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Oggetto: News letter di Emergency n. 25 - Anno 2006
Spedito: Fri, 30 Jun 2006 22:03:49 +0200
Il Consiglio dei ministri ha varato il decreto di rifinanziamento di
tutte le missioni militari all'estero tra cui quella in Afganistan.
Di seguito la posizione di Emergency.
EMERGENCY: RIPUDIARE LA GUERRA O LA COSTITUZIONE?
Il governo italiano rifinanzia la "missione militare" in Afganistan.
Il governo italiano decide cosi' di accettare la guerra "come mezzo di
risoluzione delle controversie internazionali".
Questa decisione e' compatibile con la lettera e con lo spirito
dell'articolo 11 della Costituzione?
Il governo italiano e' determinato a violare l'articolo 11 della
Costituzione?
I componenti del governo hanno giurato di rispettare la Costituzione.
I componenti del governo sono determinati a violare i loro giuramenti?
Quando questo governo decide di protrarla, la guerra in Afganistan e'
durata per l'Italia gia' quanto la seconda guerra mondiale.
Nessun presidente o ministro ha detto a quale risultato raggiungibile
miri la guerra in Afganistan; nessuno sa seriamente dire che cosa
dovrebbe o potrebbe accadere per considerarla conclusa.
La guerra in Afganistan e' potenzialmente una "guerra infinita".
Il governo italiano ribadisce la partecipazione a questa "guerra
infinita".
L'aggressione all'Afganistan e' avvenuta per scelta unilaterale
nell'ottobre 2001 senza alcuna parvenza di legalita' internazionale,
in violazione dello Statuto delle Nazioni Unite.
Le sole ragioni addotte per la rinnovata partecipazione dell'Italia
sono di appartenenza e di subordinazione. Ragioni false, peraltro.
Non ha fondamento o contenuto l'affermazione che, rifiutando la
partecipazione a questa guerra, l'Italia "uscirebbe dall'Europa".
E' altrettanto improbabile che rifiutarsi a questa guerra comporterebbe
per l'Italia "uscire dalla Nato", un'alleanza militare nata come
difensiva per un'area e divenuta strumento di aggressione in altre
parti del mondo.
L'aggressione di apparati e media a parlamentari che intendono
rispettare l'articolo 11 ignora e viola l'articolo 67:
"Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue
funzioni senza vincolo di mandato".
"La coscienza" dei parlamentari merita rispetto se si parla di un
grumo di cellule, ma deve tacere sulla vita o la morte di esseri umani
gia' perfettamente formati?
C'e' chi sottomette le convinzioni alle opportunita'.
Abbiamo il massimo apprezzamento per chi antepone la coerenza morale e
istituzionale a qualsiasi genere di convenienza.