mi assumo le mie responsabilita' e le rendo pubbliche...
sono le 16:30 e mi arriva una telefonata che mi chiede se posso fare un
comunicatino stampa circa qualcosa che sta accadendo al campidoglio... vi voglio
raccontare perche' ho deciso di non dare il mio aiuto.
La cosa mi crea un po di difficolta' interiori, so che il passo, anche solo
simbolicamente e' significativo verso le persone che stanno gestendo
l'associazione ciclonauti. Non e' nulla di personale verso di loro, ma ho
qualcosa da dire sul metodo e sul progetto...
Ho deciso da un po di tempo di dare la mia mano solo a soggeti NON istituzionali
e che procedono a prendere decisioni in maniera piu' o meno partecipata e aperta.
queste non sono le condizioni che caratterizzano una associazione come definito
dalla legge italiana. e non e' questione di legge, ma di prassi...
Mi domando...
1) quale potere decisionale ho io nell'associazione ciclonauti?
2) quali modalita' di partecipazione hanno messo in atto?
- le riunioni sono aperte?
- le puo' venire a sapere chiunque?
gia' questi passaggi mi mettono a disagio nel dare aiuto al progetto.
La Snia o il Macchiarossa hanno delle riunioni chiare, pubblicizzate e aperte...
non so bene le ciclofficine che le ospitano, ma i collettivi hanno dinamiche,
faticose, ma aperte e con tutti i problemi di potere decisionale che si hanno
quando il metodo e' poco chiaro... ma e' pur sempre un processo a perto e libero.
quello che chiedo a ciclonauti e' apprendere da queste esperienze e aprirsi! il
contenutore associazione formale nasce in un contesto culturale che naturalmente
spinge a dinamiche chiuse... il normale sviluppo e' la chiusra!
siccome credo sinceramente nelle persone che compongono ciclonauti e soprattutto
nella loro buona fede, li invito a pensare e mettere in pratica l'associazione
senza farsi fagocitare dall'imamginario dominante di collettivo chiuso...
il mio modesto contributo a tutto cio' e' questo sottrami, forse una
accelerazione verso la contraddizione, forse una accelerazione dolorosa... e'
per'altro l'unico potere lasciatomi da questo conteso, quello di sottrarmi, di
non collaborare.
lo faccio con fatica e con amore verso di voi... non me ne vogliate, e' la mia
maniera per dare un piccolo contributo a lungo termine.
baci ginetto
P.S. vorrei che anche le risposte a questa mail avvengano in maniera aperta e
pubblica... per coerenza a quello che ho scritto.
oltre wrote:
> Notizia dell'ultima ora: il Comune ritratta le promesse fatte
> all'associazione Ciclonauti, nata per salvare la ciclofficina centrale.
>
> I locali di San Sebastiano, per i quali l'associazione Ciclonauti era in
> trattative da tempo (vedi lancio Ansa del 26 Maggio 2006), e per i
> quali si
> era attivata con la presentazione di progetti e preventivi per il
> recupero e
> la bonifica (al vaglio dell'Assessorato all'Ambiente), sono in questo
> momento entrati nella trattativa tra il comune e le altre associazioni
> occupanti l'Angelo Mai.
>
> L'ex ciclofficina centrale, di cui molti partecipanti sono confluiti
> nell'associazione, rischia ora seriamente di rimanere senza una sede,
> dove poter portare avanti i suoi progetti legati alla diffusione della
> bicicletta a Roma (tra cui, ad esempio, il "Miriciclo", vincitore del
> "Bando delle idee 2006" promosso dall'XI Municipio).
>
> E' necessario mobilitarsi affinché lo spazio in origine destinato
> all'associazione/ciclofficina e per il quale si lavora dall'inizio
> dell'anno, non vada perso e dimenticato nei giochi di potere municipali.
>
> Mai come oggi è necessario essere tutti presenti in Campidoglio alle 15.30
> per evitare che per l'ennesima volta la bicicletta venga relegata in
> secondo
> piano dalle scellerate politiche comunali.
>
> CAMPIDOGLIO IN BICICLETTA alle 15.30!!!
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