Autore: antonio bruno Data: To: ambiente_liguria CC: forumambientalista, forumgenova, forumsociale-ponge Oggetto: [NuovoLab] qualche problema per l'incenritore a genova
pare che nella riunione di maggioranza di ieri non sia stata raggiunta la
quota di 25 favorevoli, numeri che consentono l'apporvazione
dell'inceneritoere senza la destra.
ciao
a
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secolo xix
Inceneritore, ora Tursi "si conta"
SCARPINO Nella partita del termovalorizzatore finiscono gli equilibri
interni al governo del Comune. Lunedì il giorno decisivo
La giunta dà il via libera, ma nel vertice di maggioranza c'è chi avanza
contropartite al sì
«Non pongo vincoli alla maggioranza ma ritengo che la pratica
dell'inceneritore vada votata prima dell'estate, altrimenti rischia di
essere messa in discussione la decisione stessa. Come giunta abbiamo votato
sì. Ora tocca a voi».
Ieri pomeriggio il sindaco Giuseppe Pericu è stato chiaro, la maggioranza
che lo sorregge, invece, non si è espressa con il voto: il via libera non è
arrivato e la riunione è stata aggiornata a lunedì della prossima settimana.
Questa mattina tutti i componenti del consiglio comunale, di maggioranza e
di opposizione, riceveranno la delibera approvata dalla giunta che sancisce
il sì al termovalorizzatore di Scarpino. Un sì votato, ieri mattina in
seduta straordinaria, da tutti gli assessori presenti ad eccezione di Luca
Dallorto, esponente dei Verdi, che ha lasciato la riunione prima del voto.
Ma come noto, affinché l'inceneritore diventi realtà, non basta il sì
dell'esecutivo: ci vuole quello del consiglio comunale. Per questo il
sindaco ieri pomeriggio ha incontrato tutti gli esponenti di maggioranza:
la scelta di convocare il consiglio comunale il 27 luglio per poi portare
entro l'estate la pratica all'assemblea dell'Ato impone un'accelerazione
della pratica, fatto che non piace a tutti. E mentre la minoranza sta
riflettendo su cosa fare non è chiaro che cosa accadrà in maggioranza.
Vediamo di capire.
Stasera, dopo il consiglio comunale, Forza Italia si riunirà per decidere
se sostenere la pratica, mentre anche An sta decidendo se votare a favore.
E se la posizione di Rifondazione comunista in consiglio comunale è chiara
ed è per il no (a differenza della Regione dove l'assessore Franco Zunino è
allineato alla giunta, che è a favore, salvo esprimere il suo no a titolo
personale), se è evidente che il consigliere Verde, Andrea Brignolo, voterà
contro, resta da capire che la posizione degli altri. Che faranno i
consiglieri Ds, quelli della Margherita e dei Comunisti italiani?
Ieri il capogruppo dei Ds, Simone Farello, è stato molto netto: «Non
pretendo - ha detto - che su questa delibera voti compatta tutta la
maggioranza. È accettabile che votino contro i Verdi, è fisiologico che ci
sia qualche altro dissenso. Ma credo anche che alla fine la coalizione
debba contare almeno 25 voti. Sarebbe imbarazzante per tutti un cambio di
maggioranza di fronte a un argomento delicato come questo». Un messaggio
rivolto agli alleati ma anche ai consiglieri del suo partito, alcuni dei
quali sembrano orientati a votare no, come Molfino e Delpino.
E negli altri partiti? In casa della Margherita qualcuno osserva che «forse
sarebbe meglio non prendere una decisione così delicata oggi, quando il
prossimo anno ci sono le elezioni», mentre tra i Comunisti italiani è forte
la voglia di mettere i puntini sulle i: «Siamo pronti a votare una delibera
a favore - ha spiegato il capogruppo Roberto Delogu - ma solo se si tratta
di un documento che è frutto delle nostre riflessioni: parlo di cose
concrete e chiedo che quell'atto recepisca quanto ci siamo detti in questi
anni, dalla strada per Scarpino ai controlli sulle emissioni, giusto per
fare due esempi».
Insomma, le tensioni, in maggioranza, ci sono e sono palpabili. Altro che
termovalorizzatore, altro che via libera all'istituzione dei municipi,
altro che portare a compimento gli ultimi punti del programma della giunta
Pericu senza colpo ferire. La sensazione è che la campagna elettorale sia
iniziata. E che la giunta guidata dal sindaco Pericu si trovi a dover
affrontare nei prossimi mesi una serie di ostacoli, non un percorso in
discesa verso la fine del mandato.
Sul tavolo ci sono molte questioni spinose, ma soprattutto c'è l'incertezza
del proprio futuro di molti amministratori: «Sarò o non sarò ricandidato»?
