Convegno
Giovedì 29 Giugno 2006
Ore 16:00
Sala Farnese, Palazzo DAccursio Piazza Maggiore
Bologna
PER I DIRITTI DI CITTADINANZA , OLTRE IL
PROIBIZIONISMO
ORE 16.00
BENVENUTO E PRESENTAZIONE CONVEGNO
introduce e coordina Domenico "Megu" Chionetti c.s.o.a. Terra di
Nessuno Genova
-Don Andrea Gallo comunita' di San benedetto al Porto
- Daniele Farina, deputato di Rifondazione Comunista,
Vicepresidente Commissione Giustizia
- Rosario Picciolo - Livello 57 Bologna
ORE16.30
IL GRANDE RESPIRO EUROPEO
- Gerd Leers , Sindaco di Maastricht (Paesi Bassi) -
Contributo Video
- Erik Froomberg ,exdirettore Servizi RDD-Trimbos
Institute-Utrecht
- Sophie Int Veld(Paesi Bassi), eurodeputata liberale
olandese Contributo video
- Michael Veling, ex-consigliere democristiano al
Comune di Amsterdam, gestore del coffee shop De Kuil
(Il Cuneo)
- Grazia Zuffa, docente di Psicologia delle
Tossicodipendenze Università di Firenze
- Anna Pizzo, Consigliera Indipendente Regione Lazio
- Alessandro Bucolieri (Mefisto), Million Marijuana
March, MDMA Roma
- Alessandro Pancaldi, Livello 57
- P.I.C. - Pazienti Impazienti Cannabis
- Coordina: Elsa Turino, Lab57 Bologna
0re 18.00
DIRITTI, POLITICHE, CITTA'
- Rosario Picciolo, Livello57
- Daniele Farina, MDMA Milano, deputato di
Rifondazione Comunista, Vicepresidente Commissione
Giustizia
- Francesco Piobbichi, Responsabile Nazionale
Tossicodipendenze Rifondazione Comunista
- Loredana Mezzabotta, cartello Confinizero
- Giuseppe Bortone, CGIL Nazionale Ufficio politiche
sulle Tossicodipendenze
- Franco Corleone, Presidente Forum Droghe-Fuoriluogo,
ex Sottosegretario alla Giustizia
- Katia Zanotti, Commissione Affari Sociali DS alla
Camera-
- Gianluca Borghi, Consigliere Verdi Regione
Emilia-Romagna
- Valerio Monteventi, Consigliere Comunale
indipendente di Bologna
- Roberto Panzacchi, Consigliere dei Verdi e
presidente della commissione Cultura del Comune di
Bologna
- Maurizio Cecconi, Cassero Arcigay Bologna
- Coordina: Patrizia Cirino, MDMA Perugia
Pausa Aperitivo-Buffet Antipro
ORE 20.30
DALLA STRADA (Street) AL CARCERE?!
L'alternativa delle buone pratiche
Apre il videoclip O.F.presentato da Federico
Ajello-Comunicazioni visive
-Gruppo Abele(TO)
- Stefano Vecchio, Responsabile Sert Ausl 1, Napoli
- Edo Polidori, Comitato di Coord. Itaca Italia
- Michele Zani, Cooperativa La Carovana, Bologna
- Henry Margaron, autore dei saggi:Il delitto della
dipendenza e La stagione degli Dei
- Mario De Luca - Responsabile CNCA Lazio, Operatore
Coop. La Tenda
- Massimo Lorenzani, Lab57 Bologna
- Valerio Guizzardi, Associazione Culturale Papillon -
Rebibbia - Roma
- Elia De Caro - Legal Service Drugs, Livello57,
Bologna
- Vincenzo Scalia, Associazione Antigone
- Coordina: Beatrice Bassini, Psicologa Sert S.Giovanni
Persiceto, Bologna
E in atto una guerra alla droga che continua a
criminalizzare almeno 35 milioni di cittadini
dellUnione Europea; circa 200 milioni di persone in
tutto il mondo sono state uccise, torturate,
imprigionate, stritolate dagli ingranaggi del
proibizionismo.
E ora di piantare alcuni semi di pace!
