RIPARTIRE DA GENOVA? NOI NON CI SIAMO MAI FERMATI!  
 by comitato 
nazionale ritiro truppe Tuesday, Jul. 11, 2006 at 5:11 PM mail: 
info@???  
E CHIAMIAMO IL POPOLO DELLA PACE A ROMA, IL 
15, il 17 ED IL 24 LUGLIO, CONTRO LE MISSIONI DI GUERRA, SENZA SE E 
SENZA MA! 
L’appello per “ripartire da Genova”ci trova in profondo 
dissenso. 
In un momento cruciale come questo è fondamentale far 
sentire la voce sotto i palazzi del potere centrale, a Roma, il 17 ed 
il 24 luglio, quando alla Camera e poi al Senato si voterà sul 
rifinanziamento delle truppe in Afghanistan e negli altri 27 fronti di 
guerra nei quali sono impegnati i soldati italiani. 
Sappiamo che le 
mobilitazioni romane saranno probabilmente simboliche e d’avanguardia, 
a causa non solo e non tanto della stagione estiva e dei giorni 
feriali, ma di un “affaticamento” del movimento perseguito 
sistematicamente da chi stava preparando la Caporetto di questi giorni, 
nei quali siamo costretti ad assistere al clamoroso voltafaccia degli 
ex “paladini del pacifismo non violento”, intenti con spillette e 
patetici escamotage (la riduzione del danno….) a giustificare un voto 
ingiustificabile. 
Siamo in profondo dissenso con coloro i quali oggi 
evidenziano l’esigenza di contemperare il no alla guerra con la tenuta 
del governo. 
Spiacenti, il movimento contro la guerra non ha “governi 
amici” di fronte all’alternativa tra pace o guerra. 
Dissentiamo dall’
idea di mettere ai voti un principio come quello del NO alla guerra. 
Sui principi non si vota, ma si costruiscono politiche concrete, a 
costo di essere “impopolari”. 
O le scelte “impopolari” devono essere 
solo quelle che chiedono sacrifici ai soliti noti, magari per 
finanziare proprio le costosissime missioni? 
I ripetuti sondaggi di 
questi anni ci dicono invece che la scelta sarebbe molto popolare, 
perché la maggioranza del popolo italiano è per il ritiro delle truppe, 
trasversalmente ai poli. 
Ogni temporeggiamento rispetto a questo 
passaggio è in stretta continuità con il lavorio di smobilitazione già 
abbondantemente intrapreso in questi anni contro il movimento 
Ci 
indigna che si usi la categoria della “concorrenza” a sinistra su un 
tema di questo genere: Concorrenti su che cosa? Sulla vita o la morte 
degli afgani, dei kosovari, degli iracheni, dei palestinesi? 
I tempi 
sono scaduti e le scelte sono di fronte a chi ha ricevuto un mandato 
preciso: il No alla guerra senza se e senza ma. 
Chi farà una scelta 
diversa non lo farà in nostro nome, e se ne assumerà tutta la 
responsabilità politica e morale di fronte al popolo della pace, in 
Italia e nel mondo. 
Noi saremo a Roma, il 15 luglio alla assemblea 
autoconvocata dai senatori e deputati che mantengono una posizione di 
coerenza con il mandato elettorale, il 17 al sit in del movimento 
davanti al Parlamento, in P. Montecitorio, il 24 di fronte al Senato. 
Il Comitato nazionale per il ritiro dei militari italiani 
http://www.
disarmiamoli.org/