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Autor: brunoa01
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CC: fori-sociali
Asunto: [NuovoLab] (senza oggetto)
interessante carteggio sul ruolo del nuovo sottosegretario alla difesa Forcieri, noto esponente politico legato agli interessi del settore armiero dello spezzino
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SENATO DELLA REPUBBLICA 26 novembre 2002

cari amici,

ritengo opportuno inviavi il testo integrale della nota da me trasmesso ai giornali in merito alla possibilità che Genova ospiti l’assemblea parlamentare della Nato nel 2004, e mettere a disposizione l'elenco, peraltro di pubblico dominio, dei parlamentari che insieme a me compongono la Delegazione italiana. Si tratta di deputati e senatori che -notoriamente svolgono con serietà ed impegno il loro compito e che si occupano prevalentemente dei temi della politica estera e di sicurezza del nostro paese. Ciascuno di essi ha in merito le proprie opinioni politiche e personali, ma credo che il solo fatto di fare parte della Delazione italiana presso !’assembla parlamentare Nato non basti davvero a etichettarti quali "amici dei signori della guerra", così come non ritengo si possa considerare ,null'altro che un consesso democratico I Assemblea nel suo insieme.
Come ho già spiegato alla stampa, penso vi sia stata un po' di confusione tra la Nato in quanto Organizzazione di difesa transatlantica (fondata nel 1948 per arginare la minaccia, vera o presunta, che poteva giungere da parte del blocco sovietico) e la nostra Assemblea Parlamentare, costituita autonomamente nel 1954 dai vari Parlamenti nazionali anche e proprio per realizzare un contraltare ed un interlocutore, rappresentativo di tutte le forze democratiche presente nei vari parlamenti nazionali, della organizzazione governativa. Un'assemblea, in sostanza, capace di realizzare anche a livello internazionale una funzione di controllo democratico e parlamentare.
Ben vengano comunque le polemiche giornalistiche, anche aspre, quando danno e non negano la possibilità di riflettere e di discutere sui temi della globalizzazione, della sicurezza, del ruolo e dei mutamenti delle alleanze tradizionali,- del modo in cui far sentire la nostra voce all'interno di esse e, in genere, all'interno della comunità internazionale; dei modo di contrastare, anche attraverso il multilateralismo delle organizzazioni internazionali, la tendenza all'unilateralismo degli Stati Uniti d'America, Che poi sono gli argomenti di cui ci occupiamo come Assemblea parlamentate Nato. Sono perciò sempre disponibile ad avere con voi un momento di incontro e di riflessione comune, per poter e confrontarci sulla sostanza delle cose,- e sono certo che se questo accadesse si ridurrebbero le distanze resa apparentemente incolmabili dalla dispute da prima pagina, ma che sono convinto siano molto più brevi di quanto non sembri. Vorrei infine rassicurarvi che, pur ritenendo sufficientemente dotato (come alcuni hanno detto ironicamente in questi giorni) "di fervida immaginazione", ed anche dico io- di fantasia, spirito costruttivo e capacità di iniziativa non ho mai neanche immaginato di potermi sostituire al sindaco di Genova e al Presidente della Regione Liguria nell'avanzare la candidatura della città,- un compito che, evidentemente-, non poteva che competere ai titolari dì questa cariche.
Cordialmente,
Giovanni Lorenzo Forcieri
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Gentile senatore Forcieri,