LEuropa, il luogo in cui tradizionalmente sono sorti
i valori umanitari, dovrebbe cominciare a concepire
una politica diversa. In effetti, gli europei lo hanno
già fatto: a livello locale si stanno svolgendo con
successo molte sperimentazioni riguardanti politiche
innovative sulle droghe, e un numero sempre crescente
di autorità locali europee non ha più paura di mettere
in discussione lattuale proibizionismo sulle droghe.
Nel programma elettorale dellUnione ma anche a
livello locale è stata fin da subito chiara
lopposizione al DDL Fini-Giovanardi sulle droghe e la
volontà unanime di abrogazione di questo provvedimento
liberticida.
Se sul piano nazionale Prodi tace a riguardo (tra i
punti da attuare nei primi cento giorni,
contrariamente a quanto promesso in campaga
elettorale, manca labrogazione della legge
Fini-Giovanardi), il neo-ministro del welfare Ferrero
afferma invece la sua volontà di cancellare subito
questa legge assurda prima che faccia altri danni,
di depenalizzare il consumo e legalizzare le droghe
leggere.
Sul piano locale le Regioni, Emilia Romagna, Toscana,
Liguria, Lazio, Umbria e Piemonte ne impugnano presso
la Corte Costituzionale limpianto.
Oggetto del ricorso è lesclusione dalla discussione
della Conferenza Stato-Regioni per il parere di
competenza e la parificazione forzata tra strutture
pubbliche e private nella certificazione della
tossicodipendenza degli utenti. Le regioni inoltre
rigettano limplicita violazione dellautonomia di
spesa che comprime le loro attività e che obbliga a
ricorrere senza filtro a strutture private da parte
delle ASL.
Questa legge oltre che colpire i consumatori ignora le
evidenze scientifiche dei progressi già raggiunti a
livello mondiale nellutilizzo della cannabis a scopo
terapeutico, negando a livello nazionale:
· il diritto fondamentale primario del cittadino alla
tutela della propria salute, sancito dall art.32
della Costituzione;
· il diritto all'accesso ad una terapia, che da anni
ha superato la fase sperimentale per entrare nella
farmacopea ufficiale (non ancora in Italia), già
garantito in teoria dal DM 11-2-97, che consente di
importare la cannabis prodotta e commercializzata dal
2003 dal Ministero della Sanità olandese.
E di questi giorni la notizia che il Consiglio
Regionale del Lazio sta studiando una legge per
permettere l'autocoltivazione della cannabis a scopo
terapeutico.
Analogamente a quello che si verifica negli Stati
Uniti sulla questione della cannabis terapeutica, le
comunità locali in Italia come in Olanda sono spesso
più avanzate dei governi centrali. LOlanda e la
Svizzera sono notoriamente avanti rispetto ai problemi
di convivenza urbana che spesso sono collegati alla
diffusione delle sostanze legali ed illegali.
La loro chiara politica antiproibizionista si è
dimostrata nei fatti lunico antidoto allo strapotere
criminale delle narcomafie che alimentano da sempre
limmigrazione clandestina per aumentare i loro volumi
daffari.
Inoltre sul versante dei consumatori, è sempre più
necessaria una forte politica di informazione
scientifica libera dalloscurantismo proibizionista e
di interventi mirati per ridurre i rischi e promuovere
un consumo consapevole di tutte le sostanze, legali o
illegali che siano.
A Bologna, al contrario, la triste assenza di
politiche giovanili ed i tagli drastici ai servizi
sociali di riduzione del danno nei luoghi più a
rischio di abuso, sono drammaticamente accompagnati da
un aumento della repressione e del controllo sociale
con perquisizioni sommarie, arresti e sgomberi che
colpiscono non solo larea antagonista dei centri
sociali, ma anche bar, pub, osterie, piazze, cioè i
luoghi storici di aggregazione e inclusione sociale di
questa città.
Di questo e delle strategie di progressiva uscita dal
proibizionismo parleranno a Bologna giovedì 29 giugno
2006 personalità del mondo scientifico, rappresentanti
delle istituzioni locali e nazionali, le associazioni
di tutela di pazienti e consumatori, gli operatori
attivi nel campo dellinformazione sulle sostanze e
nella riduzione dei rischi.