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Autore: elisabetta63\@libero\.it
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To: forum umbri
Oggetto: [Forumumbri] Fwd:[ATTACPERUGIA] Fwd:[hyperlink] L'Umbria non liberalizza !!!!

http://www.oziosi.org/docs/pub/DDL_Servizi_pubblici_Umbria.pdf

ciao a tutti,
nel link qui sopra c'è un'articolo del sole 24 ore sulle ultime discussioni del consiglio regionale umbro riguardo i servizi pubblici.
A me sembra che più che tutelare il servizio pubblico la regione voglia tutelare le lobbi imprenditoriali locali....
Giro, a proposito, un interessante commento dalla lista nazionale del forum acqua..

1) andrebbe bene riunire in una agenzia unica i vari servizi ma solo se si trattasse di un consorzio, la holding che si prospetta li, come in toscana e come si stà realizzando a Milano parla di società di diritto privato. Il fatto che i politici, le strutture burocratiche di partiti politici e sindacati, si costituiscano come classe imprenditoriale per conto ma al di fuori del controllo del pubblico e della separatezza delle funzioni non mi sembra ne buono ne molto democratico
Lo sarebbe se questa funzione, come predica Petrella da tempo, avvenisse a fronte della creazione di una struttura economica pubblica totalmente separata da quella privata ( che intrattiene con questa commerci nella forma di appalto pubblico per specifiche operazioni) e fuori dai meccanismi di mercato e con reali meccanismi partecipativi
2) Siamo in ogni caso fuori dalla giurisdizione europea , ma visti gli interessi in gioco e visto il fatto che molte imprese di servizi europee hanno partecipazioni vantaggiose è facile che in materia di regolamenti UE si arrivi a compromessi che stabilizzino l' esistente
3)E inevitabile che queste società vadano comunque "sul mercato" azionario e quindi vadano li anche i profitti che invece di rimanere localizzati a vantaggio dei cittadini (anche nella loro funzione di utenti in relazione alle tariffe), proseguirà la delocalizzazione dei servizi, dei loro profitti, a seguire quella produttiva. Si rafforzeranno quindi i meccanismi di redistribuzione delle ricchezze verso le classi già abbienti come i meccanismi liberisti, quale quello di cui stiamo parlando, stanno facendo da anni. Inoltre i meccanismi di rivalutazione azionaria sono sempre centrati, anche, sul costo del lavoro per cui ulteriore precarizzazione
4) la partecipazione diventa una barzelletta, al massimo distribuiranno una quota minoritaria di azioni, in questo modo racimoleranno un po di soldi senza dare nessuna possibilità di azione reale all' interno delle future Holding (ho letto , ad esempio, i verbali di qualche riunione del Monte dei Paschi che ha un simile disposto), come premio di consolazione ci rimane la class action nel caso in cui facciano danni, bella consolazione e si poteva fare anche nei confronti di una ditta pubblica in aggiunta all' azione politica, ci si rimette in ogni caso e poi i piccoli azionisti si chiamano in gergo "parco buoi" (cornuti e mazziati come dicono salacemente al sud).
5) Stando all' oggi vorrei precisare alcune cose su cui si specula per "portaci in giro", mi riferisco agli affidamenti in house a società di capitali (S.p.A.).Sono fuori dalle attuali regole europee, si cita a sproposito la sentenza TECKAL che le autorizzerebbe, BALLE! la controparte, nella contesa legale, che aveva avuto l' affidamento di servizi e della fornitura all' ente (e non a trezi) di combustibile era un CONSORZIO PUBBLICOe per questa ragione e per il fatto che la fornitura, servizi a parte, era al di sotto di un valore limite, l' affidamento diretto era ammissibile. ( a questo proposito allego una sentenza più recente che dovrebbe essere più chiara in proposito.)
6) l' ultima è il decreto Lanzillotta, è totalmente ambiguo (allego con dubbi espressi) e non so se applicabile, tanto che la Moratti, a Milano, è andata sostanzialmente alla privatizzazione della gestione del servizio idrico coi voti della maggioranza dell' unione (che dovrebbe essere l' opposizione) .
Questo mi fa supporre che la battaglia per l' acqua pubblica, per non dire dei restanti servizi, non ha fatto nelle forze politiche maggioritarie dell' unione un passo avanti, al di là di affermazioni retoriche, per le restanti forze, definite radicali. mi sembra che vi sia un po’ di confusione, per non dire altro, oltre che comportamenti disuniformi sui territori, si potrebbe dire che sono partiti che non hanno preso partito ho lo hanno preso talmente bene da sacrificare alla sopravvivenza di questo anche una dose esagerata di coerenza.Taciamo dei sindacati e delle condizioni del lavoro nei servizi.( A questo proposito mi sovviene che l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro, almeno per ora, personalmente ne dedurrei che in caso di conflitti tra diritti, quali quelli tra lavoratori e utenti- ma vivono tutti di rendita gli utenti o lavorano anche loro a maggioranza-, dovrebbe trovarsi un compromesso che tutelasse prioritariamente i diritti dei primi e poi gli altri mentre da diversi anni le cose sembrano essersi rovesciate).
Dal forum di Roma si era deciso di tutelare la proprietà e la gestione dell' acqua con strumenti pubblici, la stessa cosa era nel programma dell' unione. Strumenti pubblici significa con enti rispondenti al diritto pubblico e fuori dalle regole del mercato e della concorrenza.



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