la proposta di organizzare a Genova nel novembre del 2004 l’Assemblea Parlamentare della NATO, avanzata, per quanto Lei afferma dal Sindaco di Genova dott. Giuseppe Pericu e dal Presidente della Regione Liguria Sandro Biasotti (peraltro, senza alcun dibattito sia nell’opinione pubblica che nelle istituzioni da loro presiedute) ha avuto l’indubbio pregio di far emergere dal sommerso un’istituzione di cui pochissimi italiani erano a conoscenza : l’Assemblea Parlamentare della Nato.
Mossi dalla curiosità abbiamo consultato documenti ufficiali della camera dei Deputati e della Nato stessa e le informazioni che abbiamo avuto ci hanno preoccupati non poco.
Dai documenti ufficiali la visione di una assemblea ‘capace di realizzare anche a livello internazionale una funzione di controllo democratico e parlamentare”, quasi “un contraltare e un interlocutore” appare un sogno mitico ed onirico.
Infatti, il sito della camera dei Deputati nel descrivere i principali obiettivi dell’APN sottolinea “facilitare la consapevolezza e la comprensione, a livello parlamentare, delle questioni chiave dell’Alleanza in materia di sicurezza”
Insomma, sembra quasi che l’assemblea dovrebbe convincere e piegare i parlamenti nazionali alle decisioni assunte dalla NATO…
Tanto e’ vero che il neo presidente dell’APN Doug Bereuter nel suo discorso di insediamento il 21 novembre 2002 ha sostenuto autorevolmente:
“Io so che i parlamentari continueranno a giocare un ruolo attivo nell’implementazione di queste decisioni, non solo nell’autorizzare i programmi e le spese richieste, ma anche, quando necessario, aiutare e giustificare ai nostri costituenti, il posizionamento di uomini e donne delle nostre forze armate sia per il combattimento che per il peacekeeping.
Spero che oggi sia universalmente riconosciuto che noi, parlamentari NATO, giochiamo un ruolo importante nel sostenere il consenso che WWWWW le azioni e le politiche della Nato se esse hanno successo. In democrazia, dopo tutto, sono i parlamentari, come i leader dei vari paesi, che sono in prima linea nel rispondere alle questioni poste dall’elettorato.”.

Dobbiamo sottolineare che ci riteniamo del tutto estranei e contrari a questa concezione di democrazia oligarchica, in cui le avanguardie della globalizzazione e dell’occidente, debbano indicare alle masse popolari la direzione del ‘profitto dell’avvenire’.

Un altro punto che ci lascia molto perplessi perché significativo di una concezione fondamentalista e esclusiva del proprio modello politico e’ quello : “assistere da vicino i parlamenti che desiderano aderire all’Alleanza”.
Non si e’ sfiorati certamente dall’idea che ogni paese possa autonomamente scegliere la propria strada e le proprie istituzioni.

Ma passiamo dalle questioni formali alla sostanza politica.
Il neo Presidente Bereuter indica alcuni obiettivi che rispondano al nuovo ruolo che la Nato deve avere dopo la caduta del muro di Berlino.
“- una Nato con strutture e capacità di reazione rapida ovunque i nostri interessi di sicurezza siano in pericolo.
-    una Nato allargata che sappia allargare le  frontiere della stabilità e della sicurezza.
-    La lotta contro il terrorismo e la proliferazione delle armi di distruzione di massa….”


Insomma, guerra a tutto campo per difendere gli interessi strategici di quello che appare un potere imperiale fondamentalisti e lotta contro il terrorismo e la proliferazione delle armi di distruzione di massa DEGLI ALTRI.
Senatore Forcieri, la delegazione italiana all’APN ha mai posto e in che termini la necessità di come eliminare le armi nucleari, batteriologice e chimiche possedute dai paesi aderenti all’Alleanza Atlantica ( che costituisce il 90 % di tutte le armi di distruzione di massa)?
Presidente Forcieri, quali sono stati i passi perchè termini il terrorismo quotidiano ai danni della popolazione palestinese nei territori occupati da Israele, ovviamente accanto all’indispensabile cessazione degli attacchi suicidi dei fondamentalisti islamici?
Presidente Forcieri, si è chiesto alla Russia di terminare la violenta occupazione militare della Cecenia?
E alla Turchia di rispettare le libertà fondamentali della minoranza curda?
Questo senza toccare il tasto fondamentale: la Nato, dopo la caduta del muro ha perso ogni funzione originaria di difesa, e si è trasformata in un’alleanza politica – militare di attacco per estendere il controllo sull’Europa tutta e altre aree in futuro.
E’ per questo che noi contestiamo radicalmente la NATo e per quanto possiamo cerchiamo di boicottarla in tutti i modi nonviolenti.
In conclusione, siamo aperti ad ogni dibattito che potremo concordare, siamo preoccupati per il ruolo dell’APN.

antonio bruno


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