[NuovoLab] aggiornamenti palestinesi

このメッセージを削除

このメッセージに返信
著者: Elisabetta Filippi
日付:  
To: forumgenova
題目: [NuovoLab] aggiornamenti palestinesi
Diario di una volontaria italiana presente a Gaza in questi giorni.

Elisabetta

Gaza 29.06.06

La notizia del congelamento delle operazioni militari che stava preparando
israele per
questa terza notte del "summer rain operation", e' giunta mentre tutti i
telegiornali
(quelli italiani e europei) davano la notizia della forte escalation
militare in
corso...in effetti e' in corso, pero' solo il fatto di aver pronunciato un
ulteriore
rallentamento da parte di israele sulla possibilita' di una invasione nella
zona nord, e'
stata accolta e sentita dalla gente nel migliore dei modi...considerando
l'aria afosa, la
gente si e' riversata nelle strade per cercare un po' di questo
congelamento!!!

Probabilmente e' solo un trannello di israele, forse e' un po' la pressione
che
timidamnente qualcuno ha espresso nei vari summit...piu' che pressione,
opinione
contraria....o forse e' la dimostrazione che basterebbe cosi poco per
cambiare i giochi
in tavola, considerando anche la richiesta che viene dall'altra parte del
paese e
cioe'che il soldato deve tornare a casa vivo,... che ha dato comunque un po
di respiro a
questo inferno.

Da molte ore le sound bomb non vengono tirate, ... ogni tanto parte un colpo
di cannone,
oppure F16 e apachi sorvolano inquieti, pero', dopo il vergognoso arresto
di molti
rappresentanti del legittimo governo palestinese, le parti si sentono pari e
si mettono
in attesa per uno sblocco della situazione.

Questa sara' una strana lettura, pero' e' una situazione percettibile.

Nonostante il grosso danno alla rete elettrica... che i palestinesi si
sono adoperati
subito a riparare alla meglio, razionando e dando un po luce a ciscuno e
considerando la
grave crisi umanitaria che si sta avvicinando se continua questa morsa, ma
ormai
consolidata per la precedente chiusura, lo spiraglio di poter ancora
cambiare le sorti,
o di poter fare un accordo tra le parti, rende pieni di speranza, e nello
stesso tempo,
anche se ormai troppo abituati al cambiamento repentino di una situazione,
richiede di
pensare al meglio.

Inutile dire che purtroppo sono giochi gia' visti e rifatti, pero' la
bruttissima manovra
israeliana degli arresti dell' intero governo di ramallah, ha messo ancora
una volta in
grossa difficolta' israele nel compimento di atti senza senso.

Prima la inaspettata operazione palestinese, poi il riconoscimento dei
confini e dello
stato di israele, e intanto il sequestro che pone di fronte ad una soluzione
immediata
ma giusta, fa di questo posto ancora una volta una scacchiera di giochi
internazionali
per il quale non si sa ancora che futuro aspettarsi....

E mentre gli F 16 continuano a sorvolare nervosi sopra le nostre teste, e a
sganciare
missili nonostante il congelamento, ci si appresta a passare un'altra notte,
nella
speranza di svegliarsi fuori da questo incubo. a domani

M.

30.06.06

Sono passati solo pochi minuti dalla passata speranza, quando l'elicottero
che appunto
incombeva sulle nostre teste, ha lanciato l'ordigno sugli uffici del
Ministero degli
Interni a Gaza City.

La notte e' poi passata con esplosioni di sound bomb. Sempre nella notte si
sono
succedute notizie convulse sulla preparazione dell'attacco seguite dal reale
attacco.

Attesa per i colloqui e la mediazione egiziana.

La cosa piu' allarmante chiaramente sta diventando la situazione umanitaria.
Stanno
finendo le scorte e di conseguenza il razionamento del gasolio e' sempre
piu' diluito.

Praticamente siamo stati senza luce durante tutta la giornata.

Questo sta causando grossi problemi soprattutto nelle strutture pubbliche
sanitarie,
nelle quali stanno finendo le scorte sia per il funzionamento dei
generatori, sia i
materiali necessari per l'emergenza. Ci sono alcune manifestazioni
all'interno di Gaza,
da parte della popolazione che chiede l'intervento della comunita'
internazionale.

