[NuovoLab] nuove armi antisommossa in Libano?

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Autore: Edoardo Magnone
Data:  
To: forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] nuove armi antisommossa in Libano?


"Le armi usate a Fallujia ricompaiono in Libano?"

di Fernando Termentini
da "PAGINE DI DIFESA" (31 luglio 2006)
in http://www.paginedidifesa.it/2006/termentini_060731.html

La guerra in Libano non si ferma, i combattimenti di terra sono aumentati e le
forze israeliane probabilmente stanno sviluppando nei villaggi libanesi a
ridosso del confine una battaglia casa per casa con tecniche molto simili a
quelle applicate dagli Usa in Iraq in occasione dell’ultima battaglia di
Fallujia. Puntuale è l’informazione che arriva dal campo, fra cui ricorrenti
notizie pubblicate dalla carta stampata e su Internet che riportano che Israele
sta impiegando armi non consentite dalle Convenzioni internazionali. Note più o
meno imprecise che ancora una volta fanno riferimento ad armi chimiche, bombe
al fosforo bianco e le ultime anche con riferimenti all’uranio.

Anche fotografie di cadaveri con gli indumenti integri, senza apparenti ferite
esterne, con i capelli non bruciati, ma con il corpo completamente annerito e
disidratato. Immagini che ricordano quelle già pubblicate sulla battaglia di
Fallujia in Iraq e che forse troppo affrettatamente furono catalogate come
immagini di persone uccise con l’utilizzazione di armi chimiche, in particolare
bombe caricate con grosse quantità di fosforo bianco.

A maggio scorso, una nuova notizia: risultava che gli Stati Uniti avevano
realizzato una nuova arma antisommossa a impulsi elettromagnetici non destinata
a uccidere, ma solo a provocare fastidiose bruciature e quindi in grado di
disperdere folle di manifestanti in situazioni a rischio. A Fallujia forse il
nuovo sistema d’arma era stato provato per la prima volta con potenze superiori
a quelle che sarebbero state utilizzate con la funzione originaria anti sommossa
e che quindi avrebbero provocato gli effetti riportati sulle immagini dei morti.

Completa disidratazione del corpo, distruzione dei tessuti molli, annerimento
della pelle, senza che il vestiario fosse intaccato. Un effetto finale
praticamente eguale a quello ottenuto su qualsiasi sostanza organica a elevato
contenuto d’acqua utilizzando sorgenti a microonde. Effetti che indicavano come
a Fallujia, con ogni probabilità, il livello di potenza dell’onda fosse stato
molto superiore rispetto a quello originario studiato per funzioni di ordine
pubblico con il risultato di produrre la completa disidratazione dei corpi su
cui era stato ‘sparato’, senza peraltro distruggere il contenitore: gli
indumenti realizzati con fibre già di per sé disidratate.

Le immagini riferite ai bombardamenti di Israele sul Libano e pubblicate su
Internet propongono effetti pressocché analoghi a quelli riferite agli
avvenimenti dell’Iraq. Forse la stessa arma a microonde è arrivata in Libano e,
studiata per non uccidere, è stata trasformata e potenziata e ormai fa parte
anche dell’arsenale israeliano. Forse qualcosa è arrivato in area insieme agli
stock di armamenti moderni appena inviati dagli Stati Uniti, come riferito da
tutti gli organi di informazione.