[Forumlucca] Campi di lavoro antimafia

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Author: Gabriele Focosi
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To: forumlucca
Subject: [Forumlucca] Campi di lavoro antimafia
Cari amici,

anche quest'anno si terranno i campi di lavoro di Libera nelle terre
confiscate alle mafie.
Per le iscrizioni potete richiedermi il modulo; tenete presente che i posti
disponibili sono 140 e verranno assegnati in base all'ordine delle
richieste pervenute, comunque NON OLTRE IL 31 MAGGIO!
Vi ricordo che quest'anno le spese per sostenere i ragazzi coinvolti
nell’iniziativa saranno sostenute dalla Regione, dai Comuni e da una quota
giornaliera di 6 Euro chiesta ad ogni volontario.

Questo il calendario dei campi in Sicilia e Calabria:

Canicattì :22 luglio/5 Agosto

Corleone: 15 giugno/30 giugno oppure 1 luglio/15 luglio oppure 19 agosto/2
settembre

Valle del Marro : 15 luglio/30 luglio oppure 20 Agosto/04 settembre

I campi di studio/lavoro prevedono, oltre al lavoro nei terreni insieme ai
soci della cooperativa, l’organizzazione di laboratori ed incontri di
educazione alla legalità. Ai seminari formativi parteciperanno esperti,
familiari di vittime di mafia, politici, sindacalisti rappresentanti del
Terzo Settore e della Chiesa locale, esponenti delle associazioni
Antiracket, delle Forze dell’ordine e della Magistratura che contribuiranno
ad un'analisi del fenomeno mafioso e delle molteplici esperienze di
riscatto e di contrasto alle organizzazioni criminali sorte negli ultimi anni.
Durante i campi di lavoro non mancheranno momenti di incontro con
associazioni del territorio e visite a luoghi simbolici della storia della
mafia e dell’antimafia del territorio.
Il protagonismo dei volontari contribuirà alle attività di animazione
territoriale fondamentali per il potenziamento delle relazioni e della rete
sul territorio.
L'obiettivo principale è quello di diffondere una cultura fondata sulla
legalità e sul senso civico che possa efficacemente contrapporsi alla
cultura della violenza, del privilegio e del ricatto che contraddistingue i
fenomeni mafiosi nel nostro paese dimostrando che, anche in quei luoghi
dove la mafia ha spadroneggiato, è possibile ricostruire una realtà sociale
ed economica fondata sul rispetto della persona e sulla pratica della
cittadinanza attiva e della solidarietà.