E così, inevitabilmente, decisioni delicate come quelle del
termovalorizzatore sembrano intrecciarsi con le prospettive e le
aspettative dei singoli, con le "speculazioni politiche" dei vari gruppi.
Claudio Caviglia
18/07/2006
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lavoro repubblica
LA CITTÀ E L´AMBIENTE
La giunta ha approvato ieri mattina la delibera decisiva per la
realizzazione del termovalorizzatore a Scarpino
Tursi, via libera all´inceneritore
Entro fine mese il passaggio davanti al consiglio comunale
Il sindaco Pericu ha chiesto alla maggioranza di garantire la chiusura in
aula. Ma le tensioni non si spengono e domani irrompe la protesta guidata
da Beppe Grillo
NADIA CAMPINI
AVANTI tutta sull´inceneritore. Ieri mattina la giunta comunale ha
approvato la delibera che dà il via libera a portare in consiglio la
pratica sulla realizzazione di un termovalorizzatore a Scarpino e il
sindaco Perìcu ha chiesto alla maggioranza di impegnarsi per chiudere
l´esame in aula entro luglio. Ora si misurerà nelle sale della politica la
tenuta della coalizione di centro-sinistra su un tema così scottante come
quello dei rifiuti. Se i Verdi hanno già annunciato ufficialmente la loro
contrarietà al progetto, anche all´interno dei Ds e degli altri partiti
della coalizione qualche mal di pancia e qualche momento di nervosismo sta
agitando gli animi. Da un lato ci sono i distinguo di chi chiede, oltre a
precisi controlli e monitoraggi, anche sostanziose contropartite per la
città, dall´altro ci sono i timori dei consiglieri eletti a Sestri, dove
l´inceneritore è visto come il fumo negli occhi. Su tutto aleggiano i
malumori della Margherita, legati non solo all´inceneritore ma anche alle
partite che si sono giocate nei giorni scorsi sulle nomine. E poi c´è chi
preferirebbe comunque allungare i tempi, così la riunione di maggioranza di
ieri sera ha registrato un clima molto acceso e parecchie frecciatine. Alla
fine comunque la barra del timone è stata impostata da Perìcu, che ha dato
una forte accelerata con l´esame in giunta. Domani ci saranno ancora
audizioni in commissione, con i fuochi di artificio già previsti di Beppe
Grillo, poi dal 20 la pratica passa all´esame delle commissioni, nel
frattempo anche i Ds imposteranno un loro percorso di esame, venerdì ci
sarà la direzione su questo tema, l´obiettivo di tutti è ormai quello di
arrivare in aula il 27 di luglio.
Ieri è stata una giornata campale a Tursi, perché mentre gli assessori
esaminavano la pratica dell´inceneritore le commissioni comunali terza e
settima si sono riunite ad ascoltare un elenco di tecnici e specialisti e
da loro sono arrivate indicazioni tutto sommato tranquillizzanti. Carlo
Petra, dell´Amsa di Milano, ha raccontato ad esempio l´esperienza lombarda
del termovalorizzatore Silla 2, che brucia 400.000 tonnellate di rifiuti
solidi urbani l´anno. «Dalle centraline installate - ha dichiarato in aula
Petra - risulta che l´inquinamento è più alto nelle zone di Milano dove non
c´è l´inceneritore, inquinano sicuramente di più le caldaie condominiali e
il traffico del termovalorizzatore, che è costantemente monitorato e
sottoposto a controlli». Il professor Corrado Ratto, docente di fisica
all´Università di Genova, ha spiegato invece il modello matematico
realizzato un anno fa dall´Università, ipotizzando due localizzazioni
possibili per l´´inceneritore, Scarpino e la zona portuale. «Sono stati
simulati tre luoghi di rilevazione - ha spiegato Ratto - a De Ferrari, a
Borzoli e sui laghi del Gorzente, e i dati realizzati sulla base di calcoli
matematici sono visibili in tempo reale sul sito del dipartimento». Da
questi modelli risulta che la dispersione delle emissioni di biossido di
azoto nei tre luoghi recettori ipotizzati sarebbero sempre ampiamente al di
sotto dei limiti di riferimento, anche se comunque la dispersione raggiunge
campi molto vasti, arrivando in alcuni casi addirittura a Savona. Poi è
toccato all´assessore regionale all´ambiente, Franco Zunino, che ha
distinto tra la posizione della giunta regionale, «che ha deciso di
prendere atto e adeguarsi alle decisioni dei piani provinciali», e la sua
posizione personale, «contraria all´inceneritore». Renata Briano, assessore
provinciale all´Ambiente, ha difeso invece la scelta del piano provinciale
e del termovalorizzatore, ricordando che «bisogna partire dalla situazione
attuale di inquinamento e dalla discarica esistente, e sono anche le leggi
nazionali ed europee a darci ragioni sull´opzione del termovalorizzatore,
abbinato all´aumento della raccolta differenziata al 40%».