la prima volta che ho incontrato una cm mi è sembrata una vera festa. stavo tornando al lavoro e mi sono dilungato con 'sto serpentone matto di gente che pedalava piano in mezzo alla strada.
mi è piaciuto e l'ho rifatto, e l'ho rifatto ancora, per un bel po' di tempo. mi è sempre piciuto stare dentro la pancia della cm, mai alla testa o alla coda, e volentieri mi sono prestato a fare tappo, anche se l'ho sempre vissuto come un atto blandamente violento.
poi ho cominciato ad avere qualche piccolo dubbio:
contro la guerra, ma pronti a litigare
contro l'arroganza ma felici di avere, almeno una volta, campo libero e quindi sentimenti di rivalsa (che non fanno onore)
allegria e colori, ma di un certo indefinibile eppure riconoscibile tipo
nessuno è il leader eppure ci sono dei carismi che emergono (e questo va bene, perché è spontaneo e nessuno lo chiede o se ne può appropriare e in fin dei conti è naturale)
ma il mantra della casualità; dello spontaneismo; e la ritualità, che porta alla ripetitività; e infine qualche piccolo, limitato ma purtroppo significativo episodio di (piccola) violenza. e infine, come succede in tutte le cm del mondo, un certo distacco.
insomma alla fine me ne sono allontanato, e da un po' non partecipo alle cm.
trovo che sia stata una bella esperienza, forse la migliore possibile in questo ambito (richiesta/proposta di mobilità leggera).
per chi ci si avvicina per la prima volta o le prime volte lo è ancora sicuramente, e sono contento che sia così.
ho visto che si tratta di un fiore delicato e forse con troppa superficialità si tende a dargli una grande importanza.
secondo me andrebbe vissuta così: come un fiore delicato, e senza pensarci troppo.
e forse ha bisogno di un'evoluzione, perchè è sempre uguale a se stessa nelle sue macroforme, anche se cambia spesso facce e iniziative.
ma forse, purtroppo, dovremo aspettare nuovamente un input da san francisco o comunque da altrove. e questo mi dispiace immensamente.
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butta la macchina, usa la bici
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