Ken il rosso tassa i Suv. A Londra ticket di 35 euro. Proprietari in
rivolta: questa è lotta di classe. La nuova misura anti-inquinamento del
sindaco colpisce anche le auto medie.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA - Li chiamano Chelsea Tractors: trattori,
perchè sono grossi, potenti e sono nati per muoversi in campagna come i
mezzi agricoli; il riferimento al quartiere londinese di Chelsea è dovuto al
fatto che è lì, tra i ricchi e famosi del West End che si trova la più alta
concentrazione di possessori di auto fuoristrada. Ed è contro di loro che
Ken Livingstone detto «il rosso» ha deciso di lanciare la sua nuova crociata
ambientalista. Il sindaco ha annunciato che chi vorrà guidare in centro il
suo 4x4 altamente inquinante dovrà pagare 25 sterline al giorno (35 euro).
Si tratta di un' estensione della Congestion Charge, la tassa sul traffico
introdotta nel 2003 che obbliga chi entra in auto nella zona centrale di
Londra a sborsare 8 sterline (12 euro). La mossa ha già scatenato polemiche:
«Lotta di classe», «limitazione della libertà» hanno gridato i proprietari
dei veicoli presi di mira. Che per la verità non sono solo i Suv (Sport
Utility Vehicles) ma tutti i veicoli che emettono più di 226 grammi di
anidride carbonica per chilometro. Quindi sarebbero tassati anche i
conducenti di una normale Ford Mondeo. E alla fine sarebbero proprio questi
conducenti, appartenenti alla classe media, a dover scendere dall'auto.
Perchè, come spiega l'editorialista Jonathan Freedland del Guardian, «ho
sentito già alcuni ricchi inquinatori ridersela, incitando Livingstone a
portare la tassa a 50, a 100 sterline, "per sgomberare le strade dai poveri
e lasciarle tutte per noi"». Fin qui comunque la Congestion Charge ha avuto
successo, spingendo migliaia di londinesi a lasciare l' auto a casa. Per
esempio, mentre in Inghilterra l'uso della bicicletta è in declino, a Londra
negli ultimi cinque anni c'è stato un incremento del 72 per cento. Si
calcola che in città il 4 per cento dei chilometri percorsi sia a pedali.
Ormai è una moda, tanto che il leader conservatore David Cameron si fa
fotografare mentre va a Westminster in mountain bike, anche se poi si è
scoperto che la vettura di servizio lo segue portandogli la borsa. La gente
normale che ha scelto la bicicletta, però, gioca pulito: è comune vedere
manager della City arrivare in ufficio con il vestito gessato infilato nello
zainetto. A loro va la benedizione del sindaco. Che per difendere la tassa
anti-traffico non guarda in faccia a nessuno. Recentemente Red Ken si è
scontrato con l' ambasciatore americano Robert Tuttle, definendolo «piccolo
truffatore» perchè rifiuta di pagare la Congestion Charge. La motivazione
della rappresentanza Usa è che, in base alla Convenzione di Vienna, i
diplomatici sono esentati da questi balzelli. L' ambasciata ha una flotta di
un centinaio di vetture, la multa per l' infrazione può arrivare a 150
sterline a veicolo, che farebbe un conto inevaso di circa 400 mila sterline.
Una cinquantina di ambasciatori ha seguito il cattivo esempio dell' inviato
della Casa Bianca. Il sindaco sostiene che non è una tassa, ma il sacrosanto
pagamento di un servizio: una città con meno traffico e con l' aria più
pulita. Per la cronaca, l' ambasciata italiana paga regolarmente.
Articolo di Guido Santevecchi tratto da il "Corriere della Sera" di venerdì
14 luglio 2006, pag. 21
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