Autore: Elisabetta Filippi Data: To: forumgenova Oggetto: [NuovoLab] 6.7.2006 Gaza
Ricevo e inoltro.
Elisabetta
Gaza 06.07.06
"La Spada di Galid"
La situazione sta peggiorando di ora in ora. Da questa mattina l'esercito
israeliano e' entrato nel villaggio di Beit Lahya, occupando stabili
palestinesi e piazzando i propri cecchini e carri armati ovunque.
Da subito la risposta della popolazione e' stata di cercare di bloccare
l'avanzata israeliana ma le forze di superiorita' militare israeliana, non
hanno ritardato a dimostrarsi. Attacchi dal cielo con elicotteri e
cannoneggiamenti su tutta la popolazione in modo continuato da ormai 24 ore,
hanno portato al
risultato ormai noto di 30 morti tra la popolazione palestinese e 1 soldato
israeliano.
Intanto il ministro degli interni palestinese, Said Siam, secondo
icorrispondenti internazionali avrebbe invitato la sicurezza palestinese a
combattere contro gli israeliani. Questa dichiarazione, strumentalizzata
chiaramente da tutti e'stata smentita poi da Abu Mazen e dalla forza stessa
di fatah, che ha dichiarato non aver ricevuto nessun appello in merito.E
quello che si temeva potesse diventare una carneficina, si sta consumando
sotto gli occhi di tutti.
Israele e Comunita' internazionale compresa, sapevano bene che una invasione
avrebbe comportato comunque una reazione, come e' logico in situazioni del
genere e nonostante gli appelli per
evitarla, la necessita' militare di invadere e di riprendersi una bella
fetta di controllo dell'area da parte militare israeliana, ha purtroppo
prevalso. Ora nessuno sa come e quando questo potra' essere fermato e anche
se israele dichiara di essere disposto a creare uno stato palestinese, il
gioco sporco per far cadere Hamas a tutti i costi e'iniziato.
Chi paghera' ancora una volta e' la popolazione, che da molti giorni e'
stretta dall'assedio e dalla grave crisi umanitaria, inevitabile, che si e'
creata con le chiusure e i bombardamenti. Assurda e' diventata anche la
trattativa per la liberazione dell'ostaggio, che non vuole essere risolta
con lo scambio dei
prigionieri cosi come era stato chiesto da piu' parti. Ora Gaza e' sotto
continuo bombardamento e pare non fermarsi affatto di fronte a niente e
cosi l'operazione "spada di galid" (nome dato a questa invasione)
colpira' in profondita'.
Gli ospedali stanno ricevendo, cosi come si aspettavano nei giorni scorsi,
civili, morti e feriti, che hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto
sbagliato al momento dell'attacco. Nonostante
le difficolta' logistiche (mancanza di elettricita' e di materiali
sanitari) gli ospedali sono nella massima allerta per ospitare e curare
immediatamente la popolazione colpita. Quanto durera' questo inferno non e'
possibile per il momento saperlo ma tutti sono sicuri che nessuno si
preoccupera' mai
abbastanza per le sorti di questo popolo e il loro sacrificio, cosi come e'
scritto nella storia, sara' come al solito piu' grande di loro. Aspetteremo
ancora un altro giorno, impassibili, di fronte a
questo sproporzionato attacco militare, fin quando Israele e chi per lui
avra' terminato la punizione collettiva contro tanto "terrorismo".
a domani ;