[Cm-roma] L´uso della bici è maturo: cogliamone alfin il dol…

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Szerző: caiofabricius@katamail.com
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Tárgy: [Cm-roma] L´uso della bici è maturo: cogliamone alfin il dolce frutto!
Giovedi 27 lug 2006 in Campidoglio i consiglieri Comunali Nando Bonessio, Adriana Spera e Ivana Della Portella, di provata fede ambientalista, hanno ricevuto una delegazione di Ciclisti urbani per discutere dei problemi e delle prospettive della diffusione della mobilità alternativa e pulita a Roma in generale e sul Tevere in particolare.

I presupposti culturali, economici, sociali, razionali, logici, sanitari e politici perchè finalmente anche a Roma si investa concretamente sulla ciclabilità sembrano  essere alfine giunti a maturazione e dopo anni di dibattiti si è in attesa di scelte e fatti CONCRETI.

La rara, contemporanea "omogeneità" politica di Municipi, Comune, Provincia, Regione, Governo centrale, con ampia e significativa  rappresentanza di forze ambientaliste, suscita forti aspettative sul fatto che finalmente anche Roma possa dotarsi di strutture e norme che permettano l'uso sicuro della bicicletta a migliaia di cittadini che hanno già maturato questa scelta ma che ne sono scoraggiati dai rischi di un traffico isterico, puzzolente, calcinamonumenti, degradabellezza, incivile violento e violentogeno.

NON CI DELUDETE PROPRIO ADESSO!

Le risorse per la ciclabilità sono investimenti preziosi che rivalutano ampiamente la spesa: ma il flusso di questa  deve essere CERTO E COSTANTE, sebbene non necessariamente esorbitante...

Ottimo il piano dell'Assessorato Ambiente per la creazione di una rete di percorsi ciclabili sicuri e intermodali :

- DORSALE TEVERE: assolutamente da migliorare il fondo nella parte centrale, basterebbe una striscia di asfalto liscio di un metro e mezzo fra il sampietrino (a breve manderò disegno) per conciliare esigenze delle Sovrintendenze e della maggioranza dei ciclisti urbani, permettendo così finalmente un crescente uso quotidiano e turistico di questa strategica direttrice da intersecare con altri itinerari.
Gli stand della pur gradevole Estate Romana andrebbero messi solo in banchina sinistra o al massimo SOLO negli slarghi di Calata Anguillara e Castel.S.Angelo, evitando assolutamente il traffico motorizzato e assurde contese negli spazi angusti di P.te Sisto e P.te Palatino, garantendo un regolare servizio di pulizia, in particolare dei vetri rotti.

DI POTENTE INCENTIVAZIONE DELLA CICLABILITA' ROMANA ED INTERNAZIONALE SAREBBE POI L'AGOGNATO PROLUNGAMENTO LUNGO L'ARGINE AD OSTIA ANTICA ED AL MARE con un rapporto costi-benefici incommensurabile..

- DORSALE ANIENE: da completare fino a Tiburtina e completare il raccordo alla dorsale Tevere, tramite VILLA ADA e VILLA BORGHESE (ma quando si riuscirà a chiuderla veramente al traffico?).

- MURA AURELIANE: sublime e strategico itinerario di raccordo dell'intera città, facile e splendido nel Pomerio esistente fra Porta S.Paolo e P.ta Metronia, integrabile facilmente con larghi marciapiedi esistenti  a Castro Pretorio e Policlinico e allargandoli (che nessuno rompa per due parcheggiucci in meno) nella suggestiva San Lorenzo. Con itinerario interno da studiare da P.ta Pia a P.ta Salaria.

- PISTE CICLABILI PERIFERICHE: concreto stimolo per i percorsi bici casa-lavoro, ottime le scelte di PALMIRO TOGLIATTI E COLOMBO, ma qualcosa sembra fattibile anche su APPIA NUOVA, TUSCOLANA, PRENESTINA, NOMENTANA, SALARIA, AURELIA..per far passare una bici basta poco e nei punti più difficili pochissimo...

