Ricevo da infopal.
Elisabetta
Majzara, storia di una bambina mai nata, uccisa nel grembo della sua mamma.
Gaza, 26/06/2006
Da
http://www.aljazeera.net/NR/exeres/C5C18E29-F25B-4246-B971-A85F41BFB63D.htm
Majzara (Massacro) ... è il nome dato dal padre, Sufian Abdelqader Ahmed,
alla sua bambina mai nata. E' il feto ucciso a metà del nono mese di
gravidenza dentro l'utero della mamma.
La bimba è stata costretta a uscire dal grembo della madre, che ora si trova
in rianimazione, a causa dei frammenti di un missile israeliano. La donna
non sa ancora cosa è successo.
Il padre di Majzara ha raccontato che i frammenti del missile delle forze di
occupazione non le hanno dato il tempo - due settimane - di vedere la luce
del sole. "Quando ho visto mia moglie sdraiata per terra, in una pozza di
sangue - ha spiegato - e i corpi di mio suocero e di mia suocera a pezzi, e
quando sono andato in ospedale a prendere la bambina per seppellirla, mi
sono tornate in mente tutte quelle immagini insieme. Allora ho voluto
chiamarla Majzara (Massacro) affinché il mondo ricordi la brutalità dei
crimini israeliani contro il popolo palestinese".
E ha proseguito: "Attraverso questo nome voglio far arrivare un messaggio al
mondo libero: spiegare che loccupazione israeliana perseguita anche i feti
dentro il grembo delle loro madri; colpisce i palestinesi piccoli e grandi".
Il missile è stato lanciato da un aereo da combattimento nel pomeriggio di
mercoledì 21 giugno, e ha distrutto la casa di Ahmed. I frammenti si sono
sparsi nelle stanze colpendo sua moglie Shaimaa, 20 anni, in tutto il corpo,
penetrandole nella pancia e ferendo la testa, la bocca e la mano della sua
bimba - cosa che ha costretto i medici a praticare il cesareo per farla
uscire dal grembo della madre, ferita in modo molto grave.
Vittime
Majzara non è stata lunica vittima del massacro. Numerosi bambini sono
stati colpiti: Farah Wahba, 2 anni, suo fratello Khaled, 1 anno, Ahmad
Ahmad, 1 anno, Widad Erbeia, 7 anni.
Il missile è piombato nella casa della famiglia Ahmad un attimo prima che
iniziasse il pranzo per festeggiare l'ospite, il giornalista, ammazzato
anche lui, Zakaria Ahmad, arrivato dall'Arabia Saudita in visita alla sua
famiglia dopo più di cinque anni di assenza. Sono stati feriti anche il
fratello, le due sorelle e la madre.
E' stato colpito anche il figlio di suo fratello, Ahmad, 20 anni,
spezzandogli il corpo prima che potesse uscire dal bagno per unirsi ai
commensali.
La famiglia Ahmad era fuggita dal paese dorigine, Barbarah, nel 1948, dopo
gli orribili massacri commessi dalle bande sioniste contro i palestinesi dei
villaggi limitrofi.