Re: [Lecce-sf] da Repubblica: i due compari

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Autore: luca ruberti
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To: la mailing-list del Lecce social forum
Oggetto: Re: [Lecce-sf] da Repubblica: i due compari

con questa c'è materiale sufficiente per una lettera aperta che chieda
al vescovo - più vicino ai palazzi di cesare che alla barca di pietro -
di lasciare la guida pastorale della diocesi leccese
luca



http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/cronaca/sbarchi-lampedusa/critiche-martino/critiche-martino.html

Il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace cardinale Martino
accusa: "I centri di permanenza violano la dignità umana"


*Immigrazione, il Vaticano contro i Cpt
"Ledono i diritti fondamentali"*



*Un intervento a favore di clandestini in mare*

*CITTA' DEL VATICANO* - I centri di detenzione per immigrati e rifugiati
(cpt) sparsi nel mondo, sono gravemente immorali perché ledono i diritti
fondamentali dell'uomo e la dignità della persona umana. E' l'accusa del
cardinal Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio
Giustizia e Pace: "I centri di permanenza temporanea - ha detto il
cardinale Martino - sono ridotti ormai a vere prigioni dove si violano
sistematicamente i diritti dell'uomo. Occorre trovare soluzioni
alternative".

Parlando a margine della presentazione della Coalizione internazionale
sulla detenzione di rifugiati richiedenti asilo, organizzata presso la
sede della Radio Vaticana dal Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati
(JRS), il cardinal Martino si è detto convinto che "i cpt italiani sono
luoghi dove viene umiliata la dignità umana".

Secondo il porporato si tratta di "una soluzione che va scoraggiata"
pensando, invece, a scelte alternative dal punto di vista legislativo:
"la Chiesa - ha spiegato il cardinale - proclama i diritti umani e
quindi se c'è offesa a questi ultimi, le leggi non possono che apparire
ingiuste. I rifugiati e gli immigrati rinchiusi in questi centri non
hanno commesso nessun crimine se non quello di arrivare in Italia per
una speranza di salvezza; la reclusione per loro non mi sembra una pena
meritata, il quadro normativo va ripensato".

Martino ha poi ricordato che gli sbarchi di clandestini sulle coste
italiane e la realtà dei cpt "sono solo la 'punta dell'iceberg', la
comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per correre in soccorso a
questa gente nei loro Paesi d'origine, esercitando carità cristiana e
quella 'globalizzazione della solidarieta a cui ha fatto spesso
riferimento Giovanni Paolo II, in modo di dotare questi popoli delle
capacità tecnologiche, economiche e culturali per diventare protagonisti
del proprio stesso sviluppo".

(/15 giugno 2006/)