[foa_Boccaccio003] newsletter 9 /06 + corteo 17

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Autor: F.O.A. Boccaccio
Data:  
A: boccaccio
Assumpte: [foa_Boccaccio003] newsletter 9 /06 + corteo 17
venerdì 9 giugno dalle ore 22.30

FATBROKENBEATS
HULABULAH NIGHT

info: www.blackqirex.org


foa boccaccio 003
via boccaccio 6
monza
www.autistici.org/boccaccio

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sabato 17 giugno

LIBERIAMO LE NOSTRE VITE
LIBER@ TUTT@ LIBER@ SUBITO

E' da tre mesi che il carcere ha inghiottito 25 compagni/e per
essersi opposti alla sfilata fascista dell'11 marzo.

Tenerli in carcere con ogni mezzo è il ridondante motivetto a cui
vorrebbero abituarci.

Lo stesso dispositivo giuridico utilizzato per rigettare ogni
richiesta di scarcerazione è assai più che inusuale e gli imputati,
più che rispondere di fatti specifici, vengono ritenuti colpevoli e
pericolosi per il semplice fatto di aver tentato di partecipare al
presidio/conferenza stampa che doveva tenersi alle ore 12:00 in Porta
Venezia, luogo da cui tre ore dopo sarebbe partito il corteo della
formazione nazifascista Fiamma Tricolore legittimata da quella destra
populista e reazionaria istituzionale che si dice democratica.

A questo ritornello, più volte utilizzato in campagna elettorale,
riteniamo doveroso rispondere aprendo una battaglia di libertà.

In questi anni l'Italia, ed in particolare Milano, è divenuta
laboratorio politico per la destra istituzionale ed estrema, a colpi
di attacchi alle libertà individuali e collettive.

Aggressioni ed agguati ad immigrati, omosessuali, compagni/e, centri
sociali o semplici persone considerate diverse, hanno costellato
questi ultimi anni, tra cui spiccano episodi gravissimi come
l'omicidio di Dax e gli accoltellamenti fuori dal C.S. Conchetta.

Tutto ciò rappresenta, però, solo l'articolazione militante di ciò
che la destra istituzionale continua a propinare.

E' frutto di questa logica la pesantezza repressiva con cui si
affronta qualunque dissenso collettivo ed individuale, da Genova alle
mille pesantissime accuse mosse nei confronti di qualunque conflitto,
fino al proiettile in testa sparato ad un ragazzo di 20 anni dalla
squadra antigraffiti della Polizia Locale di Como.

C'è d'aver paura, urlano gli spacciatori di sicurezze, mentre
costellano le città di telecamere e pistoleros vari.

Se non avete casa è colpa degli immigrati a cui assegnano gli alloggi
popolari, urlano i banchieri, che guadagnano sui mutui, e gli
immobiliaristi, che affittano monolocali a 700 euro al mese.

Nessuna regolarizzazione per gli immigrati, urlano quelli che li
ricattano affittandogli un buco a centinaia di euro al mese e li
fanno lavorare pagandoli pochi euro.

Chiudere i Centri Sociali e sgomberare le case occupate, votano al
consiglio comunale di Milano.

Punire chi si droga, urlano i magnati dello spaccio ed i loro amici,
per aumentare il prezzo della merce.

L'aborto è un omicidio, gridano quelli che plaudono i bombardamenti
delle città irachene.

Nessun diritto per gli omosessuali, urlano i difensori della
famiglia, mentre rimpiangono i bei tempi dell'inquisizione.

Quante altre mistificazioni liberticide amplificate
massmediaticamente si potrebbero citare e quante di queste sono
divenute norma e legge?

In gioco ci sono le nostre vite e non solo quelle dei nostri 25
compagni/e rinchiusi in carcere, ma quelle di tutti/e, che ogni
giorno devono fare i conti con i mille soprusi quotidiani, asfissiate
dal dilagare di leggi e mentalità che soffocano le nostre esistenze.

Ecco perché riteniamo urgente aprire una battaglia di libertà, ecco
perché invitiamo realtà e singoli ad aderire e partecipare al corteo
nazionale che si terrà sabato 17 giugno a Milano.

Un corteo che vorremmo, molteplice, comunicativo e partecipato, per:
* Chiedere l'immediata liberazione di tutti e 25 gli antifascisti/e
in carcere;
* Contrastare la diffusione di culture xenofobe, razziste, fasciste,
sessiste, omofobiche e securitarie;
* Opporsi a qualunque sgombero di spazi occupati;
* Rivendicare la libertà di scelta contro qualunque imposizione etica
(dai pacs, alla
criminale legge sulla droga, all'attacco all'aborto, ecc.);
* Difendere gli spazi di agibilità politica ed il diritto a manifestare;
* Opporsi alla dinamica di guerra, spesso celata sotto il nome di
pacificazione, con cui si vorrebbe governare ogni angolo del pianeta.

Invitiamo, inoltre, realtà e singoli, ad organizzare per sabato 10
giugno, iniziative di comunicazione nelle varie città e nel proprio
territorio, ognuno come meglio crede, come avvenuto il 20 maggio in
alcune zone di Milano ed Hinterland, in preparazione del corteo del
17 giugno.