著者: paolo - molleindustria 日付: To: hackmeeting 題目: [Hackmeeting] [GIOCO] Situazione e modalita': 2006 = 1984
Ciao a tutti,
onoratissimo di essere stato coinvolto, tardivamente posto il mio
contributo sulla questione [GIOCO] astenendomi sulla questione [FIGA] e
[LOGO] per amor di ecologia mentale.
> - il giocatore deve impersonare il controllore o il controllato?
>
>Ovviamente cambia completamente il gameplay: nel primo si muoverebbe la
>telecamera (tipo servizio di sicurezza a circuito chiuso) mentre nel
>secondo si "comanda" proprio l'omino che copie azioni "non proprio ben
>accette" cercando di non farsi individuare (da telecamere,
>intercettazioni etc).
>
>Riguardo al primo caso sorgono dei dubbi sul fatto che il giocatore
>comprenda che controllare sia sbagliato... Insomma c'e' il rischio di
>fare un gioco ironico che poi la gente capisce invece che e' figo
>controllare e si esalta nel farlo. :(
>
>
Il punto è che il giuoco, nel suo piccolo, cercherebbe di mettere in
luce - o quantomeno alludere a - dispositivi di controllo che costellano
il nostro triste spazio urbano e informazionale. Dispositivi che possono
esser raccontati più facilmente dal punto di vista del potere perchè
perlopiù invisibili al controllato (vedi intercettazioni telefoniche e
telematiche). Provate a ritrarre un panopticon da una cella se vi riesce.
Certo, un gameplay schiva-la-telecamera-a-circuito-chiuso è sicuramente
fattibile: esiste tutto un filone, quello degli "stealth games", dove
appunto ci si trova a compiere azioni non bene accette cercando di non
esser visti. Ma in anno domini 2006 mi sembra buffo suggerire di non
usare il cellulare o di attraversare la strada ogniqualvolta si scorge
una telecamera. Che ci piaccia o no certe cose son passate, le città
hanno occhi ovunque, l'esposizione al circuito chiuso è diventato un
valore di per sè grazie al magistrale deturnamento del Grande Fratello
(televisivo), milioni di utenti di Gmail, myspace e affini danno tutte
le proprie conversazioni in pasto ad algoritmi di data mining.
Articolare solo sul piano dei dispositivi il discorso della sorveglianza
rischia di diventare paranoia bianca, che come l'analogo rumore non è
molto utile. Sarebbe il caso IMHO di intrecciarlo con la questione della
repressione, di quella repressione che colpisce le devianze irrisorie
e/o politicamente connotate senza sfiorare chi dovrebbe.
Il giochino lo si era proposto dal punto di vista del controllore anche
per alludere al fatto che questi dispositivi si abbattono su spacciatori
e consumatori di droghe leggere, attivisti, immigrati, graffitari e non
su mafiosi, imprenditori corrotti, fascisti, papponi per fare qualche
esempio. E tutto questo è molto difficile descriverlo dal punto di vista
della vittima.
Per il resto mi sta bene che il giocatore si esalti a controllare.
Finita la partita, uscito dal cerchio magico, ritornerà ad essere un
controllato e a riconoscersi nei suoi pupazzetti pixellosi.
Fortunatamente siamo un po' più sofisticati dei topi di Skinner.
>* Sulla grafica
>
>Qui serve qualcuno che si occupi di coordinare e produrre gli sprite
>(oggettini e personaggi) e le tile (mappa isometrica) in pixel art.
>Quello che posso dire e' che il formato grafico usato dai cellulari e'
>il PNG e che il gioco base (se isometrico) avra' gia' degli sprite e
>delle tiles (prese probabilmente da Net Intruder che ho sviluppato per
>MTV o da cose mie che uso negli speech sulla libreria... tutto e' gia'
>sotto CC).
>
>
Questo potrei farlo io.
>Fatevi sentire e se l'idea del forum va bene spostiamoci quanto prima li.
>
>
Sarei per discutere le linee generali in lista e spostare sul forum le
questioni tecnico-organizzative.
Abbracci,
P