Autore: norma Data: To: forumgenova Oggetto: [NuovoLab] non è servito a nulla
Ai pacifisti e alle pacifiste di Genova
Pochi giorni fa, qualdo la sciagurata decisione del governo di rifinanziare la missione italiana in Afghanistan iniziava a profilarsi condividemmo con Ugo Beiso,Giorgio Boiani, Edda Cicogna , Marina Criscuoli, Franco Fuselli. Don Andrea Gallo, Giancarlo Giovine, Paola Manduca, Roberto Melone, Gianni Russotto e la Comunità di San Benedetto al portoi il documento che trovate incollato qui sotto.
In tutta Italia si sono moltiplicati manifestazioni ed appelli contro quella decisione: a Genova, come sapete, abbiamo compiuto un giro delle sedi dei partiti del centro sinistra consegnando il documento di Strada, Zanotelli, Ciotti, Dall'Olio, un documento elaborato da noi ed una bandiera della pace.
Constatata l'inutilità di quei tentativi, non ci resta che attuare quanto avevamo già convenuto, dando vita ad un presidio di protesta nonviolenta sotto la sede del Partito della Rifondazione Comunista (Via San Luca, verso Piazza Fossatello).
Come orario proponiamo domani pomeriggio, giovedì 29 giugno, a partire dalle 16.30.
Invitiamo tutti/e i partecipanti a portare con sé una bandiera della pace.
Norma Bertullacelli - Graziella Gaggero
- Quando il governo D'Alema decise la partecipazione dell'Italia alla guerra contro la ex Yugoslavia manifestammo sotto la sede genovese dell'allora PDS, che si trovava ancora in salita San Leonardo: Alcuni di noi denunciarono lo stesso d'Alema alla magistratura
- Quando i parlamentari diessini guidati da Fassino parteciparono alla marcia Perugia Assisi, e Francesco Caruso li minacciò di "ceffoni umanitari" deplorammo gli schiaffoni in quanto violenti e controproducenti da un punto di vista mediatico; e proponemmo sonore pernacchie all'indirizzo di chi organizza o permette guerre e contemporaneamente partecipa a marce pacifiste
-Quando i diessini, nel febbraio 2004 si astennero nella votazione parlamentare sull'Iraq manifestammo sotto la sede di Piazza De Marini, ed invitammo i parlamentari astensionisti sulla guerra ad astenersi anche dal partecipare alla manifestazione internazionale per la pace che si sarebbe tenuta a Roma pochi giorni dopo
Anche se la guerra in Afganistan è stata avallata tardivamente dall'ONU (la più inadeguata tra le organizzazioni che si propongono di evitare guerre e conflitti) la presenza italiana in quel paese è altrettanto illegale, inutile e criminale quanto quella in Iraq. Ricordiamo a chi lo avesse dimenticato che il pretesto per la guerra fu la "ricerca di Bin Laden" che sembrava essersi rifugiato tra i monti afgani; e che il numero di civili afgani morti ha da tempo superato quello delle vittime delle torri di New York.
Se tra pochi giorni il governo ed il parlamento dovessero rifinanziare la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan riterremmo nostro dovere manifestare nuovamente sotto le sedi dei partiti di centro sinistra.
E QUALORA ANCHE RIFONDAZIONE COMUNISTA DOVESSE DECIDERE DI AVALLARE , IN QUALSIASI MANIERA, LA GUERRA IN AFGHANISTAN, RITERREMMO DOVEROSO MANIFESTARE QUESTA VOLTA SOTTO LE LORO SEDI (A Genova il PRC ha sede via San Luca)