e dire che questa volta è andata bene!!
non sto scherzando , lo dico sul serio.
vorrei cominciare dalla riflessione di germana: quando dice che i ciclisti incazzosi sono quelli che vengono alle riunioni cm e che non gli si dice nulla perchè non è politically correct.
io in tre giorni ho avuto a che fare con 3 ciclisti di cui non condividevo le posizioni , e parlo di posizioni fisiche all'interno del serpentone, e solo una di queste 3 persone gira attorno a ciclofficine e quant'altro.
boh, ho provato a parlare con questa persona, e ho visto che in realtà entrambi avevamo a cuore la buona riuscita della cm, solo con psizioni differenti,..si trattava di aspettare un gruppo di ciclisti, ma per farlo avremmo dovuto bloccare un grosso incrocio ancora cper qualche minuto, con automobilisti incazzosi al seguito.proponevo di sbloccare l'incorocio e lui di aspettare i ciclisti..erano due modi di vedere la cosa.
per il resto, a me non sembra che i ciclisti incazzosi siano , come dire, i soliti noti, ma la tua opinione non è unica, anzi condivisa, quindi forse io mi sbaglio.
trovo che il fatto di trovarsi "in massa" , e quindi sentirsi forti, abbia anche degli effetti collaterali su alcuni: il fatto di sentirsi le spalle coperte, di poter fare il bello e il cattivo tempo. la sola cosa che si può fare è distribuire linee guida a manetta e chiedere che vengano seguite...sorridere sorridere sorridere con tutti , far passare le macchine più incazzose, e non prendere posizioni di principio, come quella che ho sentito domenica "no, m'hanno rotto il cazzo, questi non passano più" da un/a ciclista.
isolare i ciclisti incazzosi...diffondere la nozione che l'esasperazione del conflitto non è lo spirito con cui siamo qui.
viviciclica
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