Autor: ANDREA AGOSTINI Data: Para: forumgenova Asunto: [NuovoLab] comunicato associazioni ambientaliste e consumatori su
rifiuti e rumenta day
COMUNICATO ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI SU RIFIUTI E INDIZIONE DEL RUMENTA DAY
Le associazioni ambientaliste e dei consumatori riunite nell'Oosservatorio Regionale tia annunciano l'indizione per il 17 giugno del rumenta day.
In tale occasione i cittadini e le aziende sono invitati a portare presso i punti che verranno indicati i propri rifiuti della normale produzione giornaliera separati nelle varie tipologie.
Le frazioni verranno pesate e ad ogni persona verra' fornita una scheda che, basandosi sui dati delle pesate e delle dichiarazioni dei cittadini fornira' informazioni sul costo che si troveranno a sostenere con la nuova tariffa rifiuti che non tiene conto della effettiva produzione singola e del risparmio che otterrebbero se ci fosse una tariffa che premiasse i comportamenti virtuosi.
Sulla base dei dati nell'ipotesi di una raccolta differenziata di qualita' e di politiche tese alla riduzione del rifiuto risultera' palese l'insostenibilita' tecnica, economica ed ambientale dell'incenerimento dei rifiuti.
Con questa iniziativa ( che replicheremo in tempi e localita' diverse ) comincia un percorso teso a sensibilizzare cittadini, aziende e istituzioni ad adottare comportamenti e politiche che tengano conto della effettiva qualita' e produzione dei rififiuti urbani.e della necessita' di ridurli
In tal senso indichiamo come gia' immediatamente praticabile l'autocertificazione per chi produce meno rifiuti.
Infatti:
Con l’entrata in vigore della nuova Tariffa Rifiuti che continua a far pagare il servizio in base ai metri quadrati delle abitazioni, alcune migliaia di famiglie ed aziende genovesi saranno fortemente penalizzate rispetto a tutte le altre.
Ci riferiamo alle famiglie e alle aziende che, già ora, per scelta, stanno producendo una quantità di rifiuti nettamente inferiore alla media.
Questo risultato è ottenuto dalle famiglie che nel giardino o sul terrazzo di casa stanno trasformando, grazie alla tecnica del compostaggio, gli scarti di cucina in terriccio fertile che riutilizzano per fiori e piante e dalle aziende, in particolare quelle della ristorazione, che non usano posate, bicchieri, piatti, tovaglioli, bottiglie “usa e getta” e che, ad esempio servono ai tavoli solo acqua minerale “alla spina”.
Poiché il rifiuto che non viene prodotto non deve essere raccolto, riciclato, smaltito, ne tantomeno “termovalorizzato”, non è corretto, e probabilmente illegale, far pagare per un servizio non svolto.
Per risolvere definitivamente questo problema, ci auguriamo che anche il Comune di Genova, come quelli di Venezia, Torino, Roma, adotti il sistema di raccolta “porta a porta”, l’unico in grado di “pesare” e di far pagare in proporzione, la quantità di rifiuti effettivamente prodotti da ogni famiglia ed azienda.
Nel frattempo, esiste un modo, rapido, semplice ed economico, per premiare l’impegno dei pochi che già da ora non producono rifiuti.
Da alcuni anni, per decine di Comuni italiani, grandi e piccoli, basta l’autocertificazione dei loro concittadini per accordare interessanti sconti a chi pratica il compostaggio domestico. Venezia, ad esempio, concede a tutti i compostatori domestici uno sconto del 40% sulla frazione variabile della tariffa rifiuti e Padova arriva addirittura al 70%!
Nulla vieta che, sconti adeguati ai risultati attesi, siano attribuiti anche a tutte le aziende che autocertificano di adottare una o più strategie verificabili per produrre meno rifiuti, ad esempio i negozi di frutta e verdura che usano cassette di plastica riutilizzabili, le autofficine che hanno aderito a circuiti di riciclo dei componenti danneggiati e i negozi che mettono a disposizione dei clienti sistemi di erogazione di prodotti sfusi (ad esempio,detersivi liquidi ed in polvere) con i quali riempire contenitori portati da casa.
Le associazioni aderenti all’osservatorio TIA chiedono alla giunta e al consiglio comunale di conoscere su che basi verrà applicata la TIA nel 2006 e nel contempo rivendicano venga autorizzata l’autocertificazione per consentire deduzioni sulla tariffa alle famiglie e alle imprese che attuano poilitiche di contenimento nella produzione di rifiuti.
le associazioni ambientaliste e le associazioni dei consumatori aderenti all'osservatorio regionale ligure sulla Tariffa di Igene Ambientale