01.07.06

Ancora rimandata l'invasione della zona nord di Gaza, vengono pero' lanciate
per tutta la
notte e durante la giornata, cannonate di "disturbo". Una pressione molto
forte nei
confronti della popolazione. Una pressione psicologica che e' tesa a far
crollare la
sopportazione, che aggiunta all'aumento di disagio umanitario, viene vista
ancora una
volta come punizione collettiva per tutta la popolazione.

Israele rifiuta la trattativa, cosi continua l' assedio che sempre di piu'
stringe tutta
la striscia. Non c'e' modo di pensare ad una differente possibilita' di
risoluzione.
Intanto continua a dimunuire il carburante per gli ospedali e le ore di uso
di
elettricita', che chiaramente comporta una catena di disagi,
l'impossibilita' di pompare
l'acqua, sia per i pozzi agricoli che per i rifornimenti dei serbatoi
dell'acqua per le
abitazioni.

Nei negozi comincia a scarseggiare anche il cibo, considerando che l'embargo
era gia'
iniziato precedentemente a questa operazone, e quindi comunque si fa sempre
piu' grave,
di giorno in giorno la situazione alimentare. Esiste inoltre il problema che
la gente non
ha soldi per comprare, qualsiasi cosa e quindi anche se i negozianti fanno
credito alla
gente, non ha comunque soldi per i rifornimenti...che comunque cominciano a
risultare
difficili per la chiusura di Karni. Le trattative intanto pare non vadano
avanti, e'
stato chiesto dai palestinesi la liberazione di 1000 detenuti, quindi e'
stato alzato il
prezzo del riscatto per la liberazione, cosa che ha indotto israele a
pensarea ad una
liberazione diretta dell'ostaggio...ma dove lo trova e come puo' pensare di
accedervi
senza fare un strage da una parte e dall'altra???

In serata si viene a sapere che dopo l'incontro con il responsabile
dell'Unione Europea
e' stato chiesto uno scambio soldato contro i ministri illegalemente
arrestati.....chiaramente israele ha giocato di strategia...avere in mano
qulacosa di
"accettabile da dare indietro, e' sempre meglio di niente.

Intanto la gente, se prima pensava che hamas avesse fallito con il proprio
governo, e
anche nella gestione dei primi mesi, avendo portato la popolazione alla
miseria e poi
allo scontro interno, adesso, questa azione e questa immediata risposta di
israele, ha
fatto cambiare idea ancora una volta...."Israele non ha nessuna intenzione
di arrivare a
colloqui o trattative di pace. Siamo sicuri che qualsiasi nostra opinione e
posizione
sia condannata e attaccata dal governo israeliano, che vuole solo la nostra
distruzione
come popolo"...

Intanto al sud, zona Khan Younis, i carriarmati stanno avanzando e si
registrano i primi
scontri sul terreno tra palestinesi e israeliani.

02.07.06

Questa notte e' stato attaccato l'ufficio del primo ministro Haniyye,
simbolo del Governo
Palestinese, una scuola di formazione maschile e femminile "Al Arkam" nel
quartiere di
Shejaya e altre strutture di appartenenza ad Hamas. E' un chiaro attacco
alle struttura
di Hamas in tutte le sue parti. Inoltre Israele sta pensando in queste ore
di attaccare
direttamente i soggetti, capo del governo compreso e questo comportera' una
ulteriore
escalation della situazione.

Israele sa bene che se cominciano ad attaccare le persone, questo
comportera' anche una
risposta e resistenza da parte della popolazione, cosa che fino ad ora era
rimasta molto
limitata e che sicuramente portera' gravi conseguenze e perdite da una parte
e dall'altra.

La mediazione internazonale non sembra essere molto ascoltata, e anche
quella egiziana e'
per il momento fallita anche se stanno continuando i colloqui.

Ancora una volta con questa azione israele ha rafforzato la convinzione che
debba
continuare questo attacco e assedio; la convinzione che Israele abbia solo
intenzione di
buttare giu' hamas e di imporre ancora una volta la propria legittimita'
contro quella
palestinese. Anche se non tutti sono d'accordo con il governo hamas, e anche
con la
politica del rapimento, sanno bene che se non interviene la comunita'
internazionale a
fermare questa escalation, Israele non si curera' di quello che puo'
accadere.

Secondo quanto e' annunciato, oggi dovrebbero riuscire a far passare un po
di scorte di
carburante per il funzionaemnto degliospedali, che ormai sono min totale
crisi. Questo
pero' per il momento non e' certo, vista la pressione di queste ultime ore
da parte di
israele di attaccare con tute le forze.

a dopo M.