[NuovoLab] G8: Valico' la zona rossa, pestato a sangue

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Auteur: brunoa01
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À: veritagiustiziagenova
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Sujet: [NuovoLab] G8: Valico' la zona rossa, pestato a sangue
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In costume da bagno aveva cercato di scavalcare un muretto sorvegliato dalla polizia, nella zona della Foce e quindi di entrare in quella che era stata definita la "Zona Rossa" nei giorni del G8 2001.
Il giovane parigino, protagonista dell'exploit del 21 luglio, voleva a tutti i costi parlare con qualcuno dei partecipanti della conferenza del G8, ma non c'era affatto riuscito perchè era stato bloccato e accusato di resistenza.
Ieri mattina il giovane francese ha deposto, in qualità di parte civile al processo per i fatti avvenuti all'itnerno della caserma di Bolzaneto, raccontando delle botte che aveva dovuto subire.
Pier Romaric, 25 anni, assistito dell'avocato Antonio Lerici, era stato arrestato dalla polizia per resistere perchè voleva passare poltre il recinto pur sapendo che era vietato. Il suo difensore aveva eccepito la nullità del decreto di rinvio a giudizio per difetto di notifica e la richiesta era stata accolta; per cui il procedimento nei suoi confronti è ritornato in istruttoria.
Pier era quindi in slip e senza scarpe perchè poco prima aveva fatto il bagno con alcuni amici per aggirare la "zona rossa". Fu, poi, trasferito con un pulmino nella caserma di Bolzaneto. Il giovane, ieri mattina davanti ai giudici presieduti da Riccardo Delucchi, ha raccontato che, mentre scendeva dall'utobus alcuni polizittio gli calpestarono i piedi, proprio perchè era senza scarpe e che, poi, in cella, un poliziotto gli fece sbattere la testa contro il muro mentre con i piedi gli dava dei calci per fargli allargare le gambe. Pier ha detto di essere rimasto dolorante e di aver patito il freddo. << Per circa due anni - ha affermato - ho avuto incubi e sognavo di essere picchiato. Ho avuto crisi di panico quando vedevo poliziotti o sentivo parlare italiano >>. Sono poi stati ascoltati Sabatino Z. e Alessandro L., entrambi di Monterotondo (Foggia) che hanno riferito delle percosse subite e delle condizioni vassatori sui cui furono costretti mentre si trovavano neòlla caserma di Bolzaneto.

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