> Continuano le lamentele relative alla recente pista ciclabile di via Cicerone. Nelle due settimane appena trascorse sono apparse sulledizione romana del Corriere della Sera due lettere di protesta contro litinerario protetto
> «VIA CICERONE Una pista inutile. La pista ciclabile di via Cicerone a cosa serve, visto che non ci passa mai nessuno ed è lunga solo poche centinaia di metri? Serve, per caso, a impedire alle auto di parcheggiare davanti all'albergo di un noto personaggio, mentre i torpedoni dei turisti da spennare si fermano tutti i minuti intralciando il traffico?», lettera di Franca Gaveli del 23 maggio 2006 a cui è seguita il 28 Maggio 2006 la lettera di Massimo Angelici: «VIA CICERONE Una pista per chi? Finalmente una lettrice ha rilevato l'assoluta inutilità della pista ciclabile di via Cicerone, che vale soltanto a ridurre di un terzo la strada già trafficatissima. Pur passandoci quattro volte al giorno, da quando è stata costruita l'ho vista utilizzata da una bicicletta soltanto due volte. Capisco gli argini del Tevere e Tor di Quinto, che spazio ne hanno tanto, ma sottrarre spazio a mezzi pubblici in pieno centro scambiando la città dei sette colli per una città della bassa padana è assurdo. Oltretutto le piste esistenti sono state piazzate a macchia di leopardo e quindi non collegate fra di loro. E lo dice chi come me ha utilizzato la bici per oltre venticinque anni».
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> Risposta a il Corriere
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> ..E chi è andato in bici per 25 anni si lamenta per la risibile sottrazione di spazio al leviatano automobile?
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> La bici e migliaia di cittadini amanti della vita, della cultura e di Roma reclamano uno spazio che le è stato violentemente sottratto da una motorizzazione metastatica, inconcludente, puzzolente e calcinamonumenti; che ha distrutto la bellezza e la vivibilità della città più bella del mondo.
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> Tutta l'Europa colta e civile va in bici appena può!
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> I settecolli sono un alibi falso e comico visto che il colle più alto è di ca.50 metri (partendo al minimo da 20)
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> Altre becere rozze incivili proteste a via Togliatti per la prossima grande ciclabile di Roma Sud-EST che unirà Tiburtina a Cinecittà per una grande e strategica rinascita civile delle perferie dormitorio e che invece "ridurrebbe i posti per la 4° auto di famiglia"...
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> E poi, dalli con la dietrologia paranoica e vittimista del favore "all'amico" albergatore,(te l'ha detto TuCuggino?) scusa psichiatrica per giustificare socialmente la schiuma acida di non poter occupare pure quel pezzetto di asfalto rosso..
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> Ma se ormai la telelobotomizzazione irreversibile fa spendere convinti 100 000 per i mega SUV Hummer CCI (carrarmato consola impotenti) o la Cayenne NCM (nerocassamortaro) in una città d'arte stavolta sì di 7colli e mille bellezze, non c'è nessun discorso razionale che ormai possa essere capito o accettato da chi passa la sua vita tra lamiere luccicanti e megaschermi rincoglionenti.
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> Ma le bici aumentano e i rincoglioniti in "maghina mia" se ne devono far una ragione, con o senza piste ciclabili...
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> Via Cicerone è solo l'inizio
> Il SUV tuo portalo all'ospizio.
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> A ROMA
> IN BICI SI PUO'
> IN BICI SI DEVE
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> AVE caiofabricius VALE
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> Fabrizio Quaranta
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> AVE caiofabricius VALE
> caiofabricius@???
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