[Badgirlz-list] Oggetto: Processo 11 Marzo: DEVASTANO LE NOS…

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Autore: Errata
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To: badgirlz-list
Oggetto: [Badgirlz-list] Oggetto: Processo 11 Marzo: DEVASTANO LE NOSTRE VITE, SACCHEGGIANO IL NOSTRO FUTURO
Oggetto: Processo 11 Marzo: DEVASTANO LE NOSTRE VITE,
SACCHEGGIANO IL NOSTRO FUTURO





Questo è il testo del COMUNICATO STAMPA distribuito
questa mattina
durante la conferenza stampa indetta da diverse realtà
di movimento e
dal comitato genitori 11 Marzo, tenutasi davanti al
tribunale di
Milano in occasione dell?ultima udienza prima della
sentenza prevista
per mercoledì 19 luglio.

Devastano le nostre vite, saccheggiano il nostro
futuro

- 230 anni di carcere ridotti a 155 per effetto del
rito abbreviato


8 anni e sei mesi per gli incensurati e 9 anni per i
due imputati
con precedenti.

Sono queste le pesantissime condanne chieste dal PM al
processo a
27 compagn@ che si sta tenendo al Tribunale di Milano.

Su cosa si basano queste assurde richieste, che, solo
per effetto
del rito abbreviato (che prevede la riduzione
automatica di 1/3 della
pena) vengono riformulate in 5 anni e 8 mesi e 6 anni
?

Non certo sulla contestazione ai singoli imputati di
fatti ed
episodi specifici (per i quali non vi sono prove),
secondo il PM
infatti la sola presenza in zona (e non la
partecipazione o meno agli
scontri) è sufficiente per essere ritenuti moralmente
e fattivamente
responsabili di devastazione e saccheggio.

Secondo l?accusa il possesso di una bottiglia d?acqua,
o di un paio
di occhialini, diventano elementi sufficienti a
legittimare la
richiesta di 8 anni e 6 mesi di carcere,
parallelamente perde
importanza l?identificazione o meno dell?imputato in
relazione a ciò
che gli si contesta.

L?istituto giuridico del concorso viene utilizzato per
legittimare
un vero e proprio processo alle intenzioni (supposte),
in cui gli
elementi probatori costituiscono il corollario e non
il centro del
castello accusatorio, per cui l?intenzione di
disturbare una
manifestazione di fascisti è sufficiente a legittimare
la richiesta
di 230 anni di carcere.

Che il monito sia chiaro per tutt@: LE MANIFESTAZIONI
FASCISTE NON
VANNO DISTURBATE!

Occorre rispolverare una legge di guerra nata nel
ventennio
fascista per punire duramente gli antifascisti;
concorso in
devastazione e saccheggio è l?imputazione scelta!

Da 8 a 15 anni di carcere la pena attualmente
prevista, ma quando
il reato è stato istituito veniva punito con la pena
di morte.

Non solo si processano le intenzioni, ma si fornisce
una
valutazione giuridica dei fatti che non ha alcuna
proporzione con
quanto accaduto. Sicché i danneggiamenti si
trasformano in
"devastazione e saccheggio", allo scopo di ingigantire
a dismisura le
pene, ben sapendo che è come paragonare uno schiaffo
ad un tentato
omicidio.

La pericolosità di questa volontaria perdita del senso
delle
proporzioni ha già prodotto giganteschi disastri che
attraversano la
vita di tutt@ ed i territori. Così un graffito può
costare un
proiettile in testa (Caso Rumesh a Como), un fermo di
polizia la vita
(Caso Aldrovandi a Ferrara), ecc...

Sabato 17 giugno in diecimila abbiamo attraversato le
strade di
Milano per rivendicare la liberazione dei 25
Antifascist@ in carcere
e per aprire una battaglia di libertà, per le stesse
ragioni
MERCOLEDì 19 LUGLIO DALLE ORE 9:30, INVITIAMO TUTT@ A
RIEMPIRE L?AULA
DEL TRIBUNALE DURANTE LA LETTURA DELLA SENTENZA.

Se l?impianto accusatorio dovesse venir accolto, non
verrebbero
devastate esclusivamente le vite degli imputati, ma le
garanzie e le
libertà di tutt@ !

Chi si occupa di diritto sa bene che i precedenti
giuridici
divengono facilmente consuetudine, da domani
partecipare ad una
manifestazione o semplicemente opporsi ai mille
soprusi quotidiani
potrebbe essere sufficiente per ritrovarsi imputati di
reati
gravissimi!

Devastate sono le nostre vite, saccheggiato il futuro
e le libertà
individuali e collettive, mentre l?assordante silenzio
di coloro che
invocano lo stato di diritto ed il garantismo solo
quando si tratta
di difendere i potenti, svela la vera ipocrita natura
dei cultori del
privilegio!

La nostra speranza è di terminare il presidio in
tribunale
recandoci sotto le carceri di San Vittore e Bollate
per accogliere la
LIBERAZIONE DI TUTT@ GLI IMPUTATI e finché questo non
avverrà
continueremo a costruire iniziative e mobilitazioni.

