[NuovoLab] documento ARCI nazionale su rifinanziamento missi…

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Autore: laura testoni
Data:  
To: forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] documento ARCI nazionale su rifinanziamento missioni
Cari e care
Ve e Sabato si è riunito il consiglio nazionale dell'Arci che ha approvato
all'unanimità questo documento, che allego, sul dibattito ralativo al rifinanziamento
delle missione in afghanistan.
Mi pare che esso ci aiuti ad aprire una riflessione di ampio respiro.
A partire da questo documento Arci genova è disponibile a promuovere momenti
di riflessione, partecipazione e sensibilizzazione condivisi, unitari, inclusivi.
grazie per l'attenzione
laura testoni
arci genova
via san luca 15/9
tel 010-2467506 - fax 010-2467510
mob 347-8437722
testoni@???
www.arcigenova.it
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---DOCUMENTO ARCI NAZIONALE--------
Siamo una associazione pacifista e nonviolenta.

Ci sentiamo dunque pienamente coinvolti dal dibattito che attraversa le
istituzioni, la politica e la società civile, mentre si avvicina il voto
in Parlamento sul rifinanziamento delle missioni militari all?estero.

Crediamo sia nostro diritto e dovere giocare un ruolo attivo in questa
situazione delicata.

Siamo convinti sia possibile affermare una discontinuità nella politica
estera italiana, iniziare a portare fuori il nostro paese dalle logiche di
guerra e di scontro di civiltà che hanno caratterizzato gli ultimi anni di
governo.

Recuperare un ruolo attivo di pace, di disarmo, di giustizia è un primario
interesse per il nostro paese, immerso in un Mediterraneo sempre più devastato
da tensioni e conflitti.

In questo quadro evidenziamo un risultato importante raggiunto in queste
ore, per nulla scontato: la decisione del completo ritiro dall?Iraq in tempi
certi.

L?aspra discussione sulla missione afghana non può oscurare l?importanza
di questo atto, che rivendichiamo come il risultato dell?impegno del movimento
per la pace.

Sul coinvolgimento italiano in Afghanistan manteniamo il giudizio che
abbiamo con coerenza espresso in questi anni.

L?invasione Usa dell?Afghanistan è stata illegittima e illegale, operata
fuori e contro il diritto internazionale.

La missione militare Nato, a cui l?Italia partecipa, non gode di copertura
Onu. Al contrario, la missione militare Onu risponde al Comando Strategico
Usa.

Molto ci sarebbe da fare per aiutare la popolazione afghana, ancora una
volta schiacciata tra l?occupazione e il fondamentalismo, ma non ciò che
si prepara: il coinvolgimento delle truppe straniere in un nuovo conflitto
aperto.

Continuiamo a credere che i soldati italiani, esposti sempre più a gravi
rischi, andrebbero riportati a casa. Prendiamo purtroppo atto che oggi non
ci sono le condizioni perché la maggioranza decida il ritiro unilaterale
della missione.

In questa situazione, non crediamo di poterci limitare a manifestare il
nostro dissenso chiudendoci in una posizione di pura testimonianza.

Crediamo invece sia possibile che il voto parlamentare produca scelte e
strumenti capaci di segnare una discontinuità e favorire una svolta nel
prossimo periodo.

Vanno cancellate le scelte che il Governo Berlusconi aveva in programma:
non deve aumentare la presenza militare né essere modificata in senso offensivo,
e non deve essere inviata nelle zone di maggior tensione. Chiediamo che non
si rifinanzi Enduring Freedom.

Chiediamo che sia sancito l?impegno a una verifica di tutte le missioni
militari, alla luce della loro compatibilità col dettato costituzionale e
con la Carta dell?Onu, prevedendo il coinvolgimento della società civile.

Chiediamo che il governo si impegni ad aprire nelle sedi internazionali e
in sede Nato una discussione sull?Afghanistan, per una nuova strategia ispirata
alla risoluzione pacifica dei conflitti.

Crediamo che, su questa base, si possa ottenere un risultato che, sia pur
parziale, permetta al nostro paese di fare un passo avanti.

Per questo ci impegniamo nei prossimi giorni, invitando tutti e tutte -fuori
e dentro le istituzioni- a fare altrettanto.