Dichiarazione dell Assemblea dei Movimenti del Quarto Forum Sociale Europeo
Noi, donne ed uomini provenienti dai movimenti sociali di tutta Europa siamo venuti ad Atene dopo anni di esperienze comuni di lotta contro la guerra, contro il neoliberismo, contro ogni forma di imperialismo, colonialismo,
razzismo, discriminazione e sfruttamento, contro tutti i pericoli di una catastrofe ecologica.
Questo anno è stato significativo per il fatto che hanno avuto successo una serie di lotte e campagne sociali nel fermare i progetti neoliberisti come la proposta di Trattato Costituzionale Europeo, la Direttiva Europea sui porti e la CPE in Francia.
I movimenti di opposizione al neoliberismo stanno crescendo e si stanno scontrando con il potere delle società transnazionali, il G8 e le organizzazioni come il WTO, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, così come contro le politiche neoliberiste degli stati e dellUnione Europea.
Si sono materializzati in America Latina alcuni importanti cambiamenti politici che hanno scosso loffensiva neoliberista ed in alcuni di essi le mobilitazioni di massa sono riuscite ad invertire i processi di privatizzazione.
La situazione attuale è piena di opportunità ma anche di terribili pericoli.
Lopposizione e la resistenza alla guerra ed alloccupazione dellIraq ha esposto la strategia Britannica e Statunitense al fallimento. Il mondo ha di fronte a sé lincubo di una nuova guerra in Iran. Larbitraria decisione dellUnione Europea di tagliare i fondi allAutorità Nazionale Palestinese è inaccettabile ed esacerba lintera situazione. Loppressione del popolo kurdo non è ancora giunta alla fine.
Le forze conservatrici al nord ed al sud stanno incoraggiando lo scontro di civiltà per dividere i popoli oppressi, e questo a sua volte produce violenza inaccettabile, barbarie ed attacchi aggiuntivi ai diritti ed alla dignità di migranti e minoranze.
Anche se lUnione Europea è una delle aree più ricche del mondo, decine di milioni di persone vivono in povertà, sia a causa della disoccupazione di massa che della precarizzazione del lavoro. Le politiche dellUnione Europea basate sullestensione senza dine della competizione entro e fuori lUnione Europea costituiscono un attacco al lavoro, ai diritti dei lavoratori ed al welfare, ai servizi pubblici, alleducazione, al sistema sanitario e così via. LUnione Europea sta programmando la riduzione delle paghe dei lavoratori e dei benefici del lavoro così come la generalizzazione del precariato.
Noi respingiamo questa Europa neoliberista ed ogni sforzo di rilanciare il bocciato Trattato Costituzionale; stiamo combattendo per unaltra Europa, unEuropa femminista, ecologica, aperta, unEuropa di pace, giustizia sociale, vita sostenibile, sovranità alimentare e solidarietà, rispetto dei diritti delle minoranze e auto-determinazione dei popoli.
Condanniamo la caccia alle streghe e la criminalizzazione degli altermondialisti e degli altri movimenti progressisti nellEuropa dellEst e dellOvest.
Usciamo dal Forum Sociale Europeo di Atene avendo fatto un passo in avanti verso un maggior coordinamento tra movimenti dellEst e dellOvest, con una determinazione comune a lottare per la pace, il lavoro e per la sicurezza
sociale. Promuoveremo la nostra agenda di campagne e mobilitazioni europee sui principali temi della nostra comune piattaforma sviluppata nelle reti dellESF.
Abbiamo la necessità di coordinare il nostro lavoro, definire una strategia efficace per il prossimo periodo e rafforzare ed allargare i nostri movimenti.
Rivolgiamo un appello ai movimenti europei ad aprire un grande dibattito per decidere tutti insieme nuovi passi comuni durante i prossimi mesi allinterno dellintelaiatura del processo del Forum Sociale Europeo.
Ci sono già in programma alcuni importanti eventi:
· Ci mobiliteremo per un complete ritiro delle truppe dallIraq e dallAfghanistan, contro la minaccia di una nuova guerra in Iran, contro loccupazione della Palestina, per il disarmo nucleare, per eliminare le basi militari in Europa e lanciamo una settimana di azione dal 23 al 30 Settembre 2006.
· Proponiamo una giornata di mobilitazione internazionale il 7 Ottobre 2006 in Europa ed in Africa, per la legalizzazione incondizionata e per la parità di diritti per tutti i migranti in Europa: per la chiusura di
tutti i centri di detenzione in Europa, per fermare i rimpatri, per fermare le deportazioni; contro la precarizzazione e per il disaccoppiamento del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, per la cittadinanza di residenza.
· Ci mobiliteremo contro la precarizzazione e lo smantellamento dei servizi pubblici e per i diritti sociali coordinando nei prossimi mesi le nostre lotte in tutta Europa.
A Gennaio 2007, il Forum Sociale Europeo si incontrerà a Nairobi. La crescita dei movimenti sociali africani è cruciale per il mondo intero.
Costruire il Forum Sociale Mondiale costituirà loccasione per lottare contro lo sfruttamento ed il neocolonialismo europeo.
A Giugno 2007 ci sarà un incontro del Consiglio dellUnione Europea ed il vertice del G8 a Rostock in Germania dopo quello a S. Pietroburgo a Luglio di questanno. Coglieremo loccasione di questi eventi per una convergenza più ampia delle nostre lotte.
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