Non lasceremo devastare le loro vite, non lasceremo
saccheggiare la
libertà!

Per la liberazione immediata e l'assoluzione dei 27.

Contro l'utilizzo indiscriminato del reato di
"devastazione e
saccheggio" e della carcerazione preventiva.

Mercoledì 19 luglio dalle ore 9.30 presidio al
tribunale in attesa
della sentenza.


----- Fine messaggio inoltrato. -----



Questo è il testo del COMUNICATO STAMPA distribuito
questa mattina durante la conferenza stampa indetta da
diverse realtà di movimento e dal comitato genitori 11
Marzo, tenutasi davanti al tribunale di Milano in
occasione dell?ultima udienza prima della sentenza
prevista per mercoledì 19 luglio.

Devastano le nostre vite, saccheggiano il nostro
futuro

- 230 anni di carcere ridotti a 155 per effetto del
rito abbreviato -

8 anni e sei mesi per gli incensurati e 9 anni per i
due imputati con precedenti.

Sono queste le pesantissime condanne chieste dal PM al
processo a 27 compagn@ che si sta tenendo al Tribunale
di Milano.

Su cosa si basano queste assurde richieste, che, solo
per effetto del rito abbreviato (che prevede la
riduzione automatica di 1/3 della pena) vengono
riformulate in 5 anni e 8 mesi e 6 anni ?

Non certo sulla contestazione ai singoli imputati di
fatti ed episodi specifici (per i quali non vi sono
prove), secondo il PM infatti la sola presenza in zona
(e non la partecipazione o meno agli scontri) è
sufficiente per essere ritenuti moralmente e
fattivamente responsabili di devastazione e
saccheggio.

Secondo l?accusa il possesso di una bottiglia d?acqua,
o di un paio di occhialini, diventano elementi
sufficienti a legittimare la richiesta di 8 anni e 6
mesi di carcere, parallelamente perde importanza
l?identificazione o meno dell?imputato in relazione a
ciò che gli si contesta.

L?istituto giuridico del concorso viene utilizzato per
legittimare un vero e proprio processo alle intenzioni
(supposte), in cui gli elementi probatori
costituiscono il corollario e non il centro del
castello accusatorio, per cui l?intenzione di
disturbare una manifestazione di fascisti è
sufficiente a legittimare la richiesta di 230 anni di
carcere.

Che il monito sia chiaro per tutt@: le manifestazioni
fasciste non vanno disturbate!

Occorre rispolverare una legge di guerra nata nel
ventennio fascista per punire duramente gli
antifascisti; concorso in devastazione e saccheggio è
l?imputazione scelta!

Da 8 a 15 anni di carcere la pena attualmente
prevista, ma quando il reato è stato istituito veniva
punito con la pena di morte.

Non solo si processano le intenzioni, ma si fornisce
una valutazione giuridica dei fatti che non ha alcuna
proporzione con quanto accaduto. Sicché i
danneggiamenti si trasformano in "devastazione e
saccheggio", allo scopo di ingigantire a dismisura le
pene, ben sapendo che è come paragonare uno schiaffo
ad un tentato omicidio.

La pericolosità di questa volontaria perdita del senso
delle proporzioni ha già prodotto giganteschi disastri
che attraversano la vita di tutt@ ed i territori. Così
un graffito può costare un proiettile in testa (Caso
Rumesh a Como), un fermo di polizia la vita (Caso
Aldrovandi a Ferrara), ecc...

Sabato 17 giugno in diecimila abbiamo attraversato le
strade di Milano per rivendicare la liberazione dei 25
Antifascist@ in carcere e per aprire una battaglia di
libertà, per le stesse ragioni mercoledì 19 luglio
dalle ore 9:30, invitiamo tutt@ a riempire l?aula del
tribunale durante la lettura della sentenza.

Se l?impianto accusatorio dovesse venir accolto, non
verrebbero devastate esclusivamente le vite degli
imputati, ma le garanzie e le libertà di tutt@ !

Chi si occupa di diritto sa bene che i precedenti
giuridici divengono facilmente consuetudine, da domani
partecipare ad una manifestazione o semplicemente
opporsi ai mille soprusi quotidiani potrebbe essere
sufficiente per ritrovarsi imputati di reati
gravissimi!

Devastate sono le nostre vite, saccheggiato il futuro
e le libertà individuali e collettive, mentre
l?assordante silenzio di coloro che invocano lo stato
di diritto ed il garantismo solo quando si tratta di
difendere i potenti, svela la vera ipocrita natura dei
cultori del privilegio!

La nostra speranza è di terminare il presidio in
tribunale recandoci sotto le carceri di San Vittore e
Bollate per accogliere la liberazione di tutt@ gli
imputati e finché questo non avverrà continueremo a
costruire iniziative e mobilitazioni.

Non lasceremo devastare le loro vite, non lasceremo
saccheggiare la libertà!

Per la liberazione immediata e l'assoluzione dei 27.

Contro l'utilizzo indiscriminato del reato di
"devastazione e saccheggio" e della carcerazione
preventiva.

Mercoledì 19 luglio dalle ore 9.30 presidio al
tribunale in attesa della sentenza.

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