Szerző: Germana Dátum: Címzett: cm-roma Tárgy: [Cm-roma] Ciemmona
Ho letto i vari commenti alla Ciemmona di quest'anno. Ho visto le foto, i
video. Vi ho sentito quando siete passati qui, dietro casa, pronti ad
invadere la tangenziale. Vi ho pensato, ho sorriso, ho rosicato come una
pazza perchè sono ancora senza bicicletta e non ne comprerò un'altra fin
quando non potrò metterla in cortile, al riparo dall'ennesimo furto...
Quello che ho letto con maggior interesse sono le lamentele di chi era in
macchina, in motorino, e si è sentito insultare ingiustamente. E' capitato
anche a me, alla Ciemmona dell'anno scorso: l'ho già scritto e lo ripeto.
Sono pochi, ed evidentemente scarsi di cervello, ma ci sono. Inquinano la
manifestazione, lo spirito con cui viene fatta e, peggior cosa, sono gli
unici di cui la gente si ricordi. Così passano in secondo piano i colori, i
sorrisi, lo spirito della CM, e rimane solo il fastidio di tante bici che
bloccano la città invece di liberarla...
E non sono passanti, non sono ciclisti che si son detti "toh, guarda..
uniamoci al gruppo e andiamo a far casino!". Sono persone che molti di voi
conoscono, che partecipano alle riunioni pre-CM, che non hanno il consenso e
il permesso della maggior parte dei ciclisti, vero, ma che sono giustificati
perchè "la CM non è un' organizzazione, ma un assembramento casuale....ecc..
. Non è proprio così. Lo spirito è quello, vero, ma la realtà è diversa. Si
fanno riunioni, si parla, ci si organizza, soprattutto per eventi grandi
come questo. E allora, cavolo, ci vuole tanto a calcare un po' la mano su
questo punto, a ricordare ed ammonire, a sottolineare che certi
comportamenti sono controproducenti??? O non è politically correct ? O molti
pensano che la CM sia un'occasione in più per ribadire anche un concetto
politico, di ribellione, di protesta contro "il sistema"?
Quei pochi di voi che ho conosciuto non la vivono così, me ne sono resa
conto, ma quando vedo passare i gruppi che corrono verso Ostiense, l
impressione è diversa. Insomma: basta con questa storia che "è casuale, non
programmata,spontanea, ecc..". E' casuale per me, che magari deciso di
prendere la bici e andarmene ad Ostiense, un venerdì. E' casuale per un
ciclista che mentre passeggia per Roma decide di seguire quei colori, quesi
suoni...Non è casuale per chi strumentalizza la CM per sfogare le proprie
frustrazioni politiche e non.
Questo tanto per dire che la massa critica dovrebbe essere critica prima di
tutto verso se stessa.