> la free box per come è stata concepita e per il nome che porta
> non può essere lo spazio per scambiarsi file "qualsiasi"
> (ramazzotti in questo vale come tanti altri
> e non ne farei una questione di gusti musicali se la stregua è la
> pirateria)
> ma il mezzo per diffondere ed incentivare contenuti free
>
> per quanto mi riguarda coerenza vorrebbe
> che se si vuole usare un pc in uno spazio sociale
> per scambiarsi file pirata tipo p2p
> si faccia con il nome CRACKER BOX ot simili
> il FREE BOX io lo sento come sinonimo di CONTENUTO FREE!
>
> saluti
> angelo
sottoscrivo in pieno le parole di angelo... e pongo un ulteriore quesito -
ne ho parlato al telefono con qualcun* di voi, ma alla fine le idee non è
che fossero molto chiare.
Se io in occasione di una manifestazione pubblica piazzo la freebox, quindi
con musiche libere o pubblicate con licenza CC, p.es in una piazza, come mi
comporto con la SIAE? Non è una domanda teorica. Se colloco la Freebox in
piazza, la SIAE passa al 100% (sono di Bolzano). L'obolo di musica suonata
in luogo pubblico riguarda tutta la musica, la legge (la 633 del 22 aprile
1941) attribuisce alla SIAE la competenza della tutela del diritto d'autore.
So per certo (lo sosteneva con insistenza anche Marco Marandola) che se io
pubblico una MIA opera di ingegno senza dichiarare esplicitamente (!) che la
considero liberamente fruibile, la SIAE per legge deve tutelarmi. Ne deduco
che la freebox per essere SDOGANATA, quindi per essere proposta in luoghi
esterni alle situazioni in cui molt* di noi sono di casa, debba essere
accompagnata da una documentazione che ne attesti il libero utilizzo
(cartaceo o pdf con le dichiarazioni firmate degli autori delle opere).
Questi file pdf con la firma dovrebbero circolare insieme ai brani anche in
caso di condivisione in rete.
Gradire un vostro commento in merito
ciao
Till
Till Antonio Mola
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