[NuovoLab] intervento alla iacoclata alla Diaz

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Aihe: [NuovoLab] intervento alla iacoclata alla Diaz
Al termine della fiaccolata alcuni partecipanti mi hanno chiesto di mettere
in rete il testo del mio intervento, eccolo.

FIACCOLATA ALLA DIAZ – venerdì 21 luglio 2006

Care amiche ed amici,

grazie per essere ancora qui, a cinque anni dal 21 luglio del 2001.

Ascoltando la banda degli ottoni che ci ha accompagnato, poco fa, una
ragazza spagnola che si trovava nella scuola Diaz durante l’irruzione ha
detto: “Cinque anni fa qui c’era un’altra musica”.

Quest’anno però è diverso dai precedenti anniversari.

Da alcuni mesi in Italia abbiamo un governo di centro-sinistra e, come
sicuramente avrete già notato, la differenza con i precedenti anniversari è
enorme.

Ma, procediamo con ordine:

tutte le nostre richieste contenute nella petizione “MAI PIU’ COME AL G8”
sono già state esaudite e non solo quelle contenute nel programma
dell’UNIONE. Il programma prevedeva infatti la costituzione della
commissione d’inchiesta, l’introduzione del reato di tortura, un codice di
riconoscimento per gli agenti in servizio di ordine pubblico.

Ma questo governo è andato oltre ed ha già approvato anche la commissione
d’inchiesta per i fatti Napoli, dimostrando in tal modo di non voler
indagare solo sull’operato del governo Berlusconi, ma a tutto campo sul tema
della repressione dei diritti civili in Italia.

E’ già stato escluso dalle dotazioni delle forze dell’ordine l’utilizzo dei
gas GS perché ritenuto dannoso.

Ma, udite, udite, con un provvedimento d’urgenza, sono stati sospesi dai
loro incarichi tutti gli appartenenti alle forze di polizia imputati nei
processi in corso a Napoli ed a Genova, anche quelli pluri-promossi, dal
precedente governo e dall’attuale.

Le prime reazioni a questo provvedimento sono state quelle dei sindacati e
dei rappresentanti delle forze di polizia: “Questa decisione tutela il
prestigio delle forze dell’Ordine, la loro credibilità, la loro funzione
democratica all’interno dell’ordinamento costituzionale. E’ una scelta che
conferma il lavoro onesto e leale di migliaia di agenti, che si sono sentiti
traditi e umiliati, prima dalle violazioni dei diritti umani avvenute a
Genova e Napoli, e poi dalle ripetute promozioni dei maggiori indagati per
quei fatti.”

Anche il commissario Montalbano ha espresso i suoi apprezzamenti.

Poiché gli imputati sospesi riceveranno comunque regolare retribuzione fino
alla conclusione dei processi in corso, è stato stabilito che partecipino ad
ogni udienza dei processi che li riguardano. Finora si sono registrate solo
le loro assenze, certamente dovute ai numerosi impegni. Ora, grazie alla
sospensione, avranno il tempo di partecipare ed ascoltare le testimonianze
delle vittime della Diaz e di Bolzaneto e di tutti quelli che, grazie al
loro operato, hanno ancora i segni di quei giorni sulla loro pelle.



E non è finita. Il grande cambiamento in Italia, continua.

Leggo dalle ultime agenzie di stampa che:

-          il dottor Sgalla, portavoce della Polizia, è stato retrocesso in
serie C1. Sarà sottoposto a cure intensive alla vista, per aver dichiarato
la notte del 21 luglio 2001 che “nella scuola Diaz erano stati trovati 92
giovani, dei quali 61con evidenti e pregresse contusioni e ferite e che in
vari locali dello stabile erano state sequestrati armi, oggetti da offesa ed
altro materiale tra i quali due bottiglie molotov”. 


-          il dottor Toccafondi medico della polizia penitenziaria presente
a Bolzaneto, il tenente colonnello Truglio ed il capitano Cappello, presenti
in piazza Alimonda, dopo aver partecipato a numerose missioni di pace (in
Somalia, Bosnia, Kossovo ed Iraq) sono stati destinati alla  costruzione di
un pozzo in Africa, dove, scavando, potranno impiegare le loro PROFONDE
conoscenze nel campo degli aiuti umanitari.


-          Scajola, ministro degli interni all’epoca del G8,  quello che non
ha mai condannato i soprusi e gli atti illegali compiuti dalle forze
dell'ordine, l'uomo che fu costretto a dimettersi per avere definito “un
rompicoglioni” Marco Biagi poche settimane dopo la sua uccisione,  è stato
eletto - all'unanimità – presidente del CO.CO.GIO:  Comitato di controllo
sui giochi del casinò di Sanremo.


-          il Capo della Polizia, De Gennaro, nominato da un governo di
centrosinistra,  successivamente confermato dal centrodestra ed ora
nuovamente dal centrosinistra, nonostante i fatti di Napoli e Genova, è
stato retrocesso in serie D con 15 punti di penalizzazione.


-          l’onorevole Violante, che nell’estate del 2004, qui a Genova,
durante la Festa nazionale dell´Unità in un dibattito sui fatti del 2001,
aveva sostenuto la necessità di istituire la commissione d’inchiesta sui
fatti di Genova, è stato estromesso dal suo partito per aver dichiarato nei
giorni scorsi l’inutilità di un’inchiesta parlamentare, e sta seguendo un
corso di recupero della memoria e della decenza.


Concludo chiedendo alla Rai, a Mediaset, al corriere della sera, alla
repubblica, ed a tutti i principali media italiani, di interrompere se
possibile, almeno per qualche giorno, tutte le trasmissioni, i servizi, gli
speciali, dedicati ai fatti ed ai processi di Genova e di Napoli, è vero che
per cinque lunghi anni non ne hanno mai parlato, ma ora stanno davvero
esagerando, da alcuni mesi, in Italia, non si parla d’altro.

TITOLO DELL’INTERVENTO: l’Italia che vorrei: paese civile, democratico,
attento alla tutela dei
diritti umani.

E, per evitare che il prossimo anno il titolo dell’intervento sia di nuovo:

l’Italia oggi, un paese che nega sistematicamente i diritti di espressione e
dissenso, i diritti fondamentali dell’uomo, indipendentemente dal colore
della coalizione al governo del paese,

DIAMOCI DA FARE!

Enrica Bartesaghi