AMBIENTEFUTURO NEWS LUGLIO 2006:
Verso la giornata mondiale no-inc del 6 settembre.
Dal 6 settembre al 10 settembre si svolgeranno in tutta Italia mobilitazioni a sostegno della GIORNATA MONDIALE CONTRO L'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI E PER LE ALTERNATIVE promossa da GAIA
www.no-burn.org .
In Italia saranno la RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO e GREENPEACE a farsi carico del coordinamento . Ad oggi sono già diversi i contesti locali che si stanno preparando a svolgere iniziative a partire dalla SICILIA, dalla TOSCANA, dall'EMILIA ROMAGNA e dal LAZIO. Invitiamo di nuovo tutte le realtà a PREPARARE INIZIATIVE anche utilizzando LA RACCOLTA DI FIRME PER BLOCCARE I SUSSIDI ALL'INCENERIMENTO.
CONFERMATO: la consegna delle firme avverrà il 28 settembre.
E' questa la data della consegna al PARLAMENTO delle firme raccolte in calce alla petizione promossa da GREENPEACE ITALIA e dalla RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO per la fine della truffa dei sussidi pubblici agli inceneritori. Anche per questo è necessario un ultimo sforzo per raccogliere altre firme ed arrivare cosi' ad almeno trentamila . La data invece della mobilitazione che a Roma dovrebbe accompagnare la consegna delle firme deve essere ancora confermata ma dovrebbe essere SABATO 30 settembre (cosi' propongono i laziali attualmente mobilitati contro il gassificatore di Malagrotta). Purtroppo sembra che le due date non possano coincidere visto che gli uffici parlamentari con i quali abbiamo preso accordi telefonici per la consegna delle firme sono aperti solo nei giorni lavorativi, sabato e domenica esclusi. Ciò non dovrebbe però contrastare con l'obiettivo di trasformare la consegna delle firme in UN FINE SETTIMANA DI MOBILITAZIONE CONTRO GLI INCENERITORI.
CONFERMIAMO IL NUOVO TOUR DI CONNETT dal 20 settembre al 6 ottobre .
Le realtà interessate segnalino la loro richiesta di intervento del professore al presente indirizzo di posta elettronica il prima possibile.
INCONTRO DI UNA DELEGAZIONE TOSCANA CON IL CAPO-SEGRETERIA del MINISTRO DELL'AMBIENTE dott. FABRIZIO FABBRI.
Una delegazione del Coordinamento dei COMITATI DELLA PIANA FI-PO-PT (della quale faceva parte Rossano Ercolini della RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO) accompagnata da esponenti dei verdi toscani ha avuto in data 26 luglio un incontro con Fabrizio Fabbri al quale è stata rappresentata la realtà toscana dove come del resto in molte parti d'Italia è in atto un durissimo braccio di ferro con le popolazioni da parte di giunte provinciali e regionali spesso di centro sinistra che vogliono imporre inceneritori ed impianti inquinanti. In particolar modo E' STATO CHIESTO IL BLOCCO DEI FINANZIAMENTI PUBBLICI ALL'INCENERIMENTO e una POLITICA DA PARTE DEL MINISTERO CHE APRA I LIVELLI ISTITUZIONALI ALLA PARTECIPAZIONE PUBBLICA E A NUOVE MODALITA' DI APPROCCIO AL PROBLEMA RIFIUTI-ENERGIA BASATO SUL MODELLO RIFIUTI ZERO.
Le risposte di Fabbri sono state incoraggianti . Il ministero sta lavorando per inserire già dal prossimo Documento di Programmazione Economica (il lavoro si presenta però burocraticamente difficile) il blocco di tali finanziamenti.
Altro importante aspetto riguarda la elaborazione di standard emissivi relativi alle emissioni delle cosiddette nanopolveri e di modalità di VALUTAZIONE AMBIENTALE( VAS- VIA) che obbligatoriamente dovranno tener conto sia della partecipazione pubblica sia degli effetti complessivi (non solo " puntuali") legati alla realizzazione degli impianti. E' inoltre in preparazione una CONFERENZA NAZIONALE SUI RIFIUTI alla quale già' da ora i comitati e le loro RETI sono invitati a partecipare. Infine i rappresentanti dei comitati hanno chiesto di essere consultati nella fase di riscrittura (in corso) della DELEGA AMBIENTALE approvata in fine di legislatura dal passato Governo.
IL PIANO DELLA PROVINCIA DI SAVONA : CDR O RIFIUTI ZERO?
