Roma, bene i bus ma troppo smog. Ricerca di Legambiente sugli ecosistemi
delle città europee. Il presidente Della Seta: «Ma i segnali sono
incoraggianti». La capitale quint'ultima in classifica, Milano penultima,
Napoli ultima.
Roma bocciata su inquinamento atmosferico e piste ciclabili, promossa su
trasporti pubblici e sviluppo sostenibile. Sono i risultati della ricerca
"Ecosistema urbano Europa", realizzato da Legambiente e dall'istituto di
ricerca Ambiente Italia con il contributo di Dexia Crediop. La ricerca
prende in esame molti dati: inquinamento atmosferico, consumi idrici, aree
verdi, gestione dei rifiuti e uso del trasporto pubblico di 26 città
dell'Unione europea, in Italia tre, Roma, Milano e Napoli. «La graduatoria
assegna una maglia nera alle città italiane in merito alle politiche
ambientali», spiega Roberto Della Seta, presidente di Legambiente, «dalla
ricerca sulla qualità ambientale Napoli risulta ultima, Milano penultima,
Roma quint'ultima. Le nostre metropoli abbondano di smog. Roma e Milano si
salvano nel trasporto pubblico e la capitale nello sviluppo sostenibile con
ottimi investimenti nel solare sugli edifici pubblici». E infatti per quanto
riguarda il trasporto pubblico ogni anno i romani fanno 481 viaggi contro i
238 degli abitanti di Bruxelles. Quindi Roma è seconda solo a Parigi, per il
numero complessivo di passeggeri che durante un anno ha viaggiato su
autobus, metropolitane, tram, filobus e treni che compiono servizio in
ambito urbano.
E nella capitale anche la diffusione di impianti solari è apprezzabile (Roma
supera i 1000 kilowatt di potenza installata) fa sì che la metropoli si
possa confrontare con le migliori esperienze europee nel campo delle
politiche di supporto allo sviluppo delle fonti rinnovabili e all'efficienza
energetica. Eppure se conta ritardi sulle politiche ambientali nazionali, in
alcuni settori mostra segnali incoraggianti come la raccolta differenziata
che è arrivata al 13 per cento.
Ma gli altri dati non sono così buoni. Pessima in città la qualità
dell'aria, con concentrazioni medie annue di biossido di azoto ben lontane
del valore obiettivo di 40 mg/m3 fissato dalla normativa per la protezione
della salute umana: Roma presenta valori più che doppi rispetto a questo
target. Costantemente superato anche il limite di concentrazioni medie annue
di pm10 (40 mg/m3) la cui scadenza è stata fissata per il 2005: Roma supera
questo valore anche come dato medio riferito a tutti i punti di misurazione
posti in ambito urbano. Secondo il rap-porto, inoltre, la produzione pro
capite di 570 kg di rifiuti per abitante ogni anno è ben lontana dalla
soglia di 300 kg indicato dalla Commissione Europea e oltrepassa anche la
media europea registrata in 500 kg annui. E in ultimo una curiosità: per
ogni 100 abitanti a Roma ci sono 3,3 metri di pista ciclabile contro i 193
di Helsinki.
Articolo di Anna Maria Liguori, tratto da "Roma - Cronaca" de "la
Repubblica" di Giovedì 6 Luglio 2006, pag. IX.
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