[NuovoLab] Fino a Quando?

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Szerző: ugo
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Címzett: forum sociale di genova
Tárgy: [NuovoLab] Fino a Quando?



da"il manifesto del 26/07/06

Eduardo Galeano
Un paese ne bombarda due. L'impunità potrebbe meravigliare se non fosse costume
normale. Qualche timida protesta in cui si dice di errori. Fino a quando
gli orrori continueranno a chiamarsi errori? Questo macello di civili si
è scatenato a partire dal sequestro di un soldato. Fino a quando il sequestro
di un soldato israeliano potrà giustificare il sequestro della sovranità
palestinese? Fino a quando il sequestro di due soldati israeliani potrà giustificare
il sequestro del Libano intero? La caccia all'ebreo è stata, per secoli,
lo sport preferito degli europei. Sboccò ad Auschwitz un vecchio fiume di
terrori, che aveva attraversato tutta Europa. Fino a quando i palestinesi
e altri arabi continueranno a pagare per delitti che non hanno commesso?
Quando Israele spianò il Libano nelle sue precedenti invasioni, Hezbollah
non esisteva. Fino a quando continueremo a credere alla favola dell'aggressore
aggredito, che pratica il terrorismo perché ha diritto a difendersi dal terrorismo?
Iraq, Afghanistan, Palestina, Libano... Fino a quando si potrà continuare
a sterminare paesi impunemente? Le torture di Abu Ghraib, che hanno sollevato
un qual certo malessere universale, non sono niente di nuovo per noi latinoamericani.
I nostri militari hanno appreso quelle tecniche di interrogatorio nella School
of Americas, che oggi ha perso il nome ma non il vizio. Fino a quando continueremo
ad accettare che la tortura continui a legittimarsi, come ha fatto la corte
suprema di Israele, in nome della legittima difesa della patria? Israele
ha ignorato quarantasei raccomandazioni dell'Assemblea generale e di altri
organismi delle Nazioni unite. Fino a quando il governo israeliano continuerà
a esercitare il privilegio d'essere sordo? Le Nazioni unite raccomandano,
però non decidono. Quando decidono, la Casa Bianca impedisce che decidano,
perché ha diritto di veto. La Casa Bianca ha posto il veto, nel consiglio
di sicurezza, a quaranta risoluzioni che condannavano Israele. Fino a quando
le Nazioni unite continueranno a comportarsi come se fossero uno pseudonimo
degli Stati uniti? Da quando i palestinesi sono stati cacciati dalle loro
case e spogliati della loro terra, è corso molto sangue. Fino a quando continuerà
a correre il sangue perché la forza giustifichi ciò che il diritto nega?
La storia si ripete, giorno dopo giorno, anno dopo anno, e muore un israeliano
ogni dieci arabi morti. Fino a quando la vita di ogni israeliano continuerà
a valere dieci volte di più? In proporzione alla popolazione, i cinquantamila
civili, in maggioranza donne e bambini, morti in Iraq equivalgono a ottocentomila
statunitensi. Fino a quando accetteremo, come se fosse normale, la mattanza
degli iracheni in una guerra cieca che ha ormai dimenticato i suoi pretesti?
Fino a quando continuerà ad essere normale che i vivi e i morti siano di
prima, seconda, terza o quarta categoria? L'Iran sta sviluppando l'energia
nucleare. Fino a quando continueremo a credere che ciò basta a provare che
un paese è un pericolo per l'umanità? La cosiddetta comunità internazionale
non è per nulla angustiata dal fatto che Israele possieda 250 bombe atomiche,
nonostante sia un paese che vive sull'orlo di una crisi di nervi. Chi maneggia
il pericolosimetro universale? Sarà stato l'Iran il paese che buttò le bombe
atomiche su Hiroshima e Nagasaki? Nell'era della globalizzazione, il diritto
di pressione è più forte di quello di espressione. Per giustificare l'occupazione
illegale di terre palestinesi, la guerra viene chiamata pace. Gli israeliani
sono patrioti e i palestinesi terroristi, e i terroristi seminano allarme
universale. Fino a quando i mezzi di comunicazione continueranno a seminare
paura? Questa mattanza, che non è la prima e temo non sarà l'ultima, accade
in silenzio. Il mondo è diventato muto? Fino a quando le voci dell'indignazione
continueranno a suonare come campane di legno? Questi bombardamenti uccidono
bambini: più di un terzo delle vittime, non meno della metà. Chi si azzarda
a denunciarlo è accusato di antisemitismo. Fino a quando continueremo ad
essere antisemiti, noi che critichiamo il terrorismo di stato? Fino a quando
accetteremo questa estorsione? Sono antisemiti gli ebrei che inorridiscono
per quanto viene fatto in loro nome? Sono antisemiti gli arabi, tanto semiti
quanto gli ebrei? Per caso non ci sono voci arabe che difendono la patria
palestinese e ripudiano il manicomio fondamentalista? I terroristi si somigliano
tra loro: i terroristi di stato, rispettabili uomini di governo, e i terroristi
privati, che sono matti singoli e matti organizzati dai tempi della guerra
fredda al totalitarismo comunista. E tutti agiscono in nome di dio, si chiami
Dio, Allah o Jahvé. Fino a quando continueremo a ignorare che tutti i terrorismi
disprezzano la vita umana e che tutti si alimentano tra loro? Non è evidente
che in questa guerra tra Israele e Hezbollah sono i civili - libanesi, palestinesi,
israeliani - quelli che ci mettono i morti? Non è evidente che le guerre
di Afghanistan e Iraq e le invasioni di Gaza e del Libano sono incubatrici
di odio, fabbriche di fanatici in serie? Siamo l'unica specie animale specializzata
nello sterminio reciproco. Destiniamo duemila e cinquecento milioni di dollari,
ogni giorno, alle spese militari. La miseria e la guerra sono figlie dello
stesso padre: come qualche dio crudele, mangia i vivi e anche i morti. Fino
a quando continueremo ad accettare che questo mondo innamorato della morte
è il nostro unico mondo possibile?

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Ugo Beiso