CENTRO STORICO: di fatto già parzialmente ciclabile per le isole pedonali e le limitazioni esistenti. MA MOLTO DI PIU' PUO' ESSERE FATTO CON UN'INTEGRALE CHIUSURA AI MOTORI PRIVATI, DI CUI BENEFICIEREBBE L'INTERA COMUNITA' MONDIALE OLTRE ALLA CITTA' DI ROMA CHE TRAE GRAN PARTE DEL SUO REDDITO DIRETTO ED INDIRETTO DAL TURISMO ( ci vuole CORAGGIO: SUVVIA, I TEMPI ORMAI SON MATURI!!).

- INTEGRAZIONE CON I MEZZI PUBBLICI, estendendo i timidi tentativi realizzati su bus 791 e metro B a orari e mezzi di più larga fruizione, con creazione di rastrelliere e stalli in aree "in vista" al personale di stazione o capolinea (ottimo esempio e per questo insufficiente a metro S.Paolo).

ALLEGO infine lettera della FIAB su analogo problema, con spunti di grande interesse anche per la città di ROMA:

“Ill.mo Sig. Ministro Rutelli,
il popolo di cicloescursionisti della Federazione Italiana Amici della Bicicletta – FIAB onlus, che conta oltre 10.000 iscritti, è costretto ad andare all'estero a fare le proprie vacanze in bicicletta perchè in Italia non ci sono piste ciclabili sicure, segnalate e cartografate.
In Italia manca una rete ciclabile nazionale integrata con stazioni, porti e aeroporti, sui treni a lunga percorrenza è vietato trasportare le bici al seguito a meno che non siano smontate e messe in apposita "sacca-portabici", le strade sono pericolose e insicure tanto per adulti quanto per bambini, manca una segnaletica stradale adeguata per le "ciclovie", esiste una carenza tecnica diffusa nella progettazione di infrastrutturazioni ciclabili da parte degli Uffici tecnici degli enti locali, la legge nazionale n. 366/98 sulla mobilità ciclistica da cinque anni non viene più rifinanziata.
Risultato? Per poter fare turismo in bici con le nostre famiglie siamo costretti a dover andare in Austria, sulle piste ciclabili del Danubio, o di qualche altro paese europeo dove i ciclisti sono rispettati e benvoluti.”


....e chi è rispettato e benvoluto è protagonista e vettore di flussi economici importanti e crescenti, con  benefici esponenziali per il territorio, sia da un punto di vista ambientale (in tutti i sensi)  e sia con creazione di lavoro diretto ed indiretto, con valorizzazione dei prodotti agricoli tipici e dei beni culturali locali; in una catena virtuosa di rapporti internazionali apportatori di benessere, rispetto e cultura.

A Roma il mio antico sogno ciclabile di collegare, con spettacolare e sicura Ciclovia, Frascati a CastelPorziano, attraversando i grandi parchi archeologici della Campagna Romana (Settebassi,  Acquedotti,  TorFiscale, Caffarella-AppiaAntica), Pomerio Mura Aureliane, Banchine e Argini Tevere, Pineta e dune litoranee, andrebbe proprio in questo senso. E la spesa sarebbe IRRISORIA rispetto ai benefici, visto anche che alcuni tratti ciclabili sono già esistenti e il resto sarebbe di non difficile realizzazione.
Il passaparola mondiale di una tale meraviglia archeo-paesaggistica finalmente fruibile in sicurezza e tranquillità sarebbe rapido e dirompente e tante famiglie potrebbero trovarvi occasione di lavoro e le meraviglie attraversate sottratte ad un pericoloso e strisciante degrado.

Amando e conoscendo da un punto di vista storico-naturalistico questi splendidi luoghi, mi candido gratuitamente ad esserne cantore e guida per i primi 1000 turisti saggi e consapevoli, ho già pronti i manuali!
....ma sbrigateve, al massimo entro il 2025...

Grazie,
e scusate per la lunghezza passionale.
Fabrizio Quaranta


AVE caiofabricius VALE
GONADORUM FRANGITURI MAXIMUS

VULGATA SCRIPTA PRO URBANA CICLITUDINE OMNIA DIES.
(Volgarmente chi è d'accordo divulghi con tutti i mezzi, grazie !!!)


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AVE caiofabricius VALE 
caiofabricius@???                    


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