Stimolati dalla discussione in corso sulla rete no-inc e dall'aver ascoltato almeno per due volte l'assessore provinciale del PRC riteniamo utile fornire un nostro contributo sul tema . Vogliamo assolutamente evitare giudizi liquidatori perché sappiamo che non è facile dal versante politico-amministrativo barcamenarsi in maggioranze politiche spurie e spesso egemonizzate dal PARTITO DELL'INCENERITORE. Tuttavia la filosofia e l'impalcatura di quel piano che fanno rientrare dalla finestra quello che si vorrebbe mettere fuori dalla porta ci dicono della assoluta subordinazione di questa pianificazione al "sistema integrato di gestione dei rifiuti" che necessariamente arriva a porre al centro di tutto
(a dispetto delle enfasi verbali poste su riduzione e RD) la necessità di incenerire. Sappiamo che l'assessore giustifica ciò con la necessità "subita" di dover inviare gli scarti ad alto potere calorifico (carta e plastiche) a recupero di energia in quanto esiste un provvedimento legislativo relativo alla messa in discarica che entrerà in vigore dal 2007 che vieta il conferimento di tali scarti appunto in discarica. Questi ragionamenti non sono convincenti. Infatti la normativa in oggetto approvata da Matteoli e tesa a liberalizzare l'incenerimento dev'essere e può essere modificata e comunque di per sé non basta a "obbligare " all'incenerimento materiali la cui sottrazione dalla discarica può essere attuata anche ricorrendo al riciclaggio (plastiche-legno-carta) e al compostaggio-digestione anaerobica (dei materiali cartacei contaminati o sporchi) . Infatti ciò che sfugge all'amico Tornavacca di cui apprezziamo molto l'impegno a diffondere il porta a porta è proprio il fatto che nel trattamento meccanico biologico del residuo si può uscire dal circolo vizioso della produzione di CDR appunto indirizzando la "gestione a freddo" verso sistemi di recupero intensivo degli stessi materiali "secchi" (sopravaglio) sottraendoli in buona parte alla discarica e però anche agli inceneritori. Non ci nascondiamo tuttavia la CRITICITA' delle plastiche alcune delle quali pur teoricamente riciclabili (pellicole, sacchetti e vaschette) non trovano facile commercializzazione anche per la loro scarsa qualità merceologica. MA E' PROPRIO QUESTO CHE DISTINGUE UNA PIANIFICAZIONE CHE TENDE A "RIDURRE IL DANNO" (tentando di ridurre il ricorso agli inceneritori magari rivolgendosi ai cementifici o alle centrali termoelettriche) da UNA PIANIFICAZIONE VOLTA A RIFIUTI ZERO. In questo senso il COME SI TRATTA IL RESIDUO DIVENTA ESSENZIALE. SE NOI OFFRIAMO L'IMPRESSIONE CHE COMUNQUE LA PROLIFERAZIONE DELLE PLASTICHE PUO' TROVARE UNA SOLUZIONE NELLA" TERMOVALORIZZAZIONE" ABBIAMO FATTO AUTOGOL. Occorre invece ribadire che gradualmente ciò che crea patologia nel trattamento finale dev'essere sostituito nel materiale o riprogettato proprio per curare alla radice la patologia stessa. E' QUESTO IL SENSO DI RIFIUTI ZERO NON DOMANI MA APPUNTO AL 2020. In ogni caso in via transitoria una volta ridotto e "isolato" il problema a parte delle sole plastiche (che non rappresentano più di circa la meta di quel 14% medio del totale delle plastiche presente nei rifiuti) su queste si possono adottare diverse strategie rispetto alle quali non dovrebbe scandalizzare nessuno prevedere la stessa messa in discarica per lo meno del PVC che notoriamente contiene cloro precursore di diossina. Altre modalità potrebbero essere forme di sottoriciclaggio. D'altronde sul piano sanitario e' sicuramente meno pericoloso interrare le plastiche residue che bruciarle dando origine a rilasci atmosferici pericolosi. IL TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO A CUI FACCIAMO RIFERIMENTO NON E' FINALIZZATO A PRODURRE CDR MA A RECUPERARE MATERIALI ANCHE SECCHI E A SOTTRARE IL MASSIMO POSSIBILE DALLE DISCARICHE IMPEGNANDO IL" SISTEMA" A ELIMINARE GRADUALMENTE dal flusso dei residui quelli non riciclabili o compostabili.
E NON SI DICA CHE QUESTA STRATEGIA E' " ESTREMISTA" O " PURISTA". Sull'estremismo presunto chiude ogni polemica il fatto che GLI STESSI LIBERALDEMOCRATICI inglesi in un comunicato del mese in corso CHIEDONO AL PARLAMENTO DI ISTITUIRE UNA POLITICA VERSO RIFIUTI ZERO, E SE LO DICONO LORO . LA REALTA' che ci sembra di cogliere è invece quella in cui non solo gli amministratori (anche quei pochi illuminati) ma anche quei pochi consulenti disponibili a nuove forme di gestione dei rifiuti TROVANO DIFFICOLTA' AD APPLICARE UNA CONCRETA SCELTA VERSO RIFIUTI ZERO. SCELTA CHE INVECE MARCIA A LIVELLO INTERNAZIONALE. BUENOS AIRES CON TRE MILIONI DI ABITANTI SI E' INSERITA DENTRO QUESTO PERCORSO ( BASURA CERO) . LA CITTA' CALIFORNIANA DI OAKLAND (400.000 abitanti ) proprio nel marzo scorso unendosi ad almeno altre 15 città' ha fatto altrettanto. A S.FRANCISCO, proprio in questi ultimi mesi, E' STATO PROGETTATO UN PIANO D'AZIONE PER SOSTITIURE GRADUALMENTE IL 94% DELLE PLASTICHE DI DERIVAZIONE PETROLIFERA CON LE BIOPLASTICHE. IN ITALIA, NEL MIGLIORE DEI CASI (tra i quali spicca l'esempio del Consorzio Priula), SI CONTINUA AD ANNASPARE NELLE STRATEGIE DI RIDUZIONE DEL DANNO.
Invitiamo nuovamente e vivamente per evitare fraintendimenti sul ricorso ai sistemi TMB di visitare il sito
http://ambientefuturo.interfree.it.
Rossano Ercolini , Maria Giuseppina Abate.