Autore: ANDREA AGOSTINI Data: To: forumgenova Oggetto: [NuovoLab] bisagno - pres.ass.ind. genova - affonda l'affresco:
"troviamo il coraggio di ripartire da zero"
dal secolo xix del 30.6.2006
Bisagno affonda l'affresco «Troviamo il coraggio di ripartire da zero»
il waterfront
Genova. «Qui dobbiamo trovare il coraggio di prenderci una pausa e ripartire da zero». Marco Bisagno, presidente degli industriali genovesi, lo dice il giorno dopo la riunione che, di fatto, ha sancito l'impossibilità di trovare un punto di intesa fra operatori e Renzo Piano sulla controversa questione waterfront.
«Sento il presidente Novi parlare di nuovi incontri, di altre riunioni, di ulteriori approfondimenti ? spiega il numero uno di Confindustria -. Tutte intenzioni nobili, intendiamoci. Ma che contrastano con quanto è accaduto a Genova negli ultimi due anni. Il metodo scelto dall'Autorità portuale per realizzare il famoso "affresco" si è dimostrato sbagliato, nella forma e nella sostanza. Nella forma, perché un consulente non può essere incaricato di indicare le strategie di sviluppo di una città, neppure se si chiama Renzo Piano. E nella sostanza, perché non si è mai visto un progetto di questa entità andare avanti senza uno studio economico che possa renderlo appetibile agli investitori».
Parole dure, quelle di Bisagno, che contrastano con l'ottimismo esternato mercoledì sera da Novi («La riunione è andata bene, ci sono ottime possibilità di arrivare a un accordo condiviso»). «Francamente non capisco questa fretta di chiudere la partita - insiste Bisagno - Forse non si vuole capire che le questioni aperte, e mi riferisco allo spostamento dell'aeroporto e alla delocalizzazione delle riparazioni, sono di vitale importanza per il futuro di Genova. Siamo sicuri, ad esempio, che esista qualcuno disposto a sborsare un miliardo e mezzo di euro per spostare un aeroporto con performance minime come il "Colombo"? E ancora: come si pensa di gestire il periodo transitorio, durante il trasferimento delle aziende delle riparazioni? A queste domande nessuno è in grado di rispondere».
E' mancata, sottolinea Bisagno, un'azione di coordinamento delle attività sul waterfront. «Non c'è mai stata la volontà di gestire la vicenda sotto un profilo istituzionale. E poi è mancata l'organizzazione. Non si affronta una questione così delicata con le telefonate private, o con gli incontri messi su all'ultimo momento. Queste non sono strategie vincenti: sono tentativi di riguadagnare la credibilità che si è persa. Eppure la storia della nostra città qualcosa dovrebbe averci insegnato. Quando D'Alessandro decise di ridisegnare il porto, per prima cosa incaricò un pool di grandi professionisti di produrre uno studio economico con le prospettive del trasporto marittimo. Perché, nel caso del disegno di Piano, questo non è stato fatto?».
L'unica soluzione oggi possibile, secondo Bisagno, è quella di intraprendere un nuovo percorso: «Dipendesse da me, bloccherei tutto e ripartirei da zero».
Francesco Ferrari