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Auteur: Info Biblioteca di Sarajevo
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Sujet: [CSSF] ANSA "spiccato un ordine di arresto per Raffaele FITTO "
SPICCATO UN ORDINE DI ARRESTO PER RAFFAELE FITTO

       BARI - L'ex presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto (Forza Italia) e' tra i tre destinatari del provvedimento cautelare agli arresti domiciliari emesso dalla magistratura barese nell'inchiesta sul presunto illecito affidamento al consorzio San Raffaele di Roma dell'appalto da 198 milioni di euro per la gestione di undici Residenze sanitarie assistite (Rsa). Il provvedimento non è esecutivo nei confronti di Fitto, perché egli è stato eletto alle ultime elezioni politiche alla Camera dei Deputati nella lista di Forza Italia. A Montecitorio, militari della Guardia di Finanza hanno perciò depositato stamani - a quel che si è saputo - la richiesta di autorizzazione a procedere all'arresto e il provvedimento cautelare firmati dal gip del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis. Per l'affidamento dell'appalto - secondo l'accusa - sarebbe stata versata una tangente da 500 mila euro al movimento politico creato da Fitto per le regionali dell'aprile 2005, 'La Puglia prima di tutto'; dalla consultazione regionale il governatore uscì sconfitto, con circa 14 mila voti di scarto in favore del candidato del centrosinistra Nichi Vendola. 


      LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA BENI PER 55 MLN
      Beni immobili, quote societarie, autoveicoli e conti correnti bancari per un valore stimato in 55 milioni di euro vengono sottoposti a sequestro preventivo da militari della Guardia di Finanza di Bari su disposizione della magistratura barese. Si tratta di beni di proprietà dell'imprenditore romano Giampaolo Angelucci, dell'ex presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto (Fi), e di quattro società del gruppo Tosinvest (della famiglia Angelucci). Il sequestro ha valore anche nei confronti di Fitto, pur essendo questi un deputato, poiché il gip che ha disposto la misura cautelare reale, Giuseppe De Benedictis, ha ritenuto che nei confronti dei parlamentari si può procedere al sequestro di beni senza che sia necessaria l'autorizzazione a procedere della Camera di appartenenza.