduzione di
> rifiuti è
> netta (a parità di quantità di prodotto consumato), e la qualità è
> nettamente
> superiore.
>
> Ad occhio la cosa migliore sarebbe farlo in media scala, magari
> attraverso il
> GAS: uno lo produce, gli altri lo acquistano fresco e senza chilometri
> percorsi.
>
> Se si fa perché la qualità è migliore, invece, non ci sono dubbi:
> quello
> autoprodotto è usato anche nelle diete perché è più sano e più
> nutriente.
>
> Proprio per questo i GAS possono essere molto utili: da un lato
> possono essere
> uno strumento di condivisione di queste esperienze, dall'altro
> potremmo
> scambiarci beni di consumo: io autoproduco birra, tu lo yogurth,
> lui la
> frutta, un altro i pomodori. insieme spendiamo meno e soprattutto
> abbiamo una
> qualità nettamente superiore.
>
> --
> Alessandro Ronchi, capogruppo dei Verdi nel Consiglio Comunale di
> Forlì.
> http://www.alessandroronchi.net - Il mio sito personale
> http://www.soasi.com - Sviluppo Software e Sistemi Open Source
> _______________________________________________
> Gasfolist mailing list
> Gasfolist@???
> https://www5.autistici.org/mailman/listinfo/gasfolist