Alle 09:43, giovedì 3 agosto 2006, Stella Segatori ha scritto:
> Io lo facevo. E' molto semplice: prendi uno yogurt (cercando il migliore,
> cioè quello con il numero di fermenti lattici più alto) e lo allunghi con 1
> litro di latte. Se vuoi puoi aggiungere zucchero, orzo, marmellata, ecc.
> (sia prima che dopo)
> Poi metti gli "animaletti" cioè i fermenti, nelle condizioni migliori per
> riprodursi e trasformare il lattosio in acido lattico: ecco lo yogurt.
> Tutto questo lo fai benissimo con una yogurtiera che li mantiene alla
> giusta temperatura.
> "Loro" lavorano bene a temperature comprese tra 40 e 50°. Non mi ricordo
> bene il tempo ma mi sembra di ricordare che
> mettevo su i vasetti alla sera e li scaricavo nel frigo la mattina. Poi
> puoi comunque fare delle prove e assaggiare il prodotto, così ti accorgi
> quando è pronto.
> Io non lo produco più perchè, dopo tanti anni, mi ero un po' stufata dello
> stesso sapore, però veniva buonissimo. Se vuoi posso prestarti la mia
> yogurtiera che è immobile da anni in garage....
> Ciao
> Stella
> 0543/552921
> 347/9647361
Una domanda: siamo sicuri che mantenendo 40-50° di temperatura per giorni
facciamo calare il consumo di materia ed energia (carburanti)?
E' una domanda, non una affermazione, mi piacerebbe avere una idea anche
approssimativa del bilancio energetico-ambientale dell'auto-produzione.
Forse quello energetico non è così positivo, mentre la riduzione di rifiuti è
netta (a parità di quantità di prodotto consumato), e la qualità è nettamente
superiore.
Ad occhio la cosa migliore sarebbe farlo in media scala, magari attraverso il
GAS: uno lo produce, gli altri lo acquistano fresco e senza chilometri
percorsi.
Se si fa perché la qualità è migliore, invece, non ci sono dubbi: quello
autoprodotto è usato anche nelle diete perché è più sano e più nutriente.
Proprio per questo i GAS possono essere molto utili: da un lato possono essere
uno strumento di condivisione di queste esperienze, dall'altro potremmo
scambiarci beni di consumo: io autoproduco birra, tu lo yogurth, lui la
frutta, un altro i pomodori. insieme spendiamo meno e soprattutto abbiamo una
qualità nettamente superiore.
--
Alessandro Ronchi, capogruppo dei Verdi nel Consiglio Comunale di Forlì.
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