Ciao a tutti,
oggi complice la mattina libera mi sono messo a spulciare i programmi dei due
candidati sindaco. Una vaga idea di quello che vuole fare la sinistra già ce
l'avevo, ma è sempre meglio vedere cosa propongono "nero su bianco"! E come al
solito per quanto riguarda i programmi della Sinistra, ci sono dei rimandi
vaghi a dei documenti tecnici (qualcuno sa cosa sono i PPT?) - il cui contenuto
potrebbe essere tutto ed il contrario di tutto - varie dichiarazioni di
principio ed un timido elenco finale di linee guida. Insomma l'impressione che
ne ricavo non è delle più entusiasmanti...
Anche riguardo al programma di Alemanno avevo qualche vaga informazione
(poco rassicurante) e volevo dargli una chance per vedere se poteva
sorprendermi.. e mi ha sorpreso! Ovviamente in senso negativo.. la parola
"bicicletta" non è proprio presente nel programma, e il piano della mobilità è
tutto rivolto al traffico veicolare privato. Volendo essere obiettivi, si può
dire che anche se totalmente autocentrico, questo piano ha il vantaggio,
rispetto a quello di Veltroni, di essere definito (nel senso che l'elenco dei
punti è un pò più dettagliato e si fa menzione di interventi precisi da fare);
leggendolo alcuni punti risultano un pò criptici (il quarto cosa vuole
dire, che tocca fare le rotatorie?), e molti punti sono praticamente dettati
dal buon senso (vedi parcheggi alle porte della città)... proprio un peccato che
sia praticamente il "male incarnato" per un qualsiasi ciclista urbano come il
sottoscritto! :-)
Insomma alla fine questa mezz'ora di ricerca su internet non ha aggiunto
molte altre informazioni a quello che sapevo già. Voterò Veltroni, ma come
sempre rosicando perché i veri cambiamenti non ci saranno, e le bazzecole come
la ciclabili sul Tevere verrano decantate come "opere strategiche" ed altre
minchiate simili.
Cmq, sproloqui a parte, vi copio & incollo le parti interessanti dei due
programmi:
Veltroni ( link al PDF http://tinyurl.com/r6da2 ), pagg. 13-15
"Intendiamo anche realizzare gli interventi previsti dai Piani
particolareggiati del traffico (PPT) che sviluppano in dettaglio tutte le
indicazioni riguardo alla mobilità pedonale e ciclabile, la mobilità veicolare
e la sosta. L’amministrazione comunale, sulla base della positiva esperienza
maturata con i PPT già appro- vati e in corso di realizzazione, ha stanziato
per il prossimo triennio ingenti somme per la progettazione e la successiva
realizzazione di altri piani particolareggiati del traffico, che puntino da un
lato al miglio- ramento del sistema di circolazione urbano per ridurre i
livelli di inquinamento e dell’incidentalità per garantire una maggiore armonia
tra le componenti del traffico; dall’altro al recupero delle condizioni di
vivibilità, proteggendo gli ambiti dedicati a chi va a piedi o in bicicletta, e
per migliorare la qualità ambien- tale e l’impatto visivo del territorio
urbano.
[...]
Consideriamo prioritario migliorare la sicurezza stradale con l’estensione
dei sistemi di videosorve- glianza, che permetteranno di rilevare e sanzionare
infrazioni. Par ticolare attenzione dovrà essere posta a garantire la sicurezza
di chi va a piedi e in bicicletta e in particolare dei bambini, attrezzando in
modo oppor tuno i percorsi casa-scuola e mettendo in sicurezza le uscite degli
edifici scolastici.
[...]
Una delle priorità per il prossimo mandato sarà quella di puntare
ulteriormente sulla mobilità sosteni- bile. In particolare vogliamo potenziare
il programma di piste ciclabili. Lo sviluppo dell’uso della biciclet- ta nella
nostra città costituisce una priorità in quanto rappresenta uno dei cardini per
il rilancio di una mobilità urbana alternativa a quella delle auto private, più
rispettosa dell’ambiente. Per il nuovo manda- to, il piano capitolino per lo
sviluppo della mobilità ciclabile si articolerà principalmente in tre fasi: a)
ampliamento della rete dei percorsi ciclopedonali; b) realizzazione di un
sistema pubblico di noleggio di biciclette; c) realizzazione di percorsi
dedicati e incremento dell’intermodalità, ovvero dei sistemi di alter- nanza
tra bici e mezzi di trasporto pubblico. "
Alemanno (link al PDF
http://tinyurl.com/n3ewz pagg 20-22)
"8. Un piano strategico per la mobilità
La mobilità è vissuta dai cittadini come la vera emergenza di una città
perennemente strangolata dal traffico. Le opzioni varate in 13 anni di
governo di sinistra hanno portato la popolazione alla convinzione che il
problema sia irrisolvibile e all’inefficace e costosissima “cura del ferro”.
In tema di mobilità, la strategia di “infinito-periodo”, che ha preso il
debordante nome di “cura del ferro”, si è rivelata del tutto fallimentare. Le
caratteristiche strutturali di Roma non permettono di adottare soluzioni
sperimentate con successo in altre città d’Europa. L’unica reale soluzione nel
breve-periodo è rappresentata dalla razionalizzazione della rete di superficie.
In particolare, occorre:
In tema di mobilità, la strategia di “infinito-periodo”, che ha preso il
debordante nome di “cura del ferro”, si è rivelata del tutto fallimentare. Le
caratteristiche strutturali di Roma non permettono di adottare soluzioni
sperimentate con successo in altre città d’Europa. L’unica reale soluzione nel
breve-periodo è rappresentata dalla razionalizzazione della rete di superficie.
In particolare, occorre:
° privilegiare le esigenze di spostamento tangenziale e non soltanto
quelle di penetrazione della città, ormai del tutto sature;
° rinnovare e potenziare la rete dei parcheggi di scambio alle porte della
città e in prossimità dei terminali delle linee dei servizi principali.
° Prevedere, in prossimità delle grandi direttrici di
traffico, la realizzazione di parcheggi a raso, di costo contenuto e di
notevole capienza, serviti da capolinea di autobus.
° caratterizzare le strutture viarie di nuova concezione mediante la
flessibilità di utilizzo nei sensi di marcia, sul modello di alcune città
europee, al fine di evitare impatti ambientali rilevanti.
° Destinare risorse ed energie alla corretta manutenzione del fondo
stradale per cancellare la vergogna delle “buche” stradali che devastano le
strade romane. Il fondo deve avere inoltre caratteristiche drenanti di elevata
qualità, considerato anche l’elevato numero di mezzi a due ruote in
circolazione.
° Decentrare effettivamente la manutenzione stradale ai Municipi,
consentendo loro, diversamente dal passato, di disporre di risorse certe sui
bilanci pluriennali, affinché sia possibile abbattere i costi degli interventi
di urgenza e favorire una manutenzione programmata. Anche per questo
bisogna cancellare l’ipotesi del mega-appalto a lotto unico con cui l’attuale
amministrazione di sinistra vuole regalare 580 milioni di euro ad un general
contractor magari proveniente dal nord Italia (o, viste le recenti esperienze,
dalla Spagna).
° Ridisegnare gli spazi da adibire alla sosta dei motocicli, considerato
l’aumento della circolazione su due ruote."
--
Ciao, Giovanni aka Junkie Dolphin
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